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Michele Pulina, attaccante, Sorso
Poche occasioni, gioco non brillante e match deciso dagli episodi

Il Muravera mostra i muscoli nello scontro diretto ma il Sorso resta in corsa per la serie D

Quando si affrontano le due squadre migliori del campionato, appaiate in testa alla classifica e con al seguito numeri importantissimi, o la gara diventa spettacolare o tradisce un po' le attese. Per Sorso-Muravera chi ha tradito è il gioco, inteso come sviluppo lineare dell'azione, velocità di esecuzione unita alla precisione, e non è dipeso dalla volontà delle due squadre ma dal fondo irregolare e molle del campo "Piramide". In questo contesto di gara equilibrata, con poche occasioni e indirizzata fondamentalmente sullo 0-0, sono spesso gli episodi a decidere il risultato che, in questo caso, premia i sarrabesi usciti vincenti per 2-0 ma non boccia i romangini ora staccati di tre lunghezze dalla vetta.

 

Gli episodi chiave. Il primo episodio, al 28' del primo tempo, è il rigore fischiato dall'arbitro Scifo a favore di Meloni per una trattenuta nei suoi confronti da parte di Merenda, che non ha cambiato però punteggio perché il capocannoniere del campionato ha angolato il tiro dagli undici metri ma il portiere Secchi ha toccato la palla facendola sbattere sul palo interno per poi essere spazzata via da Merenda. Il secondo episodio, al 10' della ripresa, è il secondo rigore a favore del Muravera: Altea allarga il braccio quando stava ripartendo e tocca la palla spostata con la punta del piede da parte di Coulibaly, sul dischetto ci va l'altro specialista Nieddu e non fallisce. Il terzo episodio, al 40' della ripresa, è il mancato pareggio del Sorso con il gol annullato a Pulina per un tocco di mano sulla punizione laterale calciata da Tedde con palla poi deviata in rete dalla testa di Gutierrez. Inutili le proteste dell'attaccante che guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. La certezza è che il capitano dei romangini abbia alzato il braccio nel tentativo di arrivare sulla palla, i giocatori sarrabesi hanno immediatamente chiamato il fallo e l'arbitro è stato sicuro e deciso nell'annullare la rete dovendo poi inevitabilmente prendere la sanzione del secondo cartellino giallo. All'ultimo minuto di recupero, col Sorso proteso in avanti alla ricerca del pari, Meloni scatta dalla linea di centrocampo sulla palla di Viani, supera Secchi in uscita fuoriarea e deposita a porta vuota.  

 

La gara. La squadra di Scotto ha provato a tenere fede al proprio credo calcistico che ha portato i biancocelesti ad inanellare una striscia importante di risultati fatta di 12 vittorie e 4 pareggi ma ha sofferto la muscolarità e l'esperienza dei ragazzi di Loi che hanno vinto quasi sempre i duelli fisici o comunque interrotto sul nascere lo sviluppo dell'azione. Sul piano della battaglia i gialloblù, ognuno dei quali con un'ottima tecnica di base, si sono fatti trovare pronti. Non è che nei romangini non ci siano giocatori di carattere ma la differenza di chili ha il suo "peso". Il primo brivido lo crea il Sorso, al 5', con uno spunto di Delogu in fascia destra, il cross viene raccolto a centroarea da Ngangue che, di piatto destro al volo, trova il muro di Coulibaly. Subito dopo palla recuperata da Bruno sulla trequarti e data in verticale per Meloni che entra in area e calcia in diagonale, Secchi chiude il primo palo e devia in angolo. Gioco comunque spezzettato, ottima la diga in mezzo al campo di Bruno (vista l'assenza dello squalificato Lepore), sacrificio di Nieddu come interno di centrocampo e in alternanza con La Vista per supportare Meloni e Nurchi. Sul fronte opposto Delogu costringe Cadau a stare in posizione a sinistra (mancava anche l'altro squalificato Satta) mentre sull'altro lato Coulibaly tiene a bada Altea, in mezzo Pulina tiene svegli Vignati e l'ex Gutierrez. Poco prima della mezz'ora il già citato rigore che però non modifica il punteggio ma crea un certo nervosismo tra i padroni di casa con Merenda, diffidato, che sa di dover saltare la trasferta di Monastir. L'elevato numero di falli fa aumentare le probabilità che la gara si sblocca su calcio piazzato. Al 33’ Pulina conquista una punizione che pero calcia sulla barriera. Al 41’ è, invece, Tedde a calciare una sorta di corner corto con la palla che scheggia l’incrocio dei pali. Sul rovesciamento di fronte Meloni cicca in rovesciata la palla su assist di Nurchi. Prima del riposo (44’) è decisivo Coulibaly in scivolata su Pulina che, sull'unica sbavatura dei centrali ospiti, si ero portato dentro l'area e stava preparando il diagonale. 

La ripresa ha il suo momento decisivo nel secondo rigore fischiato al Muravera che Nieddu trasforma con grande freddezza. Lì il Sorso è chiamato a scalare la montagna, Scotto prova a cambiare modulo, richiama Ngangue, recuperato all'ultimo, ed inserisce il peperino Carta passando al 4-2-3-1 con Tedde e Ruggiu mediani e Altea dietro Pulina. I pericolo sempre e solo su calci piazzati. Al 20’ Cocco manda di pochissimo fuori una punizione dai 20 metri, la palla sibila l'incrocio dei pali. Il pubblico di casa freme in qualche mischia in area avversaria, al 24’ Pulina non trova l’attimo per la battuta la rete. Poi il brivido lo crea il portiere Secchi che si avventura in un dribbling su Nurchi vicino alla linea di porta. Alla mezz'ora in campo anche Falchi, per Ruggiu, Sorso iperoffensivo con un 4-2-4 e si arriva all'altro episodio chiave del gol annullato a Pulina, niente pareggio e romangini in dieci. Nel finale arrivano quattro cambi da parte del Muravera, che non fa correre rischi a Mereu e, nell'ultima azione del match, ecco il sigillo di Meloni su grande intuizione del neo-entrato Viani. Il bomber nuorese tocca quota 26 e si fa perdonare per l'errore dal dischetto.

 

Gli scenari. Quando mancano 8 giornate al termine uno scontro diretto non è mai decisivo ma se il Muravera mette ora il muso davanti ha tutte le caratteristiche (esperienza e rosa ampia) per chiudere in vetta. La sensazione è che il Sorso ha nelle prossime 4 gare le maggiori possibilità di provare un nuovo aggancio in vetta quando la capolista giocherà in casa contro Taloro e Nuorese e in trasferta a Bosa e Tonara anche se i romangini non hanno certo passeggiate da fare con le sfide in trasferta a Monastir e Samassi e quelle in casa con Atletico Uri e Ferrini. Ma già il fatto che per i biancocelesti si parlerà di lotta al primo posto fino alla fine è comunque un gran successo e, in subordine, farà di tutto per annullare i playoff regionali giocando la sfida a distanza contro la Nuorese.

 

SORSO: A. Secchi, M. Secchi, Cocco, Ngangue (16' st Carta), Chessa, Merenda, Ruggiu (29' st Falchi), Tedde, Delogu, Pulina, Altea (42' st Malesa). A disp. Frau, Lazzari, Desole, Fois, Delrio, Mascaro. All. Pierluigi Scotto.

MURAVERA: Mereu, Coulibaly, Kujabi (49' st Zinzula), Bruno, Vignati, Gutierrez, Cadau, Nurchi (44' st Massessi), Nieddu (35' st  Viani), La Vista (42' st Dessena), Meloni. A disp. Casula, Lampis, Madeddu, Pes, Puddu. All. Francesco Loi.

ARBITRO: Gianpaolo Scifo di Nuoro.

RETI: 11' st Nieddu (rig), 50' st Meloni.

NOTE: Espulso al 42’ st Pulina. Ammoniti: Merenda, Gutierrez, Vignati, Coulibaly, Altea. Recupero: 1’ + 5’. Spettatori: 700 circa.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
26ª giornata