«Il futuro? Mi dovrò guardare dentro prima»
La Ferrini esce sul più bello, Pinna: «La finale sarebbe stata l'epilogo di una stagione fantastica, mi dispiace per i ragazzi»
In testa al termine di un girone d'andata pazzesco con 40 punti, un forte rallentamento nel girone di ritorno (27 punti) ma con la possibilità di giocarsi un aggancio al primo all'ultimo turno prima della sconfitta nel recupero contro il Sant'Elena. La Ferrini ha partecipato per la prima volta nella sua storia ai playoff regionali e, mercoledì contro il Taloro, ha sognato l'approdo in finale fino a 3' dal termine dei tempi supplementari quando il gavoese Falchi ha segnato l1-2 che elimina i cagliaritani dalla corsa alla serie D. Il tecnico Sebastiano Pinna
«Ha vinto la squadra più fortunata - dice il tecnico cagliaritano - e devo dire che la Ferrini è arrivata alla semifinale playoff con metà dell'organico fuori. E poi c'è stata una sequenza di cambi forzati a partire da quello di Mudu, col setto nasale fratturato e un mancato cartellino rosso al giocatore del Taloro che avrebbe cambiato le sorti dell'incontro dal primo tempo. A rotazione escono Podda, Aresu e D'Agostino e finiamo la partita con i ragazzi del 2004. Si sono abbassati i nostri valori negli ultimi minuti ma potevamo portare a casa anche l'1-1. Non sono deluso ma mi dispiace per i ragazzi perché ci tenevo che andassero in finale come gratificazione di tutto il lavoro fatto in 4 anni e l'epilogo di una stagione stratosferica. Cambia poco, però, perché hanno fatto una campionato pazzesco, con tanto lavoro dietro, la semifinale playoff con lo stadio pieno ha voluto dire aver fatto un campionato importante, li ho ringraziati uno per uno. Dobbiamo essere contenti del percorso fatto, la società non ha mai avuto velleità di vincere il campionato altrimenti nel mercato di dicembre avrebbe fatto tre acquisti, invece il budget è rimasto sempre uguale e l'obiettivo della valorizzazione dei giovani l'abbiamo centrato. Ci siamo tolti tante soddisfazioni, i ragazzi sono stati eccezionali, i complimenti degli avversari significa che riconoscono la forza della Ferrini, a tre giornate dalla fine lottavamo per il primo posto, siamo arrivati terzi scrivendo una pagina imoortante della storia della piccola società e lottando contro i giganti ma avendo una dimensione di grande qualità»
«Il futuro? Intanto il mio percorso continua ancora con la Juniores, l'apice del settore giovanile, che è nelle fasi finali con il mio collaboratore Nicola Sanna. Poi mi fermerò, mi guarderò dentro, ci sta che la Ferrini faccia un percorso diverso, anche con Pinna, ma che deve ripartire dal nostro status, quella di salvarci velocemente perché il prossimo anno sarà un campionato di grandissimo livello. Se andrò via, invece, devo riconoscere di essser stato in una società splendida e con valori importanti, spero di essere diventato un allenatore migliore attraverso questa esperienza e lo devo ai ragazzi che mi hanno dato tanto».