Finale playoff vicina con l'1-1 ma giochi aperti
Il Castiadas ha pubblico, campo e due risultati dalla sua ma non deve sottovalutare il GhiviBorgo
Può giocare per due risultati su tre - o quasi - e soprattutto sul proprio campo. Il Castiadas vuole la finalissima dei playoff per l'accesso in serie D ma deve ancora superare l'ostacolo GhiviBorgo. L'1-1 di domenica scorsa al "Carraia" di Ghivizzano sposta le percentuali di passaggio del turno a favore dei sarrabesi che possono anche pareggiare 0-0 per conquistare la doppia sfida quasi certamente contro il Ravenna che ha superato 4-0 la Sanmichelese nel derby tutto emiliano dell'altra semifinale playoff.
Si preannuncia il tutto esaurito domenica al campo de "L'Annunziata" con non meno di mille spettatori a spingere la squadra di Giampaolo Zaccheddu verso l'ultimo passo per la serie D. Ma tutti questi ingredienti non dovranno far pensare che per i padroni di casa la sfida di ritorno sarà più facile di gara-1 perché i lucchesi hanno ancora tante frecce al proprio arco e possono giocare un brutto scherzo ai biancoverdi specie se verranno sottovalutati. Innanzitutto si gioca nel sintetico, terreno sicuramente consono alle giocate strette di Emiliano Melis e compagni e sul quale solo il Porto Corallo e il Lanusei sono riuscite a vincere durante la stagione ma che potrebbe non essere uno svantaggio per la squadra di Pacifico Fanani abituata all'erba naturale del Carraia. I biancoblù non sprecano una palla, arrivano sugli esterni con bei fraseggi e fanno tanto movimento sfruttando gli inserimenti senza palla dei centrocampisti, non solo con gli interni Lelli e Cecchini ma anche col regista Sireno. Fanno partire Alfredini come trequartista dietro Colombi e Vanni salvo poi far allargare a sinistra il bravo classe '96 per permettere a Colombi di arretrare e a Vanni di allargarsi a destra. Senza contare le scorribande di Borgia a destra, un terzino moderno con corsa e tecnica che sa crossare molto bene dalla trequarti per le torri là davanti mentre il capitano 37enne Angeli, a sinistra, misura di più gli inserimenti ma sa pennellare da par suo col mancino dei traversoni pericolosi. Da non sottovalutare, poi, l'abilità del GhiviBorgo sulle palle inattive, il gol di Vita di domenica scorsa ne è un esempio come pure le altre occasioni create nel finale, partite dal sinistro di Angeli e non capitalizzate dai colpi di testa di Colombi e Vanni.
Il Castiadas ha in mano la finale ma non deve farsela sfuggire, scendendo in campo alla ricerca della vittoria come ha fatto in tutta la stagione in casa e fuori. Grande attesa per il bomber Antonio Mesina, 44 reti tra campionato (33), Coppa Italia (7) e playoff (4), un po' in ombra in Toscana ma pronto a riprendere il filo del gol. Si spera nel carisma e nel sinistro magico di Emiliano Melis, un giocatore che non tradisce mai negli appuntamenti decisivi; al Carraia, nella giocata che è valsa il prezioso pareggio, ha messo in mostra tutto il suo repertorio: opportunismo nello scatto sul filo del fuorigioco, freddezza quando si è trovato a tu per tu con Trezza e grande tecnica col pallonetto morbido e preciso a scavalcare il portiere. Per l'ex fantasista di Cagliari e Selargius, ma anche per Alberto Usai un po' sacrificato nel contrastare Sireno, aumenteranno poi le chance di colpire su calcio piazzato. Determinante sarà la prova della difesa con l'esperienza di Porcu pronto a guidare Massessi, Boi e uno tra Orrù e Cabras nel contrastare la forza fisica di Vanni e Colombi e nel difendere la porta di Puddu, molto attento all'andata ad inizio gara su una palla deviata sul tiro di Sireno e strepitoso nel finale a deviare in angolo un colpo di testa di Vanni con la palla che stava per infilarsi all'angolino. Il tecnico Zaccheddu difficilmente farà cambi rispetto alla sfida dell'andata, probabilmente sceglierà di disporsi sin da subito con un centrocampo a quattro in linea anziché col rombo (Volpe vertice basso e Usai alto con interni Federico Melis e Satta) per contrastare al meglio le superiorità che il GhiviBorgo crea sugli esterni quando appoggia le azioni d'attacco coi terzini Borgia e Angeli, più abili rispetto a quelli sarrabesi nella transizione positiva. Sarritzu e Martinez saranno le carte eventualmente da giocare in caso di malaugurato svantaggio da recuperare, Chiarelli è un jolly a sinistra da utilizzare per qualsiasi opzione, sia di difesa del risultato giocando a centrocampo che di maggior spinta se utilizzato in difesa, mentre Tosi sarà il primo cambio tra i '96 se Satta - determinante nell'assist sul gol di Emiliano Melis - dovesse avere qualche problema di tenuta.