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Maximiliano Martin Riep: l'argentino si guarda intorno
dopo Gonnesa, le possibilità sono diverse

Maximiliano Martin Riep: l'argentino si guarda intorno

Maximiliano Martin Riep: padre argentino e madre di Potenza, per questo centrocampista, classe 1979, che nel suo paese ha giocato diversi campionati di serie B fino al 2006 ,con la maglia del Racing de Olavarria. Giunto in Sardegna nella stagione 2007/08 ha giocato Promozione con la nel Muravera. Poi nel 2008/09 il passaggio al San Vito (in Seconda categoria) e l'ultima stagione in Prima categoria con il Gonnesa.

Quali sono i progetti di Max Riep per l’anno prossimo?

«Non resterò a Gonnesa. Per adesso quello di cercare una squadra per giocare anche l’anno prossimo. Mi sto guardando intorno, ci sono diverse possibilità, quindi per il momento aspetto, e poi valuterò»

Nel calcio hai molta esperienza: hai giocato da professionista ma lavori anche come procuratore.

«Sto cercando di lavorare anche in quel campo, sia con calciatori sardi che con atleti che vengono dall’Argentina»

Come spieghi la presenza di tanti bravi calciatori argentini nei nostri campionati?

«A noi argentini piace molto giocare a calcio e la Sardegna è una terra bellissima, per questo funziona così bene»

Anche per te, quindi, è stato facile ambientarti

«Si, è un posto che mi piace tanto ed è bello viverci. Qui ho anche la mia famiglia: mia moglie è sarda e abbiamo una bambina, adesso è in arrivo il secondo figlio»

Che differenze hai trovato nel calcio rispetto al tuo paese?

«Ci sono tante differenze. L’allenamento, ad esempio. Da noi ci si allena quattro giorni a settimana di cui la mattina e la sera. Qui a seconda della categoria ci si allena due o tre giorni a settimana, e il fisico dei giocatori ne risente»

In un’intervista il tuo connazionale Christian Viani ha confessato che non cambierebbe un buon asado argentino con gli arrosti locali

«Mi manca moltissimo l’asado! Anche qui si mangia un arrosto buonissimo, ma per noi argentini la carne è troppo importante: quella a cui siamo abituati noi è diversa. Almeno una volta alla settimana mangiare un asado è obbligatorio»

La nazionale albiceleste è stata eliminata dalla Copa America

«A dire la verità non ho seguito molto la Copa America. Credo che all’Argentina serva un buon allenatore, anche se non è facile prendere in mano una nazionale. Il gruppo ha poco tempo per giocare insieme, e ci sono tante prime donne»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Intervista