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Serie D
Arzachena, Selargius e Porto Torres annaspano

L'Olbia si gode la vetta solitaria, il Budoni pensa in grande

Sardegna in bianco e nero nella sesta giornata di campionato. Due sole vittorie ma pesante perché conseguite dall'Olbia capolista solitaria e dal Budoni dentro ai playoff, un pareggio sofferto da parte del Latte Dolce che sarebbe fuori dai playout dove invece ci entrano le rimanenti tre squadre isolane sconfitte più o meno pesantemente in trasferta.

 

OLBIA 1905-SORA 3-2

Una mezzora da grande squadra e un secondo tempo di sofferenza che aver concesso agli avversari di riaprire la gara. La capolista dimostra di avere un attacco giovane ma di spessore tecnico e fisico con Gallon (terzo centro di fila), Aloia (un '96 che farà carriera) e Kozeli (quello dai gol spettacolari) andati a segno nei primi 28' di gara in cui l'Olbia ha fatto il bello e cattivo tempo. Poi un rigore dubbio parato da Saraò (sarebbe stato il quarto) ma fatto ribattere e messo a segno da Casimirri ha ridato fiato al Sora del sardo-laziale Massimiliano Farris che, nonostante l'uomo in meno per l'espulsione di D'Ambrosio è riuscito a segnare con Taverna mettendo in bilico il risultato nell'ultima mezzora anche perché Pozzebon (l'eroe di Fondi) non ha avuto la freddezza di segnare il gol-sicurezza. La squadra di Mauro Giorico si gode il primato con 1 punto di vantaggio su San Cesareo e 2 sul Terracina e proverà a mantenerlo in casa del Giada Maccarese reduce da un punto nelle ultime quattro gare di campionato.

 

BUDONI-FONDI 2-0

L'autorità con la quale la squadra di Raffaele Cerbone si sbarazza di una pari-classifica come il Fondi dimostra che i galluresi potranno dire la loro anche per la prima posizione. I biancoblù hanno giocato alla pari il primo tempo poi hanno accelerato nella ripresa e non dato più scampo agli avversari, tra le favorite alla vittoria finale, con le reti di Pinna e Mastinu (4° centro). Il Budoni è decisamente un'altra squadra rispetto a quella della scorsa stagione, autoritaria e consapevole della propria forza. Domenica c'è l'esame di laurea in casa della Lupa Roma, la maggiore accreditata alla vittoria di campionato che, dopo un avvio stentato, è risalita in classifica e ha gli stessi punti (12) di Steri e compagni.

 

LATTE DOLCE-ASTREA 0-0

I sassaresi si tengono stretto il punto benché arrivato contro un avversario reduce da due ko di fila. I ministeriali hanno confermato la loro vigoria fisica in difesa e in attacco, non facilmente contrastabile da una squadra che il tecnico Pierluigi Scotto ha schierato con i soliti problemi di organico (in panchina gli acciaccati Usai e Mura, out Delrio). Nonostante tutto i biancoblù hanno tenuto testa all'Astrea, rischiato di perdere nel primo tempo (Garau sventa su Di Vincenzo e Mollo) ma anche di vincere nel finale con Usai nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Falchi. Il Latte Dolce subisce poco (1 gol a partita) ma segna ancor meno (4 su 6 gare), l'attacco è di livello ma deve recuperare condizione e freddezza sottoporta.

 

SANTA MARIA MOLE MARINO-ARZACHENA 4-0

Di fronte ad un risultato così ci sarebbe ben poco da dire e, invece, gli smeraldini hanno di che lamentarsi perché la gara si è decisa a fine primo tempo quando l'arbitro ha punito col rigore e l'espulsione l'uscita del portiere Marzeddu che, in realtà, aveva subito una carica. Con l'uomo in meno e sotto di un gol (Delgado realizza dal dischetto), la ripresa è stata un mezzo disastro anche perché Delgado e Crescenzo hanno piazzato un uno-due tra il 6' e il 9' che ha tolto ogni pensiero di rimonta. Nel recupero il gol di Federici ha reso ancora più amaro il ritorno in Sardegna della squadra di Alvardi che continua a collezionare cartellini rossi pur non meritandoseli.

 

TERRACINA-SELARGIUS 3-0

I granata proprio non decollano. Al cospetto di una squadra costruita per vincere come quella di Guglielmo Bacci, il Selargius incappa una netta sconfitta con poche attenuanti. Risalire la china dopo che al 35' si è sotto di due gol - grazie alla perla dei sassaresi Oggiano e Nuvoli (un ex peraltro) - non è facile neanche per la squadra di Vincenzo Fadda che pure presenta dei nomi importanti. Certo, manca anche quel pizzico di fortuna che si sarebbe potuta avere quando ad inizio ripresa Porcu e compagni hanno reagito con veemenza ma l'autorete di Farci al 57' ha stroncato ogni velleità di rimonta. I cagliaritani hanno bisogno di una striscia di vittorie - come quella impressa dalla Lupa Roma - per convincersi della propria grande forza.

 

ISOLA LIRI-PORTO TORRES 2-1

Ai turritani non ne gliene va bene una. La squadra di Roberto Sanna gioca buone porzioni di gara ma non riesce a far gol laddove si costruisce con pazienza e bravura le sue ghiotte occasioni. L'Isola Liri va a segno dopo 12' con Jukic, poi è fortunato sul tiro di Sias che scheggia la traversa. Nella ripresa botta e risposta tra Giglio (3') e Niedda (7') che movimenta la gara lasciando ai rossoblù la possibilità di un pari che avrebbe anche meritato se l'incrocio dei pali non avesse fermato il tiro ravvicinato di Sias nel recupero. L'ultimo posto (3 punti) non rende giustizia ad una squadra che sta dando ampi segni di vitalità non confortati, purtroppo, dai risultati sul campo.

In questo articolo
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Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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