«Solo un gol subito? La partecipazione alla fase difensiva è globale»
Il Monastir segna a raffica, Angheleddu: «Non inganni il 6-0 ma bravi a far male ad un San Teodoro in dieci»
Il Monastir non perde un colpo, vince la settima gara di fila, condivide ancora con il Budoni la vetta della classifica di Eccellenza e l'imbattibilità stagionale ma, soprattutto, conferma di avere una difesa d'acciaio che non subisce reti da nove partite. Sul piano realizzativo c'è stato uno scatto in avanti come dimostrano le ultime tre gare e il 6-0 di domenica al San Teodoro sebbene agevolato dall'uomo in più dal 5' della ripresa.
Ma il tecnico Marcello Angheleddu analizza a fondo il successo coi galluresi e come è maturato: «Il risultato di 6-0, per com'è andata soprattutto al secondo tempo, può ingannare ma è stato un primo tempo difficile e, fino a che eravamo in parità numerica, va dato merito al San Teodoro d'aver fatto una buona partita. Noi abbiamo trovato l'1-0 in una situazione giusta, qualcun'altro l'abbiamo sbagliato e lì dobbiamo scegliere meglio quando arriviamo a finalizzare. La partita è andata in discesa dopo l'espulsione ma ci vuole anche la bravura, quando l'avversario è in difficoltà, di andare a fargli male e noi in questo siamo stati bravi».
Il gol di Mele alla prima giornata resta l'unico subito in campionato: «Merito dell'attitudine e della dedizione al lavoro e al sacrificio che hanno i ragazzi nell'interpretazione della fase difensiva, che è globale ed è quello che poi porta a non subire gol».
Sabato l'avversario è il Li Punti: «Una squadra strutturata per fare un buon campionato, con giocatori di qualità superiori alla categoria. Il nostro compito sarà di preparare al meglio la partita, perché il San Teodoro che contro noi ha perso 6-0 è la squadra che aveva pareggiato col Budoni. E questo dà l'idea del fatto che che non bisogna lasciare nulla al caso. L'insidia è dietro l'angolo, tutte le squadre sono organizzate e, guardando anche la situazione nella parte bassa della classifica, questo comporta anche il fatto che le squadre sono, in certi momenti, più attendiste, concedono meno e, quindi, sbloccare le partite diventa più difficile».