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Il San Teodoro capolista non si nasconde, mister Tatti: «Con l'Atletico Uri una prestazione maiuscola, siamo ambiziosi e vogliamo stare nei primi tre posti»
«Ora che vinco lo dico: penalizzati dagli arbitri»

Il San Teodoro capolista non si nasconde, mister Tatti: «Con l'Atletico Uri una prestazione maiuscola, siamo ambiziosi e vogliamo stare nei primi tre posti»

Che peso reale avrà l'aver battuto in casa la capolista Atletico Uri sarà il futuro a dirlo, di sicuro ha permesso al San Teodoro di agganciare la vetta. E, ora, l'obiettivo immediato è quello di festeggiare il Natale stando lassù. Intanto i viola si godono l'impresa compiuta domenica con una partita esemplare e un punteggio, il 3-2 finale, quasi mai messo in discussione. «Abbiamo fatto una prestazione maiuscola - dice il tecnico Tomaso Tatti - dominando per 70'-80', la partita l'abbiamo fatta noi sin dal 1', con la convinzione giusta e sfruttando le occasioni ma anche vedendoci annullati due gol in modo al quanto dubbio. Il 4° gol di Ibba non era in fuorigioco, in 30 in tribuna hanno visto che il mio attaccante non è partito in fuorigioco». Contento del risultato, della classifica e molto meno dell'arbitraggio: «Vorrei sottolineare, ma senza fare polemiche e dicendolo ora perché quando perdo poi non suona bene, che continuiamo ad essere sempre penalizzati. Su 6 ammonizioni di una gara corretta, 5 gialli sono per i nostri giocatori, ho fatto calcio per molti anni e vedo che gli arbitri e i gli assistenti non hanno il giusto atteggiamento e non prendono decisioni eque. Se i miei giocatori fossero scorretti lo capirei, invece fra qualche domenica rischio di perderne 5 o 6 di loro per squalifica. Noi come altre squadre non abbiamo una rosa ampia, i senior e i giocatori di spessore sono contati, così si va a giocare scontri diretti con tre o quattro defezioni» 

 

Tomaso Tatti, tecnico della capolista San TeodoroChe segnale avete dato a voi stessi o al campionato battendo la capolista a domicilio?

«Stiamo vivendo il momento sempre al presente, il nostro è un gruppo che piano piano sta crescendo, lo vedo  da come si allenano e da quanto si frequentano fuori dal campo. Vogliamo vivere il campionato senza fare scalette, so di avere tra le mani un gruppo forte, che non vuole nascondersi perché non può farlo dopo una prestazione del genere. Devono però capire che quello è l'atteggiamento mentale giusto, spero che ci sia in loro questa convinzione, poi si vedrà»

L'obiettivo immediato è girare in testa, quello finale?

«Siamo ambiziosi, domenica è l'ultima di andata, giochiamo con il Calangianus e dopo avremo incontrato tutte le avversarie. Sarebbe una delusione se non finissimo tra le prime tre posizioni in classifica ma non ne facciamo una malattia. Ci siamo imposti di migliorare la posizione dell'anno scorso, centrare i playoff e fare qualche gara di spareggio. Lo vogliamo fare per una società che, da anni, fa molti sacrifici, per un paese che dà tanto per lo sport, è giusto che loro si prendano un po' di gloria, che ci sia un loro merito per questi risultati. A San Teodoro nessuno ha perso un euro, i giocatori hanno sempre avuto i rimborsi pattuiti, questo grazie anche al lavoro fatto da chi c'era prima in società. In un calcio fatto di promesse non mantenute è sempre più raro trovare dirigenti così»

Sarà una corsa a tre per l'Eccellenza tra San Teodoro, Atletico Uri e Latte Dolce?

«Non credo. Ho grande considerazione nel Ghilarza e Tergu, sono due squadre ora indietro ma che meritano un'altra classifica. Bisogna stare attenti, in generale, alle inseguitrici, hanno tutte valori importanti. Il campionato ci ha detto che è equilibrato, quasi tutte le squadre hanno una rosa ristretta, basta perdere uno o due giocatori per scompensare tutto. La differenza la faranno le assenze»

Gli infortuni, le squalifiche e forse un'età media alta hanno sempre un po' frenato il San Teodoro in passato?

«Gli infortuni senz'altro e anche le squalifiche dovute alle tante ammonizioni gratuite hanno avuto il loro peso, poi è normale che un giocatore di una certa età possa avere problemi di tenuta. Confido in un girone di ritorno nel quale mantenere un passo importante, quello attuale è dovuto ai pochi infortuni ad una squadra più giovane e al fatto che nel campionato non ci sono squadre come Muravera e Castiadas che avevano una rosa lunga e si permettevano di non subire contraccolpi in caso di assenze»

Rispetto alla 14esima giornata dello scorso campionato avete 4 punti in più, il miglioramento nasce anche dalla qualità dei giovani?

«Beh, il fatto che sia arrivato qualche fuoriquota già pronto ci ha agevolato, ma è il fatto che tra i senior per fortuna ci sono stati pochi infortuni e sempre ben rimpiazzati. L'anno scorso ho perso per mesi giocatori importanti come Mascia, Medda e Corsi, che hanno creato degli scompensi»

Delle tre sconfitte fatte contro Ferrini, Latte Dolce e La Palma quale brucia di più?

«Le sconfitte bruciano sempre. Contro la Ferrini abbiamo perso dopo 8' Bazzu per un fallo da rigore, giocare con l'uomo in meno, per quasi tutta la gara non è stato facile. Col Latte Dolce la gara è stata equilibrata, noi non abbiamo fatto gol e loro hanno sfruttato un calcio d'angolo per andare in vantaggio, il loro secondo gol era irregolare, e quando si sommano gli errori arbitrali ti viene da pensare, ma questo senza sminuire la forza dei sassares. La Palma è una squadra importante quando trova la domenica giusta, ci mancava Lepore e in mezzo ho fatto giocare Del Soldato che arrivava dopo un mese e mezzo di stop, questo ci ha penalizzato ma il merito della loro vittoria c'è tutto»

Domenica ricevete un Calangianus senza Viani ma pur sempre pericoloso in trasferta visto che ha vinto 4 volte

«Avremo grande rispetto verso una squadra che ha entusiasmo anche se arriva da due sconfitte di fila con qualche squalificato. Un avversario da prendere col piglio giusto, è stato davanti a noi per qualche giornata e, in fondo, ha fatto un bel girone d'andata, nessuno pensava potesse stare lassù, ha dimostrato di essere tosta non la prenderemo sottogamba»

L'Atletico gioca in casa della Ferrini e il Latte Dolce ospita il La Palma, che risultati verranno fuori?

«Sono partite difficile, entrambe da tripla, e questo ce lo dice il campionato. Non possiamo dire che l'Atletico vince sicuro, la Ferrini in casa si fa rispettare, ha pareggiato una volta e vinto sempre. Il Latte Dolce è ora capolista ma il La Palma ha sfoderato gare importanti, non penso che la prima che ospita la sesta in classifica sia una gara così scontata come in altri anni, i sassaresi sono favoriti ma i cagliaritani possono fare l'impresa»

In questo articolo
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
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