Salta al contenuto principale
Riccardo Carrucciu, difensore, Stintino
«Stagione più che positiva: vogliamo continuare a correre ma senza assilli»

Il Coghinas mette nel mirino i playoff, Carrucciu: «La vittoria sull'Olmedo ci ha dato nuovi stimoli, ora testa al Luogosanto»

Il girone di ritorno non è incominciato nel migliore dei modi per il Coghinas, anzi: i bianco-neri, infatti, nelle prime quattro uscite hanno rimediato tre pari di fila, a partire dallo 0 a 0 contro il Monti di Mola, passando per i due 3 a 3 contro Sprint Ittiri e Codrongianos, a cui si è aggiunto il doloroso ko in casa del Malaspina. L'importante, in questi casi, è riuscire a rialzarsi nel più breve tempo possibile: la vittoria, peraltro sofferta, strappata al San Giorgio Perfugas è stato il trampolino di lancio perfetto in vista del classico appuntamento da non steccare assolutamente, con la sfida d'alta quota all'Olmedo che metteva in palio, oltre ai punti, la possibilità di continuare a sperare in un piazzamento play-off, con il secondo posto, occupato proprio dai bianco-verdi, lontano appena 3 lunghezze, dopo il secco 2 a 0 maturato nell'ultima sfida. Carrucciu e soci ora sono attesi dall'ennesimo banco di prova: domenica al “Comunale” arriva la corazzata Luogosanto per un big-match che, c'è da scommetterci, peserà tantissimo nella corsa al salto di categoria. Il difensore classe '87, reduce dalle bellissime esperienze in Promozione ed Eccellenza, tra l'altro, con Castelsardo, Tergu e Stintino, carica i suoi compagni in vista di una delle tappe decisive dell'anno.

«Quella con l'Olmedo è stata davvero una bella partita — dichiara Riccardo Carrucciu —: sapevamo che avremmo affrontato una squadra forte, in grado di orbitare nelle prime posizioni sin dall'inizio dell'anno. Si trattava dell'ultima spiaggia per noi: conquistare la vittoria era l'unico modo per rimanere aggrappati al treno di testa; per fortuna l'abbiamo spuntata, portando a casa il risultato pieno, in maniera peraltro meritata». Poi continua. «Abbiamo giocato meglio, creando più occasioni di loro, con il vento che a dire il vero ci ha complicato un po' le cose: non era per niente facile esprimere un buon calcio, ma nonostante tutto ci siamo disimpegnati piuttosto bene».
La classifica ora vede i bianco-neri a sole tre lunghezze dal secondo posto. «Vorrei precisare però che non abbiamo particolari assilli, in questo senso: la società ci ha chiesto una salvezza tranquilla, stiamo dunque facendo più del previsto, ma nel calcio è così: più arrivi in alto e più ti viene fame. Noi vogliamo continuare su questa strada, ma senza frenesie: affronteremo le gare che ci mancano da qui alla fine nello stesso modo, a prescindere dall'avversario e dalla posizione che occupa, sia che si tratti della capolista o del fanalino di coda».
Il Lugosanto, prossimo ostacolo nel cammino del Coghinas, vanta un solo punto di vantaggio.
«Sono la squadra più completa e più competitiva, i favoriti per il salto: se dovessero fallire l'aggancio alla vetta credo che riusciranno a piazzarsi comunque sul secondo gradino del podio».
All'andata il match si chiuse con un clamoroso 2 a 1 per i ragazzi allenati da Cristian Mura.
«Bissare quella prestazione sarà difficile: ora le avversarie ci conoscono molto meglio, nel girone di andata vestivamo i panni della matricola, tra virgolette, e magari capitava che qualcuno ci sottovalutasse Il nostro potenziale nel frattempo è venuto fuori, non ci nascondiamo, vogliamo dare battaglia contro tutti e possiamo riuscirci tranquillamente, del resto siamo una compagine ben attrezzata».
Carrucciu analizza il prossimo confronto. «Ciò che farà la differenza sarà la grinta e la determinazione: in queste categorie la tecnica lascia il tempo che trova, mentre l'atteggiamento influisce tantissimo. Il Luogosanto all'inizio dell'anno giocava in punta di piedi ma rimediava randellate da tutte le parti, non riuscivano a conquistare i risultati che invece avrebbero meritato».
Calarsi in una dimensione particolare come la Prima Categoria non è semplice, soprattutto se sei abituato a giocare in palcoscenici ben più importanti. «Anche io, inizialmente, ho fatto un po' di fatica: non poter contare sul supporto dei guardalinee cambia sensibilmente il modo di stare in campo, sei costretto a fare movimenti opposti rispetto a quelli che faresti di solito: quando la palla è coperta devi salire, perchè l'arbitro ti tiene d'occhio; quando invece è scoperta devi scappare, perchè se parte un lancio lungo è difficilissimo rilevare il fuorigioco; una persona da sola, è logico, non può avere sotto controllo ogni aspetto dell'azione. È un po' come tornare indietro ai tempi del settore giovanile e giocare con il libero (ride)».
Il livello medio del torneo è comunque piuttosto alto. «Anche perchè c'è l'obbligo di schierare un solo fuori quota, con i calciatori più esperti che, di conseguenza, possono trovare più spazio: quando hai tanti campionati alle spalle riesci a giocare la palla con maggiore tranquillità rispetto ad un giovane alle prime armi, e lo spettacolo ne guadagna».
Tra le compagini più in forma, spicca senza dubbio la Lanteri. «Mi hanno fatto davvero un'ottima impressione e il fatto che non abbiano mai perso la dice lunga in questo senso: possono contare su tanti elementi fortissimi per la categoria, non è un caso se stanno correndo così forte».
Il Coghinas invece è chiamato all'ennesimo salto di qualità. «Facciamo ancora troppa fatica in fase di transizione e a risistemarci dopo che perdiamo il possesso della sfera, si tratta di una delle pecche più grosse, al momento. Se non avessimo preso così tanti gol in contropiede probabilmente avremmo avuto qualche punticino in più: un errore che non possiamo commettere, soprattutto quando siamo in vantaggio».
Il girone di ritorno non è iniziato nel migliore dei modi. «Eppure siamo in linea con quanto fatto all'andata nelle prime sei gare: ne parlavamo proprio con il mister, all'appello ci manca soltanto un punto. Nel nuovo anno abbiamo steccato con tutte le compagini di bassa classifica, ma fortunatamente ci siamo riscattati con le grandi; in avvio di stagione invece è accaduto esattamente l'opposto».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Prima Categoria
Girone D