La Rosa: «Salvezza da conquistare, a Fermo sarà battaglia»
Olbia, Canzi deluso: «Pari beffa, paghiamo l'aver vinto solo due partite nel ritorno»
L'ultima vittoria al Nespoli risale al 23 gennaio (1-0 alla Lucchese) e la lunga astinenza dell'Olbia stava per essere chiusa nella sfida con la Vis Pesaro dopo un primo tempo in cui è arrivato il vantaggio di Ragatzu, il quale ha fallito poi il raddoppio su rigore poco prima dell'intervallo. In pieno recupero il gol dei marchigiani ha chiuso un discorso (quello di poter agguantare ancora i playoff) e ne lascia aperto un altro (la salvezza, con alle porte il match di giovedì in casa della Fermana).
Il tecnico Max Canzi non nasconde l'amarezza: «Le partite durano 95 minuti e nessuno ha pensato che fosse finita, ma bisogna sempre ricordarsi che in campo c’è sempre un avversario. A volte è capitato a noi di rimetterla in piedi, a volte siamo stati beffati. Certo, paghiamo un prezzo alto in una partita in cui non abbiamo mai rischiato niente. Non siamo stati cinici quando potevamo chiuderla e il loro portiere si è superato. Adesso dobbiamo lottare per un obiettivo molto chiaro: la salvezza. Questo era l’ultimo crocevia della nostra stagione per provare a portarci nella parte sinistra della classifica, ce l’abbiamo messa tutta e dispiace tanto non esserci riusciti. Questa squadra ha dato una continuità di prestazione quasi assoluta, ma aver vinto solo due partite nel girone di ritorno ha creato il gap che vediamo».
Anche il condottiero Luca La Rosa (nella foto Olbiacalcio/Sandro Giordano con Emerson e mister Canzi) è deluso per l'1-1 subito nei minuti di recupero: «C’è tanta amarezza. Tutti, in campo e fuori, stavamo spingendo per questa vittoria. Il gol allo scadere ci ha complicato la vita, il rammarico è grande. È difficile dire cosa sia mancato, forse il solito centimetro che ti consente di fare la differenza. Da adesso, non da domani, dobbiamo metterci in testa solo una cosa: giovedì, a Fermo, ci aspetta una guerra. Iniziamo quindi a mettere l’elmetto. Pressioni? Fanno parte del lavoro. Siamo consapevoli di quello che valiamo, andremo a giocare per i fare i punti che ci servono a centrare l'obiettivo».