"Agganciare il Monserrato? Quasi impossibile"
Mr Ambus, allenatore del San Sperate, avvisa i suoi: "Contro l'Halley Assemini sarà una partita difficile. Ma noi abbiamo tutte le carte in regola per mantenere il secondo posto in classifica sino alla fine del campionato"
Tra le squadre che nel girone C stanno disputando un ottimo campionato c'è sicuramente il San Sperate guidato da mr. Sandro Ambus, che al momento occupa la seconda posizione in classifica, con 41 punti, staccata di 9 lunghezze dalla corazzata Kosmoto Monastir.
Con l'allenatore del San Sperate abbiamo avuto modo di parlare dell'ottimo momento di forma che la formazione sta attraversando; della prossima, delicatissima sfida contro l'Halley Assemini e delle possibilità di rimonta nei confronti della capolista.
Mr Ambus, venite dalla bella vittoria contro la Fermassenti. Cosa le è piaciuto e cosa non le è piaciuto della partita di domenica scorsa, per quanto riguarda la sua squadra?
«Sicuramente non mi è piaciuto l'approccio iniziale della partita: abbiamo probabilmente affrontato l'impegno con troppa sufficienza; pensavamo di poter indirizzare la partita in nostro favore già dai primi minuti ed invece abbiamo dovuto lottare sino alla fine della gara.
E' andata decisamente meglio nel secondo tempo: nell'intervallo ho avuto la possibilità di parlare con i ragazzi e confrontarmi con loro sugli errori commessi durante il primo tempo; abbiamo capito cosa non stava funzionando e già dai primi minuti della ripresa siamo scesi in campo con uno spirito diverso, abbiamo imposto il nostro gioco e siamo riusciti a vincere la partita.
Io mi aspetto che i miei giocatori esprimano un gioco di qualità: sono tutti atleti di categoria superiore, moltissimi di loro hanno giocato in prima categoria ed in promozione; è una squadra che ha tutte le potenzialità per fare davvero bene e secondo me è proprio questo aspetto che a volte ci tradisce: pensiamo, in maniera probabilmente presuntuosa, di poter vincere facilmente la partita ma spesso l'avversario sfrutta proprio questa nostra eccessiva convinzione.»
Siete secondi in classifica, a nove lunghezze dalla capolista Kosmoto Monastir: crede nella rimonta?
«Ti rispondo sinceramente: per come stanno le cose attualmente io penso che una rimonta nei confronti del Monastir sia davvero difficile, se non impossibile; 9 lunghezze di svantaggio sono davvero tante, probabilmente potremmo recuperare qualche punto da qui alla fine del campionato ma non penso assolutamente all'aggancio in classifica.
Io ripeto continuamente ai miei ragazzi che noi dobbiamo giocare come sappiamo, con tranquillità e determinazione, cercando di difendere e mantenere il secondo posto che ci permetterebbero di giocarci i play-off: per noi sarebbe un traguardo davvero molto importante.
Dobbiamo pensare soltanto a noi stessi e tentare di lasciare agli avversari meno punti possibile: non ti nascondo che, essendo io di Monastir, mi piacerebbe davvero tanto ostacolare la Kosmoto per la corsa alla vittoria del girone; all'andata siamo riusciti a batterli e fra poche giornate ci aspetta la sfida di ritorno, ma dobbiamo essere realisti: l'aggancio è davvero molto molto difficile.»
Mr Ambus: dove può migliorare la sua squadra?
«Come ti dicevo prima, dobbiamo sicuramente essere un po' meno presuntuosi: credere nelle proprie potenzialità è un aspetto sicuramente importante e positivo ma non dobbiamo assolutamente perdere l'aggressività, la concentrazione e la determinazione.
Tutte le squadre del nostro girone combattono sino all'ultimo minuto di gara e affrontarle con l'atteggiamento sbagliato può essere letale per noi, come ad esempio è accaduto contro il Barbusi o contro l'Atletico Masainas: sono formazioni che sulla carta dovremmo essere in grado di superare agevolmente ma che poi in campo ci danno tantissimo filo da torcere.
Ci capita inoltre troppo spesso di non essere cinici in attacco e di non riuscire quindi a concretizzare l'enorme mole di gioco che produciamo; forse in questo senso i miei attaccanti sono poco fortunati. Ho a disposizione punte fortissime come Ghiani o Monterastelli, sicuramente di livello superiore rispetto alla media del girone, ma questo spesso non è sufficiente per vincere le partite.
In difesa poi qualche volta accusiamo dei cali di concentrazione a mio parere evitabilissimi.
Sono questi, in definitiva, gli aspetti in cui bisogna migliorare.»
Il girone C è estremamente equilibrato: l'Audax Capoterra ha soltanto un punto di distacco dal San Sperate, il Real Porto Pino appena 3.
Dove pensa possa arrivare la sua squadra?
«Come ti ho già detto prima, secondo me abbiamo tutte le carte in regola per poter conquistare il secondo posto senza grossi problemi.
Siamo una squadra valida che ha ancora ampi margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la fase offensiva: in alcune occasioni ci capita di soffrire ancora un po' troppo e vincere la gara di misura.
La Kosmoto invece, in questo senso, riesce a chiudere le partite ed ha un attacco decisamente più prolifico del nostro: forse è questo l'aspetto che sta facendo davvero la differenza fra noi e loro.
Dobbiamo tenere conto comunque dei problemi che la nostra squadra ha avuto sino ad ora, soprattutto in difesa: abbiamo subito due brutti infortuni e in più di un'occasione ho avuto difficoltà a rimpiazzare i giocatori indisponibili; Ivan Tumatis ad esempio è rientrato in campo domenica dopo diverse settimane di assenza.
Molto spesso son stato costretto a rinnovare completamente il reparto arretrato da una partita all'altra.»
Domenica siete attesi dalla sfida casalinga contro l'Halley Assemini, che vince da tre turni consecutivamente.
C'è qualcosa in particolare che teme degli avversari?
«Non possiamo assolutamente sottovalutare l'avversario: l'Halley Assemini è sicuramente una grande squadra, giocano un bel calcio, sono estremamente rapidi e veloci, possono colpire e fare male in qualsiasi momento.
All'andata sono rimasto davvero impressionato dalla loro prestazione: in quella circostanza riuscirono a metterci in grossa difficoltà; noi siamo riusciti a vincere grazie alle parate strepitose del nostro portiere che salvò in più occasioni il risultato; probabilmente abbiamo anche avuto un pizzico di fortuna che nel calcio non guasta mai.
Per quanto mi riguarda, noi dobbiamo puntare sempre alla vittoria anche se, considerato il loro ottimo momento di forma, un pareggio potrebbe andare bene perchè ci consentirebbe di mantenere inalterato il distacco in classifica: l'Halley Assemini, proprio come il San Sperate, è una seria candidata ai play-off.
Dobbiamo impostare la gara con intelligenza cercando di mantenere l'equilibrio fra i reparti e non concedere troppo spazio per le loro pericolosissime ripartenze.
Domenica in campo ci saranno, tra le fila del San Sperate, anche due ex giocatori dell'Halley Assemini, mi riferisco a Melis e Stara: spero riescano a mantenere la tranquillità e la lucidità e non si facciano prendere dalla frenesia e dall'eccessiva voglia di rivalsa.»
C'è un aspetto che proprio non le piace del calcio dilettantistico, al momento?
«Penso che gli arbitraggi non siano sempre adeguati: in più occasioni, parlo di tre, quattro gare importantissime, ci è capitato di avere dei problemi in tal senso.
Contro l'Europa 2008 ad esempio l'arbitro ha cambiato la gara in 4 minuti: all'86' conducevamo la partita per uno a zero, poi tre dei miei ragazzi sono stati espulsi e gli avversari hanno segnato due reti.
Per il resto, non posso davvero lamentarmi di nulla: il San Sperate, nonostante le difficoltà economiche che attanagliano praticamente tutte le squadre di seconda categoria, mi mette a disposizione un ottimo organico; posso contare su un efficiente staff medico, su dei preparatori atletici molto competenti e su ottimi preparatori dei portieri.»
Ultima domanda: che voto darebbe alla sua squadra sino a questo momento?
«Darei un nove. Forse un'otto e mezzo al reparto avanzato, ma sono assolutamente soddisfatto del campionato che stiamo disputando.
Ci sono tutte le premesse, insomma, per centrare il salto di categoria.»