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Antonio Marinu, allenatore, Latte Dolce
«Ho sposato il progetto perché posso lavorare con i giovani»

Il Castelsardo si gode i 10 punti, Marinu: «La strada è giusta, felici del quinto posto ma l'obiettivo è la salvezza»

Terza vittoria in campionato e quarto risultato utile consecutivo. Il Castelsardo vola a quota 10, al quinto posto dopo cinque giornate con gli stessi punti di due squadre ambiziose come Bonorva e Coghinas, per un avvio convincente dei ragazzi allenati da mister Antonio Marinu come dimostra anche il netto 4 a 0 rifilato al Ghilarza nell'ultima uscita.

Se il buongiorno si vede dal mattino, i biancorossi hanno tutte le carte in regola per togliersi diverse soddisfazioni e per ritagliarsi un ruolo importante in questo torneo, anche se l'ex tecnico di Latte Dolce e Taloro è consapevole che i momenti difficili non mancheranno di sicuro. 

«Domenica abbiamo offerto un'ottima prestazione – dichiara con soddisfazione mister Marinucontro una squadra forte e attrezzata come il Ghilarza. Ci siamo resi protagonisti di un grandissimo primo tempo, chiuso in vantaggio di un gol, mentre la ripresa non è iniziata nel migliore dei modi; ma, dopo aver trovato il raddoppio, abbiamo ripreso in mano il pallino del gioco, con un finale in crescendo e altri due bei gol, arrivati sugli sviluppi di altrettante ripartenze. Credo che la squadra sia sulla strada giusta: sino ad ora abbiamo sempre approcciato le sfide con la concentrazione al massimo, offrendo un gioco più che discreto. Non possiamo che essere molto contenti, mi sembra ovvio».

Il Castelsardo si è presentato alla sfida contro il Ghilarza forte del pari strappato a Usini nel turno precedente.
«Abbiamo affrontato l'Usinese con tanto entusiasmo, considerando che venivamo da due vittorie consecutive. Avevo chiesto ai miei ragazzi di giocare a viso aperto, con coraggio, e così è stato: ci siamo espressi piuttosto bene sia nel primo che nel secondo tempo, contro una compagine attrezzatissima, che evidentemente ha un budget superiore al nostro da investire in fase di mercato; mi hanno fatto davvero una grandissima impressione, hanno dei giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento e in più possono permettersi di far entrare a partita in corso elementi del calibro di Lauria, Fiorelli, Mudadu e Bianco. La mia squadra, però, ha dato prova di avere una grande personalità: siamo stati raggiunti soltanto a pochi minuti dal termine e comunque sia il fatto aver conquistato un punto su un campo così difficile ci ha trasmesso molta fiducia. Posso dire che siamo sulla strada giusta, quindi non ci rimane altro da fare che continuare così».

La classifica non può che essere positiva: 10 punti e quinto posto.
«Possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti per quanto fatto vedere sino a questo momento, considerando soprattutto che siamo partiti piuttosto in ritardo con la preparazione atletica: abbiamo iniziato ad allenarci il 18 agosto e nelle prime 3-4 settimane c'è stato da lavorare sodo, com'è giusto che sia; del resto, non mi interessava assolutamente raggiungere la condizione ottimale per le prime giornate, dunque va benissimo così».
L'esordio, però, non è andato nel migliore dei modi, anzi.
«A voler essere sinceri, abbiamo steccato completamente la partita; è stata una brutta gara per quanto ci riguarda, ed il 2 a 0 rimediato dal Perfugas, in casa, è assolutamente meritato. Per fortuna c'è stato subito un netto miglioramento, a partire dal confronto con il Li Punti. Poi contro il Bono sono arrivati ulteriori conferme in questo senso. Anche ad Usini ci siamo espressi piuttosto bene. Ci tengo a sottolineare, però, che sono i ragazzi che scendono in campo e sono loro che si meritano tutti i complimenti e tutti gli applausi per il lavoro che stanno facendo, a partire, ovviamente, dalle sedute di allenamento. Al momento ci troviamo al quinto posto, e ci fa piacere, ma il nostro obiettivo non cambia: vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile, se poi ci sarà la possibilità per togliersi qualche altra soddisfazione ben venga, noi cercheremo di farci trovare pronti. Io posso solo aggiungere che ci dobbiamo concentrare sul nostro cammino, anche perché, per il resto, in questo girone ci sono dei veri e propri squadroni che investono nettamente più di noi sul mercato».
Il Castelsardo ha sposato una strategia diversa.
«Proveremo a valorizzare gli elementi locali: in rosa abbiamo 15 ragazzi che arrivano da Castelsardo e che hanno scelto di correre per questa maglia; i 3-4 giocatori di esperienza che ci sono in organico, e che occupano i ruoli chiave, ci daranno una grossa mano d'aiuto in questo senso, e la sicurezza che magari potrebbe venirci a mancare nei momenti più critici e delicati».

Nel prossimo turno, intanto, è in programma la trasferta contro il Campanedda.
«Sono una neopromossa, ma parliamo comunque di una buonissima squadra. Noi dovremo stare con i piedi per terra e giocare con tranquillità: sarebbe importante riuscire a mettere un po' di punti in cascina in questo avvio di stagione, anche perché sappiamo che potrebbero arrivare tempi molto più duri, considerando che dovremo giocare contro compagini del calibro di Alghero, Luogosanto, Arzachena: parliamo di avversarie di spessore, che devi affrontare al massimo della forma, altrimenti le possibilità di strappare qualche punticino sono davvero minime».

Mister Marinu ritorna sui motivi che l'hanno portato a sposare il progetto del Castelsardo.
«Io ho lavorato per tanti anni nel settore giovanile (Città di Ittiri, Thiesi e Latte Dolce ndr) e dunque mi fa piacere che qui ho la possibilità di continuare su questa linea; mi impegnerò per mettere nelle condizioni migliori i ragazzi, in modo che possano esprimersi al 100%. Quello che mi ha spinto ad accettare la proposta dei dirigenti del Castelsardo è stato, in primis, il loro grande entusiasmo; mi sono subito sentito coinvolto e non ho avuto nessuna esitazione ad accettare».
Il tecnico si è tuffato nella nuova avventura con tanta professionalità.
«Vengo da un'esperienza nel campionato di Eccellenza, dunque non mi sento particolarmente emozionato a guidare una squadra in Promozione. Mi fa piacere, è normale, si tratta di una bella occasione per me e la concorrenza non manca, una cosa che ci spinge a fare sempre meglio; io però devo concentrarmi soltanto sul mio compito: sono uno a cui piace lavorare sul campo, con l'intento di far emergere tutte le potenzialità delle squadre che alleno. Quello che conta di più nel calcio dei grandi sono i risultati, ma senza dimenticare che, comunque, scendiamo in campo per divertirci. Io ovviamente sono molto soddisfatto della rosa che i dirigenti mi hanno messo a disposizione. Per ora ci godiamo il momento, insomma, ma senza abbassare la guardia».
Per quanto riguarda la corsa al titolo, le pretendenti principali per la vittoria finale si stanno già mettendo in mostra.
«Quest'anno il livello medio è davvero altissimo ed in più ci sono società che hanno investito davvero tanto per allestire le loro rose, vedi l'Alghero, una squadra fortissima, ma lo stesso discorso vale anche per Usinese e Arzachena. Non dimentichiamoci però del Coghinas: noi li abbiamo incontrati in Coppa Italia e secondo me sono tra le compagini meglio attrezzate del girone; sono veramente forti e ben messi in campo e poi con il ritorno di Mateucci, che l'anno scorso ha fatto davvero molto bene, si candidano a ricoprire il ruolo dell'anti-Alghero in questo campionato».
 

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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Stagione:
2025/2026
Tags:
Promozione
Girone B