Il presidente Piras:"Cercheremo di rinforzarci"
San Biagio: salvezza a costo zero. Con una dedica davvero speciale.
A distanza di tre giorni dallo strepitoso successo contro il Domusnovas J. Santos, è ancora altissimo l'entusiasmo in casa del San Biagio Villasor per la salvezza conquistata domenica nella sfida valida per i play-out di seconda categoria.
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Un risultato che è frutto dell'impegno e dei sacrifici di tutti i ragazzi della squadra e della società che, nonostante le difficoltà economiche, è riuscita nell'intento di costruire una rosa competitiva in grado di centrare, seppur all'ultimo, un traguardo di tutto rispetto.
Con il presidente del San Biagio Villasor, Germano Piras, abbiamo avuto modo di discutere degli aspetti più interessanti di questo campionato appena concluso e dei progetti per l'immediato futuro.
Signor Presidente, partiamo dalla bella vittoria ottenuta domenica contro il Domusnovas. Una buona partita da parte vostra, giocata con determinazione, anche se forse, per quanto visto in campo, potevate chiudere prima il match.
«Forse è così, ma c'è da considerare il fatto che i ragazzi erano molto tesi, molto contratti, vista l'enorme posta in palio. Tutta la squadra ci teneva a fare benissimo e probabilmente hanno subito un po' la pressione.
Non dimentichiamoci comunque che davanti avevamo una squadra solida e compatta come il Domusnovas, non è stato assolutamente facile batterli, perchè erano ben messi in campo e ci lasciavano pochissimi spazi»
Sia sincero, si aspettava un campionato così duro per voi?
«Si, lo sapevamo sin dall'inizio della stagione che per noi non sarebbe stato affatto facile. Avevamo in rosa molti ragazzi giovani e, per così dire, inesperti.
Il nostro gruppo è stato totalmente rifondato: ad inizio stagione abbiamo avuto dei problemi con alcuni giocatori che hanno poi deciso di abbandonare la squadra.
Quest'anno siamo fortunatamente riusciti a raddrizzare la situazione dal mese di gennaio in poi; penso che alcune decisioni arbitrali ci abbiano pesantemente penalizzato.
Secondo me comunque non abbiamo disputato un brutto torneo: ci è capitato spesso di perdere molte gare con il minimo scarto, giocandoci il match sino alla fine.
Penso sia doveroso spendere due parole per il magnifico lavoro che ha fatto l'allenatore-giocatore Nicola Piras.
«Nicola Piras è stata una piacevolissima sorpresa.
Si è messo totalmente in discussione, coprendo contemporaneamente il ruolo dell'allenatore e del calciatore: abbiamo vinto la scommessa assieme visto e considerato che lui non era molto propenso a riprendere con il calcio giocato, ma è andata bene e con ottimi risultati.
I ragazzi lo hanno seguito alla lettera e si sono perfettamente sintonizzati con la sua idea di calcio; è stata una scommessa, come ti dicevo prima, vinta soprattutto dalla società che ha deciso di puntare su Nicola nonostante ci fossero alcuni contrasti interni che siamo comunque riusciti a risolvere, creando un gruppo compatto e davvero affiatato.»
Signor Piras, quale pensa sia stata l'arma in più della sua squadra, soprattutto in questo finale di campionato delicatissimo
«Sicuramente il gruppo. Come ti ho già detto prima, da gennaio i ragazzi hanno capito che potevamo raggiungere il traguardo della salvezza solamente con il lavoro e con il gioco, hanno preso consapevolezza nei loro mezzi e sono riusciti ad affrontare il girone di ritorno con più determinazione.
Come ho già detto, nessuna squadra ci ha mai totalmente sopraffatto: abbiamo perso molte partite ma sempre con il minimo scarto; spesso abbiamo sbagliato le partite noi e perso dei punti che pensavamo di avere ormai in tasca.»
Mi può dare qualche anticipazione in vista della prossima stagione?
«Proprio in questo momento mi trovo nella nostra sede sociale per una riunione: stiamo cercando di mettere in piedi un progetto che possa coinvolgere l'altra società di Villasor (che quest'anno ha disputato il campionato di terza categoria n.d.r) ma al momento sembra non ci siano i presupposti per raggiungere un accordo di questo tipo.
I ragazzi del San Biagio stanno manifestando l'intenzione di occuparsi in prima persona delle spese da affrontare nel campionato prossimo, finanziandosi con l'organizzazione di qualche torneo e cercando qualche sponsor che possa dare una mano in questo senso; la dirigenza darà sicuramente il suo contributo a livello organizzativo e contribuirà al massimo delle proprie possibilità.
La nostra società si è sempre concentrata sul settore giovanile, sulla scuola calcio per i più piccoli; è successo poi che qualche ragazzo ci ha dato l'input giusto per avventurarci in un progetto più grande come quello di quest'anno e devo dire che le cose ci sono andate abbastanza bene: ci siamo salvati ed è sicuramente un bel risultato, soprattutto se si considera che il nostro è un progetto assolutamente a costo zero, diamo giusto un piccolissimo rimborso spese, il resto lo fa la passione dei giocatori.
Per il prossimo anno abbiamo intenzione di rinforzare la squadra con qualche elemento che possa farci migliorare sotto il profilo della qualità e dell'esperienza.
La nostra ricerca in questo senso si estende al di là dei confini del nostro paese: quest'anno abbiamo avuto ottime risposte dai ragazzi che vengono dai comuni limitrofi, si sono tutti integrati davvero bene e alcuni di loro sono al terzo, quarto anno con noi, proprio a conferma del fatto che siamo riusciti a creare un gruppo bellissimo.»
C'è qualcuno in particolare a cui vuole dedicare la salvezza?
«Vorrei dedicare la salvezza a due nostri ragazzi che purtroppo non ci sono più: mi riferisco a Francesco Orru' e a Thomas Porceddu, scomparso a febbraio.
Quest'ultimo ha giocato con noi per diversi anni ma a causa dei suoi problemi è stato costretto ad interrompere l'attività agonistica. Nonostante tutto ci è sempre stato vicino e non ha mai smesso di sostenerci: ricordo ancora con piacere che ci aveva raggiunto negli spogliatoi per festeggiare assieme a noi la vittoria nella gara contro il Real Porto Pino.»