“Domenica affrontiamo la nostra bestia nera”
Parla il Presidente Contu: “il San Vito è stato bravo a lasciarsi la sconfitta dell'esordio alle spalle”
Se si esclude il passo falso nella partita d'esordio, il cammino del San Vito è stato ottimo e decisamente regolare: nelle ultime tre sfide, sono arrivati infatti 9 punti, che al momento valgono il secondo posto in classifica.
La squadra del Presidente Giovanni Contu ha saputo smaltire al meglio le scorie e la delusione del match contro la Kosmoto Monastir e con lavoro e tanta determinazione ha saputo invertire la rotta: dopo i successi con il Club San Paolo, la Johannes e il Cardedu, il San Vito è pronto ad affrontare la sua bestia nera: il Girasole che ormai da diversi anni rappresenta uno degli avversari più difficili.
Presidente Contu, è doveroso partire con l'analisi dell'ultimo, in ordine di tempo, successo ottenuto contro il Cardedu.
«Sono sicuramente soddisfatto.
A parte la prima giornata, dove abbiamo incassato una sconfitta, per il resto le cose ci stanno andando abbastanza bene; la squadra sta incominciando ad esprimersi proprio come pensavamo potesse fare.
Il Cardedu, tra le quattro squadre che abbiamo incontrato sino ad ora, mi è sembrata quella più competitiva, molto organizzata in difesa e con un ottimo centrocampo.
E' stato un risultato dunque di tutto rispetto, ottenuto in un campo molto difficile, sarà un'impresa ardua per tutti andare a fare punti contro di loro.
Il San Vito si è comportato discretamente, è stato intelligente e ha saputo aspettare il momento giusto.
Dopo un primo tempo in cui sono stati proprio gli avversari ad attaccare con più decisione, nella ripresa siamo riusciti a riorganizzarci bene e abbiamo creato diverse occasioni, giocando un buon calcio.
Ai punti avremmo vinto noi: se il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato, nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più degli avversari, con alcune occasioni nitide sciupate da parte nostra.
Penso che il risultato sia tutto sommato giusto.
E' stata una bella partita, giocata bene da due squadre forti: probabilmente noi siamo stati più furbi e fortunati rispetto agli avversari.»
Parlavamo della sconfitta maturata nella partita d'esordio contro il Monastir; temeva che i ragazzi potessero accusare un contraccolpo psicologico?
«Abbiamo assorbito bene la sconfitta, perchè comunque un risultato di quel tipo era stato ampiamente messo in preventivo alla vigilia.
Arrivavamo a quella gara con la rosa pesantemente limitata; alcuni elementi importanti hanno avuto dei contrattempi sul lavoro e non ci siamo presentati all'esordio nelle condizioni migliori.
Ci mancava tutto il centrocampo titolare, e siamo stati costretti a riadattare in quel ruolo altri giocatori; così siamo stati costretti a lasciare il pallino della manovra agli avversari, che hanno concretizzato al meglio le uniche occasioni che abbiamo concesso loro; è un po' come se i gol ce li fossimo segnati da soli perchè sono nati da tre grossi nostri errori.
La squadra anche in quell'occasione ha disputato un buon incontro, probabilmente ha giocato un ruolo determinante la sfortuna oltre ai problemi della rosa.
C'è stato inizialmente un po' di smarrimento all'interno dello spogliatoio; ma con la prima vittoria stagionale nel match contro il San Paolo, e con la squadra praticamente al completo, le cose si sono in un certo senso sistemate.
Sappiamo di avere una rosa competitiva, poi toccherà al campo dare il giudizio; possiamo comunque dire la nostra.»
Che campionato si aspetta?
«L'obbiettivo è disputare un ottimo campionato, non abbiamo traguardi particolari da raggiungere.
La squadra è stata profondamente rinnovata: abbiamo confermato in un certo senso lo zoccolo duro ma ci sono state anche importanti novità; il centrocampo è stato ricostruito praticamente da zero e serve tempo.
Io penso che la squadra non si sia indebolita rispetto all'anno scorso, anzi.
L'obbiettivo è rimanere per più tempo possibile nelle zone alte della classifica; l'anno scorso siamo stati un po' sfortunati, sarebbe potuta andare meglio anche se rimane la consapevolezza di essere riusciti a giocarsela sino alla fine.
L'importante è fare bella figura e riuscire a giocarsela con tutti.
La nostra forza al momento è il gruppo: sono tutti dei ragazzi giovani, della zona; a parte tre, gli altri vengono tutti da San Vito, Muravera e Villaputzu.
Io penso che sia il massimo che si possa fare.
I calciatori si conoscono tutti fra di loro e hanno creato davvero un gruppo stupendo.»
Quali sono le condizioni della squadra in vista del prossimo match contro il Girasole?
Cercherete, immagino, la quarta vittoria consecutiva.
«Si gioca sempre per vincere ma domenica andremo ad affrontare la nostra pecora nera.
Da tre anni a questa parte, da quando cioè abbiamo vinto il campionato di seconda, è una squadra che ci crea non pochi problemi.
Quando militavamo in Seconda Categoria era stata l'unica squadra che riuscì a batterci; l'anno dopo è riuscita a prendere punti a San Vito; è una squadra che con noi gioca sempre bene, composta da calciatori rapidi e veloci, è sempre stata una bella battaglia.
Si tratta di un confronto aperto a tutti e tre i risultati: le due squadre ormai si conoscono e si affrontano a viso aperto; speriamo di conquistare i tre punti che è un po' l'obbiettivo di tutte le squadre, ma servirà calma e pazienza.
L'anno scorso hanno chiuso con il migliore attacco, quindi sono temibili; concedono qualcosa in difesa ma mi sembra quest'anno mi sembra stiano migliorando decisamente sotto quel punto di vista.
Noi da quattro anni abbiamo la migliore difesa del torneo, e cercheremo di far valere ancora questo fattore; sarà sicuramente una bella sfida.»