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Antinori della Juniores Sarda
Fra due mesi l’edizione numero 58 del Torneo delle Regioni che si svolgerà a Fiuggi

Rappresentativa Juniores, Antinori verso il Tdr2019: «Sto pescando da Eccellenza, Promozione e Prima giocatori di temperamento. Voglio entusiasmo e voglio massimo impegno, per i ragazzi sarà una vetrina importante»

La spedizione può durare lo spazio di 72 ore, oppure qualche giorno in più in caso di approdo ai quarti, semifinale e finale. Questo è l'arco temporale per le Rappresentative Regionali (Giovanissimi, Allievi Juniores) che parteciperanno fra due mesi all’edizione numero 58 del Torneo delle Regioni che si svolgerà a Fiuggi, come nel 2011, da dove uscirono talenti come Alessandro Masala centrocampista del Latte Dolce (allora tra i Giovanissimi di Giuseppe Zizi). Il gruppo dei giocatori più "grandi", i classe 2000 e 2001 della Juniores, affidati alla guida tecnica di Alberto Antinori, per dieci anni ex tecnico del La Palma Monteurpinu

Il tecnico cagliaritano sta costruendo una bella rosa. Memore dell'esperienza della stagione passata, quando i suoi uscirono dalla competizione per la faccia sbagliata della monetina lanciata ai sorteggi, le sue idee sono chiare. «Dalle prime tre giornate di selezione che abbiamo fatto - evidenzia Antinori - ho visto nei giocatori convocati una grandissima voglia di partecipare e di guadagnarsi il posto. Sarà una squadra con un grosso temperamento, quadrata e combattente. Gli obiettivi? Sto cercando dei centrali difensivi importanti. I sistemi di gioco attuali impongono a noi tecnici, di far giocare il "grande" in posizioni centrali di responsabilità. E la vocazione a giocare in quel ruolo non è facile da trovare. Io per primo quando allenavo, tendevo a non posizionare il fuoriquota in punti nevralgici del campo, anche per non caricare la prestazione del ragazzo di quell'aspettativa che poteva risultare pesante. Sono comunque contento che i ragazzi che stiamo valutando in questi primi raduni ci mettano l'impegno massimo dall'inizio alla fine».

La strada è ancora lunga, ma staff e tecnici di tutte le selezioni stanno lavorando tanto. «Il bel gioco è difficile farlo perché di fatto non hai tanto tempo per allenare, l'importante è creare una unità di intenti, un gruppo che abbia voglia di rappresentare la Sardegna, com'è accaduto lo scorso anno». Antinori è entusiasta della scorsa esperienza nella prima stagione succeduta al decennio sulla panchina del La Palma Cagliari. «Per me in Abruzzo è stata una esperienza completamente nuova, sapevo di affrontare un qualcosa di oscuro. L'ho fatto con grande senso di responsabilità, e sono contento di aver fatto bella figura al Torneo delle Regioni. I vertici federali tengono molto al comportamento e all'identità con la Sardegna, uno spirito che sposo appieno in quei fantastici giorni. Poi spero che arrivi quel risultato umano e sportivo, soprattutto per i ragazzi. Per il ricordo di quella magia e quella voglia che deve crearsi e muovere chiunque partecipi a una manifestazione di quel calibro. Una vetrina eccezionale per i nostri talenti. La Sardegna non sarà presa sotto gamba dai pari età delle altre regioni, ne sono sicuro, occorre lavorare sodo per fare bella mostra di noi e della nostra cultura calcistica e comportamentale».

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