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Matteo Cosa, attaccante, Verde Isola
«I 10 gol? Qui mi fanno sentire importante, non come a Iglesias»

La Verde Isola resta in testa, Cosa: «Per spuntarla servirà tanta continuità e non sbagliare gli scontri diretti»

La Verde Isola esce indenne dalla trasferta contro il Cus Cagliari, la seconda forza del torneo, e si tiene ben stretto il punticino che, a conti fatti, per come è arrivato e per l'altissimo coefficiente di difficoltà dell'impegno, pesa quanto l'oro. Spetta a Matteo "Momo" Cosa (nella foto di RDO Sport), capocannoniere della squadra con ben 10 centri realizzati sino ad ora, tra cui il gol decisivo per il pareggio nel match contro gli universitari, fare il punto della situazione a due turni dal giro di boa. Soprattutto perchè la compagine di Carloforte mantiene la prima posizione in classifica dopo che gli universitari sono letteralmente crollati nel recupero contro il Vecchio Borgo Sant'Elia perdendo 6-1 e rimanendo a due punti di distanza dalla vetta.  

 

«Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno — dichiara Cosa a proposito dell'1-1 maturato domenica scorsa in casa del Cus — sapevamo comunque di andare a giocare nella tana della seconda in classifica, che dopo aver perso il recupero non ci ha scavalcato. Loro hanno giocato una grande gara, sin dai primi minuti: ci hanno messo sotto, c'è poco da nascondere, creando diverse occasioni per trovare il gol del vantaggio. Sono stati bravissimi, insomma,a colpire per primi».
La Verde Isola però ha saputo buttare il cuore oltre l'ostacolo, come si dice in questi casi.
«Abbiamo acciuffato il pareggio soltanto all'ultimo, e a mio modestissimo parere è un risultato che ci sta largo e che forse non meritiamo, ma ce lo teniamo stretto, è chiaro. Siamo tornati a casa con un punto d'oro e da martedì abbiamo iniziato a lavorare sugli errori commessi nell'ultima uscita e a concentrarci sul prossimo impegno».
La compagine di Carloforte ha collezionato sino a questo momento ben 24 punti.
«Il nostro obiettivo è quello di stare tra le prime e combattere sino all'ultimo per tentare di salire in Promozione; il presidente ha allestito sicuramente una grande squadra, ora spetta a noi raggiungere il traguardo fissato dal club».
Nonostante i risultati possano far pensare al contrario, i giallo-verdi stanno facendo i conti con diversi problemi. «Da inizio anno — racconta Cosa — la nostra rosa è stata letteralmente martoriata dagli infortuni, raramente il mister ha potuto schierare la formazione titolare. Ci sono venuti a mancare il capitano Nicola Lazzaro, Sanna, Giovagnoli, Matteo Pinna: stiamo parlando di alcuni elementi fondamentali per l'ossatura della squadra. Domenica scorsa, poi, abbiamo perso, per diverso tempo tempo, a causa di un brutto incidente stradale due compagni di squadra (sono arrivati nel frattempo Stefano Demontis dal Gonnos e Devid Pinna dal Narcao, ndr). Ci sta girando piuttosto male da questo punto di vista, ma chi è sceso in campo ha dato il massimo e la classifica parla chiaro in questo senso. Siamo in alto e abbiamo tutta l'intenzione di continuare a combattere: non possiamo fare altro che continuare su questa strada».

L'unico ko incassato sino ad ora è datato 31 ottobre, in occasione della vera e propria battaglia contro il Capoterra.
«Diciamo che in quella gara siamo stati molto, molto sfortunati: nel primo tempo c'era solo una squadra in campo, abbiamo sfiorato il gol per diverse volte, con Giacomo Sanna che si è presentato a tu per tu con il portiere avversario, con Cinus che è stato bravissimo a bloccare un colpo di testa, poi c'è stato un gran tiro di un nostro fuoriquota, che è passato di un soffio sopra all'incrocio dei pali».
Poi è arrivato l'episodio che ha spostato gli equilibri in campo.
«Purtroppo sono stato espulso e ho lasciato la squadra in 10: i miei compagni hanno arretrato il baricentro e loro hanno trovato il gol della vittoria, tra l'altro di ottima fattura. Nell'arco di una stagione un passo falso può starci, sta a noi imparare la lezione e ripartire da quell'episodio».
Cosa racconta i dettagli del fatto. «Dopo uno scontro di gioco ho perso la testa, e non dovevo. L'arbitro non ha visto il colpo che ho ricevuto, ma solo la mia reazione e mi ha espulso. Sono errori che non posso permettermi, considerando che sono uno dei più grandi in rosa e devo dare l'esempio: non posso perdere la testa in questo modo».

Anche il pareggio casalingo contro il Domusnovas ha lasciato un pizzico di amaro in bocca.
«Soprattutto perché avevamo costruito delle occasioni piuttosto nitide, ma non siamo riusciti a buttarla dentro. In quella partita le assenze erano tantissime, mancava quasi mezza squadra: Pinna, Lazzaro, Sanna, io. Quando non hai attaccanti a disposizione diventa tutto più difficile in avanti, soprattutto perché il resto della squadra è piuttosto giovane, molti giocatori sono all'esordio in Prima Categoria ed è normale pagare qualcosa sul piano dell'esperienza, ma piano piano stiamo crescendo in questo senso, è normale. Quei punti ci avrebbero fatto comodo, ma ci rifaremo».

Il Girone A è uno dei più equilibrati tra i cinque della Prima Categoria.
«Per spuntarla servirà tanta continuità nei risultati: ora come ora la classifica è cortissima, basta un pareggio, o una sconfitta, per perdere contatto con il treno di testa. Il Capoterra è stato al primo posto per diverse settimane, ma dopo due o tre passi falsi è scivolato al sesto posto. In più, sarà fondamentale non sbagliare gli scontri diretti e raccogliere punti in ogni campo».
Cosa è realista. «Non si possono vincere tutte le partite, ma la maggior parte si. Il girone di ritorno si rivela sempre più difficile: tutte le squadre si rinforzano, comprese anche quelle che corrono per la salvezza, dunque le gare diventano più toste».

La prossima sfida riserva il confronto con l'Antiochense, uno dei clienti peggiori che si possono incontrare in questo momento.
«Si presentano con un biglietto da visita di tutto rispetto composto da cinque vittorie di fila; dopo il cambio dell'allenatore stanno andando alla grande. In più dobbiamo mettere in conto che si tratta di un derby; i punti di vantaggio che abbiamo in classifica nei loro confronti non contano niente: dovremo scendere con il coltello tra i denti, sbagliando il meno possibile».
L'attaccante aggiunge: «Conosco tantissimi giocatori dell'Antiochense, che hanno giocato con me a Carbonia, come Foddi e Bove, ad esempio. Per noi sarà una partita difficilissima e cercheremo di prepararla al meglio, curando ogni dettaglio, per quanto possibile. Credo che sarà fondamentale l'approccio all'impegno».

Cosa ha già realizzato ben dieci reti sino a questo momento.
«La mia stagione sta andando alla grande: sinceramente non mi aspettavo di riuscire a segnare tutti questi gol, e non mi aspettavo, soprattutto, che potessero essere così decisivi per la squadra, considerando i punti che ci hanno fatto guadagnare. Qui a Carloforte mi trovo alla grande, ho un ottimo rapporto con il presidente, il mister e con tutti i miei compagni. Mi fanno lavorare con serenità e tranquillità ma la cosa determinante è che mi stanno facendo sentire importante, che in sostanza è la cosa che mi è mancata nella parentesi di Iglesias. La fiducia che mi sento attorno mi aiuta parecchio a dare il massimo, cosa che vale per gli allenamenti e anche in partita, ovviamente. I gol mi stanno ripagando per tutti i sacrifici che faccio ogni giorno. Il più bello? Quello contro il Pirri, del 2 a 0: palla messa a giro sotto l'incrocio, dopo aver saltato un avversario. Ma il più importante è quello di domenica, in pieno tempo di recupero, che ci ha dato il pareggio nel match contro il Cus».

In questo articolo
Squadre:
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Campionato:
Stagione:
2021/2022
Tags:
Prima Categoria
Girone A