Il presidente: «Questa squadra ha un grande cuore»
Real Villanovatulo, pieno di emozioni per Roberta Masili: «Che bello battere il Seui»
Roberta Masili è raggiante, e ha tutte le ragioni per esserlo: il suo Real Villanovatulo vola sulle ali dell'entusiasmo, candidandosi per un ruolo da protagonista nel campionato in corso, e la presidente, caso assai raro in un mondo monopolizzato tradizionalmente dagli uomini, può godersi al massimo l'ultimo successo strappato sul campo del Seui Arcuerì, un confronto reso ancora più interessante, oltre che dalle mere esigenze di classifica, da una rivalità che negli ultimi anni si è, se possibile, infiammata ulteriormente.
«La soddisfazione è doppia: affrontavamo dei nemici storici, guidati oltretutto da Pablo Piras, un nostro concittadino. Le due squadre hanno dato vita ad una bellissima partita, molto emozionante. Non ci aspettavamo di vincere in maniera così netta: segnare tre gol in trasferta non capita sicuramente tutti i giorni, ma la squadra sta bene, e i risultati parlano chiaro».
La numero uno del club spende parole importanti per i suoi ragazzi:
«Ho visto l'atteggiamento giusto: hanno affrontato l'impegno con grinta e determinazione, mettendo in mostra il grande cuore che ci contraddistingue».
Un successo prestigioso, che vi ha permesso, tra le altre cose, di sfatare un tabù che vi portavate dietro da tempo.
«Erano diversi anni che non ci capitava di vincere in quel campo, considerando che nelle precedenti occasioni abbiamo rimediato al massimo un pareggio. Siamo riusciti finalmente ad invertire la tendenza, difficile chiedere di più».
I tifosi sognano ad occhi aperti, e Roberta Masili accende le passioni di un'intera comunità.
«Certo, ci piacerebbe continuare a toglierci delle belle soddisfazioni, come sta accadendo: sarebbe una cosa importante per la dirigenza, ma anche e soprattutto per i nostri sostenitori e per il paese intero. Il nostro primo obbiettivo è la salvezza, ma se ci dovessero essere i presupposti per puntare a qualcosa di più importante, non ci tireremo sicuramente indietro, è ovvio, abbiamo anche giovani promettenti e cresceranno ulteriormente».
Dopo una partenza a rilento, state confermando di trovarvi a vostro agio in una dimensione del tutto nuova.
«Il campionato è decisamente equilibrato, e ci fa piacere che anche il Real Villanovatulo possa giocare un ruolo importante. Rispettiamo tutte le avversarie, ma siamo davvero curiosissimi di vedere che piega prenderà la stagione».
Che è stata ricchissima di sorprese positive, almeno sino a questo momento, con due perle che brillano più delle altre.
«A parte quella di domenica, la prestazione più bella è stata quella offerta in trasferta contro la Villacidrese, assolutamente inattesa. Si trattava del primo successo in questa stagione, che ci ha dato la spinta per cambiare marcia, soprattutto sul piano del morale».
Quali sono le motivazioni che spingono una ragazza a tuffarsi in un'avventura come questa?
«Il pallone è sempre stata una costante all'interno della mia famiglia, una passione che mi è stata trasmessa da mio padre, è stato bello condividerla con lui. Ha giocato per anni, e poi ha iniziato la sua avventura da allenatore; impossibile non appassionarsi a questo mondo».
A Villanovatulo sono stati in grado di costruire una bellissima realtà, capace di spingersi al di la degli aspetti sportivi.
«C'è un grandissimo rapporto di amicizia che lega tutti i ragazzi che fanno parte di questo gruppo, ci conosciamo da tantissimo tempo, molti di noi sono cresciuti assieme, sin da bambini, nello stesso paese, nella stessa scuola, nella stessa squadra. Ne facciamo una questione di orgoglio personale, penso che sia questa la nostra forza, e i momenti esaltanti non mancano di certo, per fortuna».
Pensi che la percentuale femminile possa aumentare per quanto riguarda il vostro organigramma societario?
«A dire il vero, c'è già una mia amica, Anita Demuro, che mi da una mano e ricopre il ruolo di dirigente. Le altre ragazze ci supportano dagli spalti: la nostra tifoseria è prevalentemente a tinte rosa, un vero e proprio vanto».
C'è qualcosa che cambieresti del calcio dilettantistico sardo?
«No, assolutamente, è un mondo bellissimo, sto vivendo un'esperienza unica. Lo stupore dei miei colleghi , tra virgolette, è ancora tanto – confessa -: non è una cosa usuale che una ragazza vesta i panni del presidente di una squadra di calcio, ma c'è sempre stato grande rispetto da parte di tutti».
La testa vola già al prossimo impegno: tra tre giorni si torna in campo.
«Ci concentriamo sul derby in programma domenica contro il Barumini, una partita dal sapore speciale. Vogliamo fare bella figura e soprattutto continuare con il nostro momento magico. Tra le nostre fila c'è un ragazzo, Fabio Concu, che è arrivato in prestito proprio dalla Libertas, e ci tiene tantissimo a fare bene; speriamo di conquistare una vittoria quindi, anche e soprattutto per lui. Ci aspettiamo il pubblico delle grandi occasioni, ci sono tutti gli elementi affinché si assista ad un bello spettacolo».
L'ultimo pensiero è dedicato agli avversari.
«Siamo consapevoli di incontrare una squadra importante, non sarà per niente semplice batterli».