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Serie D
Il tecnico: «Potenziato il settore giovanile»

Pinna e il nuovo corso del Porto Torres: «Budget ridotto e rosa ringiovanita»

La prima squadra sarda di serie D ad avere iniziato la preparazione sarà la terza avversaria del Cagliari. A Macomer (ore 18) il Porto Torres incontrerà i rossoblù di Massimo Ficcadenti dopo neanche una settimana di allenamenti, il tecnico Sebastiano Pinna vede soltanto aspetti positivi da questa prima uscita: «Sarà una bella festa, incontrare il Cagliari fa sempre piacere. Abbiamo iniziato la preparazione lunedì e siamo al termine di una settimana morbida di lavoro, per noi una gara del genere è un momento di aggregazione, un modo per compattarci, è la nostra prima trasferta stagionale e, contro una squadra di serie A, sarà un banco di prova importante specie per i nostri giovani».

 

Che significa incontrare il Cagliari per chi ha vestito la maglia rossoblù per tre stagioni e mezza dal 2000 al 2004?

«Mi fa sempre piacere ritrovare la mia ex squadra, l'occasione per rivedere e salutare tanti amici»

Chi in particolare?

«Daniele Conti, di sicuro. Quando arrivai al Cagliari era un ragazzino, ora è un uomo e un giocatore straordinario, si vedeva già allora che aveva enormi qualità tecniche alle quali ha aggiunto un grande temperamento. Si è consacrato a livelli altissimi, nel suo ruolo in Italia è tra i migliori, avrebbe senz'altro meritato la maglia azzurra, un premio ad una carriera importante che è riuscito a costruirsi facendo tanti sacrifici»

Dopo essere arrivato in corsa la scorsa stagione questa è la prima preparazione, come ha accolto la riconferma?

«È stato apprezzato il lavoro fatto da me e dai miei collaboratori come il preparatore atletico Masotti e quello dei portieri Michele Pintauro che seguirà anche la Juniores. Due grandi professionisti coi quali mi sono trovato alla perfezione. Sono molto contento di poter portare avanti un progetto tecnico che prevede il ringiovanimento della rosa con una riduzione notevole del budget»

Che squadra sarà il Porto Torres?

«A grandi linee è già costruita. Abbiamo confermato lo zoccolo duro composto da Tore Pinna, Demartis, Gadau, Bianchi, Niedda, Fini, Frau e Fadda, che hanno mostrato un grande senso di appartenenza accettando la riduzione dell'ingaggio e riconoscendo gli enormi sacrifici che sta facendo il presidente Enrico Piras. A loro si sono aggiunti Fabrizio Falchi, una punta che era già stata a Porto Torres e che l'anno scorso ha fatto bene alla Torres, e Giuseppe Serao, che ha disputato un ottimo campionato nel Progetto Sant'Elia. Il resto sono tutti giovani, alcuni delle certezze e altri da scoprire molti di loro arrivati da noi grazie al grande lavoro fatto dal direttore sportivo Giorgio Biccheddu col quale siamo in perfette sintonia»

Quali gli obiettivi da raggiungere?

«Due sono stati già raggiunti. Abbiamo tenuto solamente dieci giocatori anziani e ridotto del 30-40% del budget. Poi stiamo potenziando il settore giovanile e la scuola calcio in modo che fra due o tre anni raccoglieremo i frutti trovando in casa i fuoriquota che verranno inseriti in prima squadra. Questa è una strada obbligata che dovevamo intraprendere perché in un campionato dove giocano obbligatoriamente 4 fuoriquota e noi, in controtendenza, non lo schieriamo in porta, dobbiamo necessariamente pensare alla crescita dei nostri giovani»

Chi sono i giovani in rosa?

«La vera rivoluzione è stata fatta lì. Oltre ai riconfermati Mattia Floris e Alessandro Manca entrambi del '92 e ai '95 Pietro Ladu e Davide Budroni, è tornato da Calangianus il '94 Giommaria Melis. Poi abbiamo preso dalla Sarnese Andrea Covetti ('93) difiensore di sinistra, gli esterni d'attacco Alex Podda ('93 dal Muravera) e Davide Pippia ('93, dalla Torres), il Cagliari ci ha dato i '94 Stefano Demurtas, centrocampista, e Federico Bonu, difensore di fascia, poi abbiamo preso dal Valledoria Luca Mura ('94), dal Codrongianos Michele Cossu ('95) e dai Quartieri Riuniti Tony Gianni ('95). Ripeto, in serie D con 4 fuoriquota da schierare dal 1' la strada dei giovani è l'unica percorribile, i soldi sono meno e vanno spesi bene, senza sprechi ed investendo nel settore giovanile in modo che non faremo più un ricorso massiccio a pescare dall'esterno»

L’anno scorso il Porto Torres partì con l’obiettivo dei playoff, ora?

«Sul campo punteremo a raggiungere quanto prima la salvezza consapevoli del fatto che in campionato regnerà l'equilibrio visto che verremo inseriti ancora nel girone laziale-campano, di grande livello tecnico e agonistico. Non si può mollare un attimo, sappiamo che si giocano sempre due campionati, quello prima e quello dopo dicembre quando certe squadre stravolgono il proprio organico come è capitato l'anno scorso a Sant'Elia, Anzio, Civitavecchia. Per i playoff vedo altre squadre sarde in pole position»

Ad esempio?

«Il Budoni, di sicuro. Li ha raggiunti lo scorso anno e in più ha preso un giocatore come Borrotzu che va ad aggiungersi ad altri elementi di grande valore come Capello, Scugugia, Palazzo, Pau, Gavioli. Poi la Torres, che farà valere il suo blasone e disputerà un grande campionato»

In questo articolo
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2012/2013