«Tifosi straordinari, noi spinti dal loro calore»
L'Alghero vola in Promozione, Piras: «Gruppo eccezionale per determinazione e tenacia e il club ci ha sostenuto in tutto»
Missione compiuta, e pronostici della vigilia rispettati in pieno, per la corazzata Alghero, capolista inattaccabile del girone E di Prima categoria. Vittoria del campionato meritata e salto di categoria festeggiato, tra gli applausi del suo numerosissimo pubblico presente al campo di Villa Assunta, col 5-1 in casa del Treselighes e la contemporanea sconfitta del Valledoria a Nulvi. Se riportare la gente sugli spalti, e dunque attorno alla squadra giallorossa, è stata la prima scommessa vinta dal club nato la scorsa estate dall'unione tra Alghero Calcio e Audax Algherese, il secondo passo era quello di lasciarsi alle spalle tutte le rivali, partendo dal quotatissimo Valledoria, e passando per l'Ittiri Sprint, autentica rivelazione della stagione, senza dimenticare l'ambizioso Campanedda. Alla fine, dunque, è andato tutto bene per mister Gianni Piras e i suoi ragazzi che, a furia di gol e partite vinte, ben 17 su 24 uscite, sono riusciti a mettere in piedi una bella impresa sportiva.
Spetta proprio al tecnico dei giallorossi rivivere tutti i momenti più entusiasmanti di una cavalcata ricchissima di soddisfazioni_ «La gara contro il Treselighes ci vedeva ovviamente avvantaggiati dal punto di vista tecnico, ma nel calcio non puoi mai dare niente per scontato. Sapevamo che avremmo dovuto mantenere la concentrazione al top, se volevamo davvero raggiungere il nostro scopo. Ci siamo trovati di fronte una squadra molto giovane, che dal canto suo però ha tenuto molto bene il campo: ed è uscita fuori una bella partita».
Il contemporaneo ko del Valledoria ha permesso di stappare lo spumante con 180' di anticipo rispetto alla fine del torneo, e proprio alla vigilia dello scontro diretto, che andrà in scena al ritorno in campo dopo le festività pasquali.
«Detto in tutta sincerità non mi aspettavo che il Valledoria perdesse la gara, una cosa che ci ha permesso di festeggiare con 180' di anticipo rispetto alla fine del torneo. Sapevo bene, però, che giocare a Nulvi non è mai facile per nessuno; anche noi eravamo tornati indietro con un solo punticino in tasca, quindi c'era la possibilità che potesse arrivare qualche sorpresa, ma che potessero addirittura perdere era fuori da ogni pronostico. Qualcuno ci ha avvisato, tra le altre cose, che il Monte Alma stava giocando con due uomini in meno a causa di due espulsioni: è stato un risultato clamoroso, c'è poco da aggiungere, e determinante per noi, ovviamente».
L'Alghero ha disputato un girone di ritorno praticamente perfetto:
«Siamo riusciti ad essere un pochino più attenti rispetto alla prima parte del campionato; forse con il passare delle giornate i ragazzi, e parlo soprattutto di quelli che erano abituati a giocare in categorie superiori, hanno preso le misure ad una dimensione difficile e particolare come la Prima, e i risultati ci hanno dato ragione. I passi falsi collezionati nel corso delle prime gare, comunque, ci hanno permesso di crescere e migliorare molto. Va bene così, è proprio quando cadi che capisci dove stai sbagliando».
Piras spende parole importanti per i tifosi della squadra.
«È una questione a cui vorrei dare il giusto risalto: i nostri sostenitori ci hanno sempre seguito, dalla prima giornata sino all'ultima, e sono stati numerosissimi, tra le altre cose, sia in casa che in trasferta. Ad Alghero era una cosa che non si vedeva da tanto tempo, proprio per questo ci sentiamo particolarmente orgogliosi, e parlo da allenatore, ovviamente, ma credo che lo stesso valga per i giocatori. La società, bisogna riconoscerlo, ha fatto un grandissimo lavoro dal punto di vista mediatico, affinché tutto ciò avvenisse».
I numeri confermano tutto lo strapotere dei giallorossi, a partire dai 66 reti realizzate, una media-gol di quasi tre a gara.
«È andato tutto nel verso giusto, ed in fondo era quello che tutti si aspettavano. I ragazzi sono lo strumento di lavoro degli allenatori, e io ho avuto la possibilità di avere a che fare con un gruppo composto da tanti elementi esperti, che sanno benissimo come comportarsi nei momenti decisivi della partita. Ho cercato semplicemente di dare il mio contributo, è chiaro, ma sinceramente non so quantificarlo e, davvero, per un allenatore non è questo l'importante. Ciò che più conta è raggiungere gli obiettivi prefissati, remando tutti dalla stessa parte».
L'Alghero ha dimostrato, tra le altre cose, attributi caratteriali da grande squadra.
«Credo che la nostra tenacia, la nostra determinazione, siano risultate fondamentali per raggiungere questo traguardo: dopo ogni momento in cui abbiamo incontrato delle difficoltà siamo riusciti a venirne fuori sempre alla grande, senza mai perdere la calma e la lucidità, e parlo sia per quanto riguarda la squadra che per quanto riguarda lo staff tecnico».
La sconfitta rimediata in casa dell'Ittiri Sprint di mister Fabio Cossu, all'andata, è uno degli esempi più eclatanti.
«Nell'uscita successiva abbiamo strappato i tre punti nel match interno contro il Campanedda, che si presentava al confronto da primo in classifica; niente male, insomma, considerando che il giorno ci mancavano un po' di pedine importanti. Lo stesso è successo dopo il ko rimediato a Siligo, con il 5 a 1 al Badesi che ci ha permesso di riscattarci immediatamente e, detto per inciso, non stiamo proprio parlando di un campo facile: se guardiamo i dati, ad oggi siamo gli unici ad aver vinto in casa loro. Significa che il gruppo ha sempre reagito alle difficoltà, in maniera importante, tra le altre cose, ed io credo che sia stata proprio questa la chiave della nostra vittoria. Le nostre rivali dirette, probabilmente, hanno avuto qualche problema in più a ripartire dopo gli stop; è normale che quando le difficoltà si protraggono, rischi di lasciare troppi punti per strada e fai più fatica per recuperare tutto il terreno perso».
A conti fatti, l'avvio della stagione è stato il periodo più complicato per mister Piras.
«I motivi sono molteplici: la rosa era molto numerosa e non sempre si riusciva a garantire il giusto spazio a tutti quelli che se lo meritavano; la gestione, in questo senso, non è stata facile; e vale sia per gli allenamenti che per le gare. Ma, con il passare del tempo, abbiamo trovato i giusti equilibri e le cose sono andate per il meglio. Siamo stati bravi a ridurre all'osso le difficoltà, insomma».
Al rientro in campo dopo la sosta pasquale, i giallorossi saranno protagonisti del big-match in casa del Valledoria, poi ci sarà il gran finale tra le mura del “Comunale Maria Pia” contro il Siligo.
«Ci mancano altri due incontri, che cercheremo di onorare al meglio, sia per una questione di rispetto nei confronti dei nostri avversari e sia per dare maggior peso a quello che abbiamo fatto. Magari avrò l'occasione di fare alcune scelte diverse rispetto al solito, anche in vista del futuro prossimo, cercando di sfruttare tutta la tranquillità e la serenità che la vittoria del campionato ci ha regalato. Sicuramente saranno due tappe fondamentali per il nostro cammino e per la crescita della rosa: cercheremo di prendere tutto il buono di cui saremo capaci, insomma».
Il tecnico non ha ancora un quadro chiaro per quanto riguarda il suo eventuale prosieguo sulla panchina dell'Alghero.
«Dico la verità: al momento penso solo a godermi questo successo; per il resto credo che in questa società ci siano delle persone, delle figure assolutamente competenti, che sapranno prendere le decisioni migliori per quanto riguarda la prossima stagione. Non posso sapere se ci sarò ancora io sulla panchina dell'Alghero, anche perché ancora dobbiamo metabolizzare tutto quello che abbiamo vissuto in quest'annata. Scommetto già da ora, però, che il club farà tutto il possibile per disputare un altro campionato da protagonisti».
Piras si lascia andare alle dediche e ai ringraziamenti di fine stagione.
«Devo necessariamente sottolineare il lavoro che hanno fatto questi ragazzi, che in sostanza sono i datori di lavoro per ogni allenatore; ringrazio ciascuno di loro per tutto quello che hanno fatto e, soprattutto, per come l'hanno fatto. È stata una stagione piacevole, anche grazie alla qualità dei rapporti umani che sono sbocciati nel frattempo. Il mio grazie dunque va alla società, per la fiducia che mi ha accordato e per avermi supportato in tutto e per tutto nei momenti di difficoltà. Non posso dimenticarmi dei tifosi, che ci hanno sempre fatto sentire tutto il loro calore: sono stati a dir poco straordinari e, cosa non scontata, anzi, ci tengo a rimarcarla, molto corretti, sia nelle gare in casa che in trasferta».