«Altre 3-4 squadre forti ma pronti a dar battaglia»
Il Pozzomaggiore stupisce ancora, Rassu: «La Coppa ci dà entusiasmo, lotteremo per il salto in Promozione»
Tra le sorprese più saporite che riguardano la nuova stagione, ed in particolare la Coppa Italia della Promozione, c'è sicuramente l'inserimento, tra il gruppo delle pretendenti al trofeo, delle cinque seconde classificate nei campionati di Prima Categoria dello scorso anno. Il Pozzomaggiore di mister Antonio Rassu, ad esempio, sta onorando la competizione nel migliore dei modi: all'esordio, in casa contro il quotatissimo Bonorva, è arrivato un ottimo pareggio, con il risultato finale di 2 a 2; nella sfida giocata proprio domenica scorsa, invece, le cose sono andate addirittura meglio, con il colpo grosso piazzato nella tana della Macomerese, piegata dalla doppietta di bomber Falchi, di nuovo a segno dopo i due gol siglati nell'appuntamento precedente.
«Domenica i ragazzi hanno fatto una grandissima partita: a dire la verità — dichiara mister Antonio Rassu — in settimana ci eravamo preparati benissimo come, del resto, è successo per la sfida precedente contro il Bonorva, che loro sono riusciti a pareggiare soltanto al 94', e grazie ad un rigore piuttosto dubbio».
Il tecnico racconta: «Ho fatto un patto con i ragazzi: ci siamo promessi di giocare ogni partita che faremo quest'anno come se fosse l'ultima; affronteremo gli avversari con il coltello tra i denti, sino alla morte; questa, almeno, è la mentalità che sto provando a trasferire alla mia squadra, cercando di coinvolgere tutti gli elementi che fanno parte del grandissimo gruppo che ho a disposizione quest'anno».
La sfida contro la Macomerese ha regalato tante indicazioni importanti al giovane allenatore.
«In settimana abbiamo provato alcune soluzioni tattiche: sapevamo che loro sarebbero scesi in campo con il 3-5-2, dunque ci siamo concentrati particolarmente sulle contromosse da adottare. Si tratta di un successo meritato, anche se probabilmente i nostri avversari ci hanno un po' sottovalutato, perché arriviamo da una categoria inferiore. Abbiamo acciuffato una vittoria prestigiosa, che ci permetterà di continuare a lavorare a pieni giri durante le prossime settimane, con grandissimo entusiasmo».
Falchi nel frattempo ha già realizzato ben quattro reti in appena 180' di gioco, mostrando già una discreta condizione.
«Dopo sole due settimane di lavoro nessuno dei ragazzi può ancora essere al top della forma, è chiaro; Falchi è un ottimo giocatore, come gli altri ventuno a mia disposizione. A parte questo, sono molto contento per Pietro: so benissimo che per un attaccante fare gol con continuità è una cosa molto importante; ma sono contento, in generale, per il collettivo, per il gruppo, e sono convinto che in futuro troveranno il giusto spazio anche coloro che per ora hanno giocato poco o niente».
Il Pozzomaggiore punta forte sui talenti locali.
«Su ventidue giocatori della rosa, venti sono dal paese; gli unici che arrivano da fuori sono Salvatore Deriu, da Bonorva, quindi una decina di chilometri appena, e Antonio Sechi, il nostro portiere, da Borore, un paese a 30 chilometri dal nostro. Sono molto felice di poter allenare questa squadra».
Il campionato di Prima partirà tra meno di due settimane, l'esordio in casa è con l'Ozierese
«Sappiamo già che quella che ci aspetta sarà una stagione molto dura; l'anno scorso abbiamo chiuso al secondo posto, e questo significa che se abbiamo davvero l'intenzione di migliorarci abbiamo a disposizione una sola possibilità...».
Spano suona la carica:
«Non sarà affatto un'impresa facile, ma sono sicuro che lotteremo sino alla fine assieme ad altre 3-4 squadre per migliorare il piazzamento rimediato nella passata stagione».
La concorrenza non mancherà di certo.
«Il Bono ha costruito uno squadrone, senza dimenticare il Buddusò e l'Ozierese, che sono entrambe delle nobili decadute. Nel nostro girone ci sono sei squadre che arrivano dalla Promozione, sarà un torneo piuttosto impegnativo ma noi siamo seriamente intenzionati a dire la nostra, come stiamo facendo in Coppa Italia, del resto: vogliamo che si parli di Pozzomaggiore».