«Ambiente sano: l'obiettivo è salvarci valorizzando i giovani locali»
L'Ovodda vuole continuare a stupire, Cottu: «Daremo il tutto per tutto contro la capolista Montalbo, gli stimoli sono tanti»
L'Ovodda inizia l'anno nuovo nel migliore dei modi, con il successo, in rimonta, ottenuto nella delicatissima trasferta contro l'Atletico Bono: una gara che si è rivelata più complicata del previsto e che è stata risolta, soltanto all'ultimo, con tenacia e grande personalità.
Mister Franco Cottu e i suoi ragazzi possono dunque godersi il quarto risultato utile di fila, con la terza vittoria consecutiva che impreziosisce ulteriormente il biglietto da visita con cui i granata si presenteranno al cospetto della capolista del girone Montalbo: al “Comunale Sae Marina” andrà quindi in scena uno dei match più attesi e importanti dell'ultima giornata in programma per il girone di andata. In palio punti pesantissimi, che permetterebbero ai barbaricini di avvicinarsi ulteriormente alla zona play-off, lontana appena cinque lunghezze.
«Il rientro dopo le feste non è mai facile — ammette Cottu —, perchè ci sono tutta una serie di incognite da prendere in considerazione, a partire dalla condizione atletica dei giocatori. Abbiamo comunque affrontato la gara con il giusto atteggiamento, tant'è che siamo riusciti a portarci subito sul 2 a 0. Loro hanno accorciato le distanze ma abbiamo replicato immediatamente, andando al riposo sul 3 a 1, con il pieno controllo del match».
Nella ripresa il copione è cambiato. «Il Bono si è confermato un'ottima squadra e nei secondi 45' ci hanno messo sotto, acciuffando il pari. Per fortuna che al 90' Littarru ha azzeccato la giocata decisiva, segnando tra l'altro un gran bel gol. Credo però che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma il calcio è così: molto spesso gli equilibri vengono spezzati dalla giocata di un singolo, come è capitato appunto domenica».
Il 2018 invece si era chiuso con la prestigiosissima vittoria nel match contro l'Abbasanta.
«Una delle prestazioni migliori, sul piano tecnico e tattico: quando giochi così bene e riesci a strappare il bottino pieno non puoi che essere soddisfatto, una piccola impresa che ricorderemo ancora per qualche tempo, anche perchè non è mai facile fare punti in casa della prima in classifica».
L'entusiasmo è alle stelle. «Una cosa normale quando le cose ti girano nel verso giusto, ma devo ammettere che qui a Ovodda vivono il calcio e lo sport in generale in maniera serena, sana: accettano le sconfitte senza fare drammi e non si esaltano troppo dopo i successi».
L'ultimo passo falso risale al 2 dicembre, in occasione della gara interna contro il Meana.
«Paradossalmente ci è capitato, almeno sino a questo momento, di fare più punti in trasferta che in casa». Il motivo è semplice. «Troviamo molte più difficoltà con le squadre che si chiudono; se poi ci capita di passare in svantaggio, come accaduto anche contro la Narboliese, fatichiamo a rimetterci in piedi. Il discorso cambia diametralmente quando affrontiamo avversari che ci lasciano degli spazi per esprimere il nostro gioco».
La prossima sfida alla capolista Montalbo, in questo senso, si annuncia già entusiasmante.
«Per quanto ci riguarda proveremo a prepararla nel migliore dei modi; daremo il tutto per tutto, come è giusto quando affronti impegni così delicati, ma cercando di mantenere la calma e la lucidità. Al campo, come sempre, spetterà l'ultimo verdetto. Non conosco direttamente i nostri avversari, ma so che hanno a disposizione diverse buone individualità. A noi invece mancherà Lai, per il resto saremo al completo, anche se in settimana valuteremo meglio la situazione di De Rosas, a rischio squalifica: aspettiamo il comunicato del Giudice Sportivo e poi prenderemo tutte le decisioni del caso».
I baroniesi sono tra i candidati principali al salto. «Assieme al Buddusò e all'Abbasanta: credo comunque che le cose si definiranno meglio a cavallo delle ultime otto giornate». Cottu poi precisa: «In realtà la classifica ci interessa relativamente, il nostro obiettivo è quello di far crescere i giovani e possibilmente raggiungere la salvezza nel più breve tempo possibile, senza affanni. Tutto quello di buono che dovesse arrivare in più, ovviamente, sarebbe graditissimo».
Tra le frecce a disposizione dell'allenatore c'è sicuramente Soru, che domenica è andato a segno con una tripletta e sale così a quota sette in stagione.
«Carlo è davvero un grande giocatore, mancava da tanti anni da Ovodda ed è motivatissimo, vuole fare il massimo per il suo paese in quella che potrebbe essere l'ultima stagione, proprio per questo da tutto, ogni domenica, un vero e proprio trascinatore. Inizialmente ha incontrato qualche difficoltà ma ora ci sta dando davvero una grossissima mano: oltre ai gol è un esempio per tutti i suoi compagni, sia per quelli più giovani che per i più grandi, una pedina fondamentale».
Il tecnico ha trovato la dimensione ideale in cui lavorare. «Qui mi trovo bene, c'ero stato già per tre anni da giocatore ed ora per me è un onore poter ricoprire questo ruolo: mi sento in famiglia, c'è un ambiente ottimo, siamo tutti amici, un rapporto che dura ormai da tanto tempo, ed ho la possibilità di confrontarmi con persone speciali e profondamente ospitali. La soddisfazione più grande? Il poter valorizzare i tanti giocatori locali: su una rosa di 30 elementi, ben 27 sono del posto; una cosa non da poco per un paese piccolo come questo».