«Proveremo a stare in alto il più possibile, ma senza assilli»
Il La Palma aggancia il secondo posto, Ligas: «Con l'Andromeda è stata dura; abbiamo vinto con grinta, esperienza e fortuna»
Andare a giocare in casa dell'Andromeda, e soprattutto riuscire a vincere, non è sicuramente una passeggiata: chiedere notizie al riguardo a Seulo, Arbus e San Marco, alcune tra le vittime più illustri stese tra le mura amiche dai giallo-neri. Proprio per questo il successo conquistato dal La Palma nell'ultima uscita vale doppio, sia per la difficoltà relativa al match, è ovvio, ma soprattutto perché la giornata non era sicuramente delle più agevoli dal punto di vista climatico; gli uomini di Madau sono riusciti a buttare il cuore oltre l'ostacolo, con una prestazione encomiabile sul piano della grinta e della personalità, per tre punti davvero pesantissimi, che valgono per il clamoroso, quanto meritato, aggancio alla seconda piazza del podio, seppur in coabitazione con i granata di Agus, e a sole 3 lunghezze dalla vetta.
Il confronto è stato deciso, nel finale, da un calcio di rigore trasformato con grande freddezza da Gianluca Ligas: spetta proprio a lui commentare il momento dei suoi, che possono ora, alla luce degli ultimi risultati, sognare davvero in grande. «È stata davvero una partita molto dura, su un campo pesante: c'era più fango che erba, a dire il vero — ricorda l'attaccante — Davanti avevamo un avversario forte, una squadra molto compatta. Non siamo riusciti ad esprimerci come avremmo voluto, ma sapevamo comunque sin dall'inizio che sarebbe stata una battaglia. Alla fine è andata bene, con il calcio di rigore che ci ha permesso di sbloccare il punteggio e conquistare il bottino pieno». Un successo figlio del grande carattere mostrato dai cagliaritani «unita ad un po' di esperienza e ad un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Il mister Madau ci aveva già avvisato che ci sarebbero state tante probabilità di aggiudicarsi l'incontro sugli sviluppi di calci piazzati, era davvero difficile giocare palla a terra, e così è stato».
Il La Palma era chiamato al pronto riscatto dopo l'1 a 1 rimediato in casa contro il Sant'Elena. «Di sicuro in quell'occasione non abbiamo fornito una buona prestazione, in più siamo passati in svantaggio subito sugli sviluppi di un rigore; per fortuna è arrivato il pareggio, ma non potevamo essere assolutamente soddisfatti. Onore e merito a loro comunque, sono riusciti a metterci in difficoltà». I bianco-azzurri si godono ora l'aggancio al secondo posto in classifica, con la vetta nel mirino. «La stiamo vivendo bene — assicura — senza pressioni; la dirigenza ci offre la massima tranquillità, l'ambiente è davvero serenissimo, ci concentriamo su una partita per volta, cercando di dare il massimo in ogni circostanza: a fine maggio si faranno i conti». Sognare, in questi casi, è più che lecito. «Certo, riuscire a conquistare il titolo sarebbe fantastico, ma anche se dovessimo arrivare al quarto posto nessuno ce ne farebbe un dramma; il nostro è un gruppo formato da tanti giovani, non abbaiamo l'assillo di dover vincere a tutti i costi come altre nostre rivali. Detto questo, è ovvio che vogliamo giocarci tutte le nostre chance, speriamo bene».
Il successo contro la San Marco, maturato nel match di andata, è il dato più chiaro del fatto che Ligas e soci possono reggere il confronto a viso aperto con tutti. «Sono fortissimi, tra le squadre più competitive, la classifica e i risultati che stanno ottenendo non lasciano dubbi, meritano il primo posto. Giocano davvero molto bene, hanno elementi di grande spessore ed esperienza. In quell'occasione l'abbiamo spuntata noi perché a differenza loro siamo riusciti a concretizzare; è stato decisivo poi non incassare gol, nonostante i rischi non siano mancati». Ora testa al prossimo impegno. «Bisogna archiviare velocemente la gara di domenica scorsa e concentrarsi subito in vista dell'ennesima uscita delicatissima. Il mister ci prepara alla grande, come sempre, speriamo di tornare a casa con i tre punti. Ogni domenica ci aspetta una finale: da qui sino a maggio il copione sarà questo».
Si tratta della classica tappa di avvicinamento al momento decisivo della stagione, con le sfide d'alta quota con Carloforte, Seulo e Arbus. «Tutte difficili, dovremo essere bravi a non sottovalutare nessun avversario. Il Siliqua merita lo stesso rispetto e la stessa attenzione delle altre: sono guidati da un ottimo mister, in più possono contare su Amorati, sicuramente un buon attaccante. Per noi cambia poco: a prescindere da chi ci troveremo davanti, ci comporteremo come se si tratti della squadra più forte del girone».
Il La Palma può scommettere ad occhi chiusi sul bomber, che dal suo arrivo ha già realizzato sette reti. «In stagione sono otto, se contiamo quella messa a segno con la maglia del Sant'Elena. Posso ritenermi soddisfatto, sono contentissimo: purtroppo venivo da un periodo piuttosto difficile, visto che nella prima parte del campionato mi sono infortunato per ben due volte allo stesso muscolo». Poi la svolta. «Ho scelto di cambiare squadra principalmente per motivi di lavoro. Qui c'è un gruppo fantastico, mi hanno accolto alla grande, mi sento in famiglia, è tutto fantastico. Molti miei compagni sono giovanissimi, io cerco di mettere a disposizione la mia esperienza, per ora non posso lamentarmi, mi sto togliendo già le prime soddisfazioni e spero proprio di continuare così».