«Ho guidato un gruppo fantastico, Lorrai il finalizzatore perfetto»
Il Cardedu torna in Prima, Corda: «Primi con numeri importanti ma non era scontato, vittoria dedicata al presidente Boi»
Il Cardedu targato Massimo Corda scrive una delle pagine più belle nel mondo della Seconda categoria: la compagine bianco-rossa, con una rosa dall'età media di 24 anni, riesce a tenersi alle spalle avversarie quotate, a partire dal temibile Villagrande, che chiude il campionato con un ritardo di otto lunghezze nei confronti della capolista.
Il tecnico Massimo Corda, anche lui giovane coi suoi 35 anni, e alla sua prima esperienza in "solitaria", dopo anni di gavetta con le squadre Juniores e dopo l'esperienza maturata come vice di Alberto Piras all'Idolo, raccoglie già i frutti dell'ottimo lavoro fatto e ha tutte le ragioni per godersi questo successo, reso ancora più importante dai numeri: 23 vittorie, 2 pareggi e 71 punti in classifica. Ma il dato più sorprendente sono i 116 gol realizzati, per uno degli attacchi più prolifici, questo è poco ma sicuro, in tutto il panorama calcistico sardo, con Samuele Lorrai che ne ha messi a segno ben 40. Dopo il 4 a 3 rifilato, in casa, all'Ilbono è tempo di staccare un po' la spina.
«Parliamo di una stagione molto tirata e pesante dal punto di vista emotivo – dichiara mister Corda – Ma le cose ci sono andate piuttosto bene: la squadra ha avuto un ottimo rendimento sia nelle gare in casa che quelle in trasferta e la continuità è stato uno degli elementi più importanti nella corsa al primo posto».
I biancorossi sono stati una delle squadre col maggior rendimento della Seconda categoria.
«Abbiamo conquistato 23 vittorie e chiuso la stagione con 71 punti all'attivo, con una media di 2,5 punti a partita, che è piuttosto alta. In attacco le cose ci sono andate ancora meglio, con 116 reti realizzate, e credo che questa sia stata una delle cose che ha fatto la differenza. Il nostro bomber principe, Samuele Lorrai, ne ha segnati 40, e non sono pochi; ma gli altri elementi di grande esperienza su cui potevamo contare sono stati fondamentali per dare una mano al resto dei ragazzi più giovani della rosa. Vincere questo campionato, insomma, non era così scontato e non è stato semplice come, magari, può sembrare, soprattutto se si considera che il club veniva da una retrocessione».
Il Cardedu ha messo in mostra grande carattere e grande personalità.
«Se andiamo ad analizzare nel dettaglio il nostro cammino, vediamo che siamo stati in testa dalla 4ª giornata del girone di andata; questo significa che siamo rimasti al primo posto per 24 partite di fila. Vero è che ci sono stati dei momenti in cui le inseguitrici sono riuscite ad avvicinarsi, come è capitato all'Escalaplano, ad esempio, che alla seconda giornata del ritorno era a 3 lunghezze da noi, ma poi grazie alla vittoria ottenuta nello scontro diretto in casa, per 1 a 0, siamo riusciti a riprendere quota. In generale, dopo quella fase, nessuna squadra è riuscita ad avvicinarsi a più di cinque punti. Il Villagrande, invece, ci ha messo in difficoltà sino a qualche giornata fa: anche loro hanno disputato un ottimo campionato ed ora si giocheranno tutte le loro carte nei playoff: a mio parere sono una delle compagini favorite, alla luce degli elementi validissimi che hanno a disposizione».
Poi Corda aggiunge:
«Quando hai a disposizione una squadra giovane come la nostra puoi contare sulla freschezza fisica dei ragazzi: noi spesso uscivamo fuori nell'ultima parte della gara e un terzo dei gol che abbiamo realizzato in totale sono stati segnati tra l'80' e i minuti di recupero. Questo è il dato più inequivocabile della grande prestanza fisica dei miei giocatori».
In attacco, Samuele Lorrai è stato assolutamente devastante.
«Ė stato un finalizzatore impeccabile, però sicuramente bisogna dividere i meriti in parti uguali, e dunque con il resto della rosa. Io ho sempre studiato per dare alla squadra una chiara impronta offensiva: mi piace che i ragazzi in campo si divertano, e mi piace far divertire chi viene ad assistere alle partite; certo, alla lunga è una scelta che, magari, paghi sul piano della fase difensiva, considerando che abbiamo incassato tanti gol, ma nelle proiezioni offensive i terzini ci hanno dato grande supporto, come i centrocampisti del resto, ma posso dire tranquillamente che tutti quanti sono risultati fondamentali per raggiungere questo traguardo. Le 40 reti di Lorrai non si discutono, ma abbiamo anche altri attaccanti che si sono comportati egregiamente, come gli stessi centrocampisti: penso a Matteo Carta, ad esempio, che ha realizzato 11 gol e ben 23 assist dimostrandosi un giocatore di ben altra categoria; oppure Matteo Rubiu, un altro che ci ha dato un contributo decisivo, con tutta l'esperienza che ha maturato nell'arco della sua carriera: a 36 anni ha dimostrato, ancora una volta, tutto il suo valore: parliamo di un giocatore che è un lusso per la Seconda categoria».
Per quanto riguarda la vittoria più bella, il tecnico ne sceglie una in particolare.
«I successi che ci hanno riempito di orgoglio sono stati tanti, ma la gara che ci ha dato, più di tutte, la consapevolezza della nostra forza e di potercela fare, è stata la trasferta a Esterzili: perdevamo 1 a 0 ma poi siamo riusciti a spuntarla noi con il risultato finale di 3 a 1. Si è trattato di uno degli impegni più ostici, ma che ci ha dato la spinta per lo sprint finale».
Mister Corda spende parole importantissime per la dirigenza del club biancorosso.
«La società ha fatto un ottimo lavoro, mettendomi a disposizione un gruppo fantastico. Credo che sia doveroso fare i ringraziamenti a tutte le persone che hanno fatto parte della dirigenza: hanno avuto il coraggio di puntare su di un allenatore di appena 35 anni, alla prima esperienza con una prima squadra dopo 10 anni di gavetta, trascorsi a seguire la Juniores e poi come vice allenatore. Stanno portando avanti, nel migliore dei modi, tutto il lavoro fatto nelle stagioni precedenti, nonostante la retrocessione. L'idea del club era quella di inserire in pianta stabile i ragazzi locali che venivano da due vittorie di seguito nel campionato Juniores, affiancandoli, magari, con elementi esperti, non di Cardedu, ma che avevano ancora voglia di mettersi in gioco. Non dimentichiamoci comunque che rispetto all'anno scorso sono andati via diversi giocatori di spessore. C'era comunque l'intenzione di aprire un ciclo, puntando forte sui giovani, e dando le chiavi della squadra nelle mani di un allenatore altrettanto giovane. Ci tengo a ringraziare il resto dello staff tecnico, partendo dal mio vice, Mirko Langiu, che è anche l'allenatore della Juniores, e Andrea Ibba, che è il nostro preparatore dei portieri: hanno svolto un ruolo importantissimo e sono risultati fondamentali per riuscire a mettere in piedi questa piccola impresa sportiva».
Impossibile non pensare alla prossima stagione: il Cardedu tra pochi giorni si metterà al lavoro per allestire l'organico in vista del campionato di Prima. Il tecnico svela qualche dettaglio relativo ai suoi piani per il futuro.
«Non mi piacciono le conferme scontate, che arrivano, magari, soltanto perché si è raggiunto l'obiettivo; questo significa che proseguiremo insieme solo se si è veramente convinti del lavoro che entrambe le parti hanno fatto. Detto questo, è chiaro che ci sia la volontà da parte del Cardedu, e da parte mia, di proseguire assieme in questo percorso, ma per ora posso solo dire che ci prenderemo 10 giorni di riposo, poi analizzeremo assieme i pro e i contro di questa stagione e cercheremo di capire se ci siano le condizioni per continuare».
Si chiude con le dediche e i ringraziamenti di rito.
«Sicuramente voglio fare una menzione speciale per Marco Boi, il nostro presidente, con cui abbiamo iniziato questa stagione, che purtroppo, per motivi di salute, è venuto a mancare a gennaio. Ė stata una persona che, nonostante i pochi mesi in cui ho avuto la fortuna di conoscerlo, mi è sempre stata vicino, mi ha sempre incoraggiato e spronato, dimostrando sempre di credere in me. Per quanto mi riguarda, è stato un colpo duro ed il raggiungimento di questo traguardo lo dedichiamo a lui: credo proprio che sarebbe stato orgoglioso di vederci festeggiare la promozione. Poi sicuramente ci tengo a ringraziare tutti coloro che in questi 10 anni di gavetta mi sono stati vicini, a partire da Alberto Piras, di cui sono stato il vice per 4 anni e con cui ho condiviso la scalata in Promozione dell'Idolo: in questi giorni sta festeggiando la vittoria del campionato di Promozione con il Lanusei e io credo davvero che se lo meriti, per la persona squisita che è e per le qualità tecniche che ha. In quei quattro anni in cui ho avuto la possibilità di lavorare con lui sono cresciuto tanto, ma in realtà vorrei ringraziare tutte le persone che ho incontrato sino ad oggi lungo il mio cammino: sono riuscito a prendere il buono da chiunque e ho messo nel mio bagaglio tante esperienze importanti. Volevo poi spendere due parole per il Cannonau Jerzu Picchi, la squadra del mio paese, che mi ha dato l'opportunità di iniziare ad allenare quando avevo appena 24 anni e a cui faccio i miei complimenti per l'approdo in Promozione. Infine, ringrazio tutta la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina».