Arzachena, primo ko per mister Leggieri
Impresa del Tavolara in 9 uomini, il Budoni è vivo, affonda il Castelsardo
Senza il big-match tra Sanluri e Fondi, rinviato probabilmente all'inizio di marzo, e con il Selargius che ha giocato sabato contro il Flaminia (0-0 il finale), la 5ª giornata di ritorno ha riservato incontri scoppiettanti e con risultati alterni per le squadre sarde.
Il Tavolara ormai marcia a ritmo delle grandi del torneo e, contro una di esse, il Gaeta quarto in classifica con 36 punti, i galluresi hanno compiuto l'impresa di giornata battendo i laziali 3-2, giocando per 10' in duplice inferiorità numeria per le espulsioni di Di Gennaro (doppia ammonizione) e Palumbo (proteste) al 53' e poi nell'ultima mezzora in nove contro dieci. I ragazzi di Addis, nonostante l'handicap di un arbitraggio sfavorevole, hanno trovato la terza rete con Riccardo su rigore e poi hanno controllato in maniera impeccabile il ritorno del Gaeta che, con Gambino, aveva segnato il gol del 3-2. Nel primo tempo, però, si era vista una grande squadra in campo, passata in vantaggio al 4' con la semirovesciata di Riccardo, l'uomo in più degli olbiesi. All'immediato 1-1 firmato da Di Pietro all'8' su un discutibile calcio di rigore assegnato dall'arbitro Pollac, ci aveva pensato bomber Palumbo al 27' a ripristinare il vantaggio concludendo con un preciso piatto destro il delizioso assist del solito Riccardo. Il Tavolara (ottima la prova del giovane Atzeni nella foto) si porta a quota 28 punti, fuori dalla zona calda, è al sesto risultato utile consecutivo e può dare ora una svolta al proprio campionato dopo il lungo periodo di appannamento.
All'Arzachena è mancato solo il risultato a Latina. Dopo il vantaggio di Piras al 19' (bel colpo di testa) le Rondinelle pareggiano al 36' con Padalino e chiudono la rimonta al 13' della ripresa con Corsetti. Mister Leggieri conosce così la prima sconfitta della sua gestione dopo le tre vittorie e un pareggio (quello nel derby col Tavolara di domenica scorsa) accumulate in un mese di lavoro. Gli smeraldini recrimanano la mancata concessione di un evidente calcio di rigore per fallo su Condemi e per le occasioni gettate al vento dagli attaccanti Maniero, Di Tacchio e Marini. Si consolano, però, con i progressi mostrati dal quasi 16enne Samuele Spano entrato già nel mirino di società di serie A come Genoa e Parma.
Le note dolenti arrivano dal Castelsardo che perde l'importantissimo scontro-diretto col Morolo. I rossoblù vedono sfumare il pareggio a 10' dalla fine per l'invenzione di Ambrifi. Le altre reti sempre nella ripresa: al vantaggio del macedone Hasa al 21' aveva risposto capitan Cutolo 4' dopo con un preciso colpo di testa che scatena l'ira del tecnico laziale Castiello espulso per proteste. La difesa del Morolo era ferma pensando al gioco interrotto dall'arbitro dopo l'infortunio di un loro compagno. I castellanesi vengono così agganciati al terz'ultimo posto dagli avversari a quota 21. La salvezza dista quattro lunghezze e domenica c'è il derby col Tavolara.
La sconfitta del Castelsardo rende meno gustoso l'importante pareggio del Budoni sul campo del Pomezia. I galluresi vengono staccati proprio dal Morolo e restano ultimi da soli con 19 punti. Segna ancora Papa Ndao (al 14') ma i laziali rispondono con Costantini al 40' e ringraziano il portiere portiere, l'olbiese Depperu, che salva a più riprese la propria porta. Per 85' si è visto una grande squadra, anche in dieci uomini dopo l'espulsione di Calabrese al 68' che ha rischiato di perdere negli ultimi minuti (due miracoli di Capello). Da quando alla guida c'è il duo Bagatti-Cerbone il Budoni pare trasformato e la salvezza passa necessariamente attraverso gli scontri diretti casalinghi con Boville Ernica e Cynthia Genzano che si trovano sei punti più su dei galluresi.