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Carloforte epico: che rimonta contro il Seulo; il Sant'Elena acciuffa la Tharros

Il solito Cacciuto risolve tutti i problemi del Samassi; Demontis risponde a distanza per la vittoria del Carbonia; Guspini beffato dal Quartu2000, l'Arbus ci crede: terzo posto nel mirino

Botta e risposta tra la capolista Samassi e la diretta inseguitrice Carbonia, con le due protagoniste assolute per la vittoria del campionato che incassano entrambe tre punti con il minimo scarto, vittoria di misura per 1 a 0: i ragazzi di Busanca passano nel delicatissimo match contro la Villacidrese, i secondi hanno la meglio, di fronte al proprio pubblico, nei confronti di un Siliqua compatto che resta in partita sino al 90' ma è costretto a lasciare strada ai minerari. In classifica cambia poco, con il distacco tra le due che è sempre di tre lunghezze, con otto gare ancora da giocare.
Si infiamma invece il discorso per il terzo posto: il Guspini cade in casa del formidabile Quartu 2000 di Madau e soci, il Seulo torna con le ossa rotte da una delle sfide più delicate della stagione, la trasferta di Carloforte si chiude con il punteggio di 3 a 1 in favore della banda di Poma, così l'Arbus può approfittarne e si porta ad appena quattro lunghezze dai play-off grazie al colpo grosso piazzato contro il Barisardo.
In chiave salvezza, ennesimo passo in avanti per il Selargius di Spini, 1 a 0 sulla Monteponi ultima in classifica, e per la Frassinetti, che impatta in casa contro la San Marco.

Che la trasferta di Villacidro non fosse una passeggiata, in casa del Samassi lo sapevano bene, ma mister Busanca probabilmente non si aspettava di dover soffrire così tanto per conquistare la vittoria numero sedici della stagione, che permette, cosa più importante, di respingere al mittente l'assalto del Carbonia, che pare intenzionato a non mollare. I padroni di casa, nonostante il netto divario in classifica nei confronti degli avversari, scendono in campo con grande personalità e determinazione, intenzionati a sbarrare la corsa della fuoriserie bianco-blu, e per i primi 45' il campo da ragione a mister Costa, che schiera una formazione equilibrata, compatta e ordinata, capace di limitare al minimo il raggio d'azione di Melis e compagni. Nella ripresa, il Samassi capisce che se vuole sfondare deve aumentare i ritmi, ma scardinare il fortino di Piroddi non è impresa facile: ci prova Melis, di testa, ma il portiere di casa controlla agevolmente. La replica della Villacidrese è veemente: Congia trova spazio al limite dell'area e fa partire un siluro telecomandato che termina la sua corsa sul palo, quando per Pillittu sembrava non ci fosse più scampo. Mister Busanca corre ai ripari, dentro Serpi e Argiolas, ma a confezionare le azioni più pericolose sono sempre i padroni di casa: Marco Costa innesca Pinna in profondità, botta di quest'ultimo con Pillittu chiamato agli straordinari per tenere a galla i suoi.
Al Samassi, come spesso capita, non resta che affidarsi, nel momento di maggior difficoltà, ad una delle sue punte di diamante: ecco dunque che sale in cattedra Cacciuto, che al 36' centra il palo da posizione defilatissima; sono le prove generali in vista del gol che deciderà poi di fatto la partita, perchè al 38' il capocannoniere del girone sblocca il punteggio beffando la difesa locale sul filo del fuorigioco, tra le proteste. Nel finale Villacidrese in avanti a caccia del riscatto ma non c'è tempo sufficiente per recuperare il match.

Il Carbonia si conferma grande, batte il Siliqua con personalità e continua a vivere il proprio sogno ad occhi aperti: secondo posto sempre più solido, sono nove i punti di vantaggio nei confronti del Guspini terzo, e vetta costantemente nel mirino, con il Samassi a portata di aggancio, in quella che sembra essere una vera e propria guerra di nervi. Mister Marongiu deve fare i conti con qualche assenza di troppo e regala ampia fiducia al classe 2000 Zucca, schierato a centrocampo; il gioco non ne risente, anzi, i meccanismi sembrano funzionare decisamente bene, ma il Siliqua non arretra nemmeno di un millimetro e tiene bene il campo, confermando di attraversare un momento di forma davvero magico. Al Carbonia bastano appena 12' per confezionare la palla gol che poi, di fatto, deciderà l'incontro: Giuseppe Corona pesca, su punizione, Demontis che penetra in area di rigore e spara verso l'angolo più lontano, con Angioni costretto ad arrendersi.
Il Siliqua prova a replicare ma si affida a sterili lanci lunghi che non impensieriscono l'attenta retroguardia di casa; per evitare rischi, il Carbonia dovrebbe raddoppiare, ma Momo Cosa, per due volte, è poco fortunato al momento della conclusione. Tocca poi a Corona, bella la sua conclusione acrobatica, ma la palla termina sul fondo. I padroni di casa continuano a spingere sull'acceleratore: Giovagnoli per il solito Contu, che manca l'appuntamento con il gol per una questione di centimetri. Il Siliqua incassa bene e prova a sorprendere gli avversari con rapide sortite in avanti, guidato dal solito Sartorio, murato in angolo sul più bello.
Nella ripresa il copione non cambia: Carbonia a caccia del colpo del ko con Contu e Corona, in vena di prodezze ma la fortuna non è dalla sua parte; il Siliqua prova a pungere ma Bove è attentissimo. Ancora protagonisti Cosa, a tratti devastante, Demontis e Alessandro Cosa, ma il raddoppio non arriva.

Giornata a tinte spente per il Guspini Terralba di mister Pinna che cade contro il sorprendente Quartu 2000: risolti i problemi interni, Madau e i suoi ragazzi viaggiano con grande cuore verso la salvezza, agganciano il Barisardo a quota 21 al terzultimo posto e si portano a cinque lunghezze dalla Tharros, che galleggia poco sopra della zona calda dei play-out. I quartesi riaprono contemporaneamente anche la corsa al terzo posto, con il Guspini che ora deve guardarsi le spalle dall'assalto dell'Arbus. Nel primo tempo gli ospiti provano a far valere il maggior tasso tecnico: ci provano Mainas prima e soprattutto Flumini, ma Carta controlla agevolmente. Poco prima della ripresa, il portierone di casa è chiamato alla prodezza su incursione di Marci, lanciato verso la porta avversaria. Nella ripresa il Guspini aumenta i giri del motore, ma il Quartu 2000 non si scompone e tiene botta: Flumini cerca di innescare Marci, ma la mira di quest'ultimo non è delle migliori; i padroni di casa si affacciano dalle parti di Pisano con Solla, che su punizione sfiora il bersaglio grosso. Passano cinque minuti, e il Quartu 2000 trova la chiave per sbloccare la serratura: staffilata di Cocco, Pisano si salva come può, sulla corta respinta del portiere si avventa Cogoni che da pochi passi non può sbagliare e infatti non sbaglia. Al Guspini rimane il pallino del gioco e tanta voglia di pareggiare, ma in avanti non sembra proprio giornata: la conferma definitiva arriva nel finale, quando Falciani, su punizione, manda la palla a pochi centimetri dal palo. E' invece il Quartu 2000 ad andare vicinissimo al secondo gol, con Cogotti che non concretizza la bella idea di Spissu.

Giornata assolutamente positiva per il rinnovato Arbus affidato alle cure di mister Agus che ora può sparare tutte le cartucce a sua disposizione a caccia del terzo posto in classifica, dall'alto dei suoi 36 punti: passare in casa del Bari Sardo, di questi tempi, non è cosa da poco e i granata lo fanno con buon piglio, anche se probabilmente i locali avrebbero meritato qualcosina in più per quanto fatto vedere in campo. Decide la sfida il gol di Martinez, in gol al 13' della prima frazione, che batte Masia con una facile conclusione da pochi passi. Il Barisardo, colpito nell'orgoglio, si butta in avanti a caccia del pari, ma Pistis e Curreli non sono fortunati. Nella ripresa, il Bari Sardo cinge d'assedio la retroguardia ospite con Caredda, Pistis e Pischedda, ma Atzeni fa buona guardia e mantiene al sicuro il vantaggio, seppur minimo. Nel finale la partita diventa rovente, con il direttore di gara chiamato a due difficili decisioni, che scontentano, e non poco, i locali: prima in occasione di un contrasto in area tra Atzeni e Pischedda che fa gridare al rigore, poi su un gol di Ferreli annullato per off-side.

Ennesima giornata da incorniciare per il Carloforte che centra la terza vittoria di fila e continua ad orbitare tra le migliori del torneo, il 3 a 1 inflitto al Seulo vale per un sorprendente, quanto meritato, settimo posto; discorso diverso per i ragazzi allenati da Grudina che nonostante un ottimo primo tempo, e una ripresa in superiorità numerica, tornano a casa a mani vuote ed ora sono attesi dalla gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia, in programma mercoledì. Gli ospiti partono fortissimo, trascinati dalla velocità e dall'imprevedibilità di Trogu, che al 20' colpisce una clamorosa traversa. Passano appena cinque minuti, e il Seulo passa con il solito Boi, che non lascia scampo a Grosso. Il Carloforte che si presenta in campo per la ripresa è determinatissimo e acciuffa il pari con Loi che scarica un bolide sotto il montante alto della porta difesa da Ollano. Nel momento migliore dei locali arriva l'espulsione di Lapicca a scombussolare i piani del tecnico, ma il Carloforte offre una risposta degna di nota, non si scompone e anzi trova la forza per calare il sorpasso decisivo: ci pensa Mura, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, a punire la retroguardia ospite. Il Seulo prova a rimettere in piedi il match, ma nel finale Lazzaro spegne le velleità di rimonta degli avversari siglando un gol da favola: incursione letale tra le maglie della difesa ospite e portiere battuto con cinismo e lucidità.

Termina in parità, a reti bianche, il confronto verità tra la Frassinetti e la San Marco Assemini: i primi a caccia degli ultimi punti per mettere in cassaforte la salvezza, i secondi per stare agganciati al treno di testa e ad un sogno chiamato play-off. Alla fine, l'unico assente della giornata è il gol, con i padroni di casa che ci provano in tutti i modi: con Scull in avvio, poi con Melis, che però non riesce ad inquadrare il bersaglio grosso, su punizione. La San Marco si affaccia dalle parti di Espis soltanto negli ultimi minuti, quando Littera spara alto sulla traversa. A cinque dalla fine, ennesimo capitolo del duello tra Melis e Daddi, con il portiere che esce vincitore.
La ripresa sembra una fotocopia del primo tempo: occasione per Scull, palla alta, lo stesso ci riprova poco dopo, sembra fatta ma a tu per tu con Daddi spreca calciando a lato. La Frassinetti insiste: magia del giovanissimo Piras per Ruggeri, ma la mira è larga per una questione di millimetri. Alla mezz'ora sembra fatta, Piras deposita in fondo al sacco ma l'arbitro annulla tutto per fuori gioco. E' il turno poi di Melis, ancora su punizione, ma Daddi risponde presente.

Vittoria fondamentale in chiave salvezza per il Selargius che non fa sconti alla Monteponi Iglesias e vola a +9 dal quartultimo posto: davvero ottime notizie per mister Spini, che continua a raccogliere i frutti del grande lavoro svolto con i selargini; discorso diverso per gli ospiti, che non riescono ad invertire la tendenza negativa. I padroni di casa partono forte e potrebbero passare già dopo 10': Ligas, innescato da Atzori, fa tutto bene, evita l'intervento di Asunis ma poi spara incredibilmente sulla traversa. Non va meglio ad Aresu, nel finale di tempo, che su punizione mette i brividi al portiere avversario. La Monteponi resiste e prova ad attivare Farci e Piludu; proprio lo scafato bomber sfiora il colpaccio con una rasoiata che si perde però sul fondo, anche se di poco.
Il fortino dei rosso-blu da i primi segnali di cedimento all'11 della ripresa, quando De Vita incorna in maniera perentoria, la palla termina sulla traversa e poi torna in campo, l'arbitroprima assegna il gol ma poi torna sui suoi passi. Per il vantaggio del Selargius è soltanto questione di tempo: al 20' infatti Atzori trova lo spazio giusto e spedisce in avanti i suoi. Ai locali non rimane altro da fare che difendere il vantaggio sino al triplice fischio.

Termina con tante reti, ben sei, ed un punto a ciascuno la pirotecnica sfida tra la Tharros, che sgomita per allontanarsi definitivamente dalla zona calda, e il Sant'Elena, che viaggia con una lunghezza di vantaggio nei confronti degli oristanesi. I bianco rossi dilapidano un vantaggio monster, 3 a 0 alla fine dei primi 45', facendosi rimontare nella ripresa. Pronti via e la Tharros passa in vantaggio con il gol realizzato da Tatti, ad Atzeni bastano appena cinque minuti per calare il raddoppio. La Tharros conquista metri e mette il Sant'Elena alle corde: il gol di Cossu, nel finale di frazione, è una ovvia conseguenza, con gli avversari che sembrano ormai spacciati, ma nel calcio, bisognerebbe non scordarselo mai, niente è impossibile, così gli ospiti rientrano in partita grazie al calcio di rigore realizzato da Perinozzi, che da slancio per la clamorosa rimonta, griffata dalle reti di Frau, di testa, e Motzo, che risolve a proprio favore un'azione confusa in area di rigore.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
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Girone A