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Eccellenza
Il tecnico del Samassi: «Con un punto si fa festa»

Il ritorno a Olbia di Falco: «Due anni e mezzo incredibili, entrare al Nespoli sarà emozionante»

A Olbia ha conosciuto la Sardegna per la prima volta e domani ci torna da avversario sempre per la prima volta. Sei anni dopo Nunzio Falco entrerà al Bruno Nespoli in quello che «è stato il mio stadio per due anni e mezzo fantastici, dove abbiamo conquistato due grandi salvezze. La terza stagione la conclusi al Lecco». Tra il 2003 e il 2006 il bomber di Castelfranco Emilia faceva il giocatore, ora allena il Samassi, matricola in forte ascesa dopo una partenza a rilento: «La ruota nel calcio gira sempre. Non mi deprimevo quando le cose andavano male e ora non mi esalto perché finalmente otteniamo ciò che meritiamo sul campo».

Che ricordi si porta dietro Nunzio Falco di quegli anni a Olbia

«Bellissimi, perché quell'esperienza rappresenta la parentesi più bella per me da giocatore in Sardegna, principalmente perché l'Olbia mi diede la possibilità di continuare a fare il giocatore professionista. Al timone c'era la famiglia Putzu, ambiente stupendo, tifosi magnifici. Segnai 21 gol, non pochi»

Qual è il gol più importante in maglia bianca?

«Quello contro l'Ivrea alla penultima giornata, nel mio primo anno. Una bella incornata che ci permise di vincere 1-0 e festeggiare la salvezza al Nespoli con i nostri tifosi»

Che effetto sarà entrare al Nespoli

«Ci sarà tanta emozione perché è stato il mio stadio per due anni e mezzo, a Olbia poi ho lasciato tanti amici»

In quegli anni c'erano anche Tore Melino e Marco Manis, baluardi difensivi dell'Olbia di oggi

«Sarà un piacere rincontrarli, erano giovani e molto bravi, hanno fatto poi una bella carriera, sono delle rocce della retroguardia olbiese. Siamo rimasti sempre dei grandi amici»

Il Samassi di Falco potrà fare uno scherzo all'Olbia di Giorico?

«Intanto precisiamo che giocheremo contro la candidata principale a vincere il campionato, ci riusciranno ma non così facilmente come già dissi ad inizio stagione perché c'è un grande livellamento generale. Faremo una gara a viso aperto contro una squadra che non sarà al completo per le assenze di Pozzebon, Tedde e Piras ma hanno chi li saprà sostituire adeguatamente. Vincere? Se riusciremo a strappare un punto faremo festa, non sono a Olbia i punti che dovremo conquistare per salvarci»

Se doveste pareggiare sarebbe la conferma dell'ultimo mese e mezzo nel quale pareggiate fuori e vincete in casa

«Sì è vero, c'è quest'alternanza di risultati. Sul nostro campo abbiamo ottenuto le nostri migliori soddisfazioni, fuori casa non abbiamo ancora vinto ma nell'ultimo periodo abbiamo ottenuto degli importanti pareggi su campi difficili come quelli del Taloro, Porto Corallo e Tempio. Anche a Olbia venderemo cara la pelle, se siamo da una settimana al quinto posto qualcosa varremo»

Anche perché i numeri dicono che il Samassi ha la miglior difesa al pari del Fertilia

«I difensori stanno facendo un campionato incredibile, Lantieri è il nostro grande capitano, un professionista vero. Falciani è tornato ad altissimi livelli, così come il nostro portierone Romita. Attorno a loro tre stanno facendo benissimo i fuoriquota come Ibba, Deriu, Curreli, Doro. In ogni caso non c'è una grande difesa senza un grande centrocampo, non è un caso che Milia e Pilleri avessero tantissime richieste e hanno fatto bene a restare da noi»

Il Samassi è cambiato anche quando è esploso in attacco Proceddu, 7 reti nelle ultime 9 gare

«Manrico ci ha dato una grande mano, ha vestito benissimo i panni del bomber finalizzando il gioco creato dai compagni di squadra. Ma anche D'Agostino, lui che è un esterno, si è riscoperto un grande attaccante. Noi stavamo perdendo punti importanti all'inizio, poi la squadra ha cambiato mentalità, ha capito che in Eccellenza non viene perdonato nessuno errore e ha alzato la soglia dell'attenzione e della determinazione»

Il quinto posto è in condivisione col Porto Corallo, un pensierino ai playoff?

«I nostri obiettivi non cambiano all'ultima d'andata. Noi scendiamo in campo per giocare bene e raccogliere quanti più punti possibili per la salvezza e ce ne mancano ancora tanti. La nostra fortuna è avere una società seria che ha mantenuto quasi inalterato il gruppo che ha vinto in Promozione e facendo poi tre innesti importanti»

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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