Testa al Seui: «Sarà una battaglia da vincere»
Seulo, Beppe Pillai ci crede: «Vogliamo lottare sino all'ultima giornata»
Grazie al successo esterno conquistato sul difficile campo del Talana, il Seulo inanella il terzo risultato utile consecutivo, sono 10 i punti raccolti nelle ultime cinque giornate, e si affaccia nelle parti nobili della classifica, portandosi a sette punti dal secondo posto occupato attualmente dal Seui Arcuerì.
Arrivano quindi i primi frutti del lavoro svolto da Beppe Pillai, che ha rilevato la squadra in un momento non semplice ma è stato capace di risollevarne sorti e morale con grande buonsenso, con tanto lavoro in allenamento e con qualche accorgimento tattico che ha riguardato, in primis, il modulo di gioco e la posizione in campo di alcuni uomini chiave.
Il tecnico si gode la vittoria, sofferta, di domenica scorsa.
«Mi mancavano alcuni elementi - ammette Pillai -, come Boi e Ghiani, che fanno spesso la differenza.
E' stata una partita molto dura, perché il Talana è una buona formazione e in casa si fa rispettare, ma noi siamo andati li senza paura e abbiamo incassato l'intera posta in palio».
State attraversando un periodo magico, se si esclude quel passo falso rimediato nell'ultima gara del 2013.
«La sconfitta con il Tertenia ci ha un po' bruciato: non meritavamo di perdere, ma nel calcio accade anche questo; bisogna risollevarsi, come abbiamo fatto, e andare avanti».
Gli ultimi risultati fanno ben sperare in vista del futuro: per la corsa alla promozione ci siete anche voi.
«La situazione in classifica è abbastanza positiva: noi ci crediamo e dobbiamo farlo sino all'ultima partita di campionato.
La società sta facendo grandi sforzi per mettermi a disposizione un organico di primo livello: sono arrivati i difensori Francesco Gelao, classe 1984, ex Bitonto, compagine di Serie D, e Manolo Cardu, ex Aritzo e Gesturese; il centrocampista classe '89 Antonio Calderola che ha giocato in Promozione nel Salandra, in provincia di Matera e, sempre a centrocampo, Enrico Deidda, in prestito dal Gennargentu Desulo.
A questi si aggiungono i vari Tore Boi, Jacopo Boi, Carta, Murgia, Mandas; ho cercato di far capire ai ragazzi, dopo il periodo buio, che prima di essere una squadra bisogna essere un grande gruppo, tutto il resto arriva di conseguenza».
Al suo arrivo in panchina ha dovuto affrontare una situazione non facile.
«I ragazzi erano un po' giù, quindi ho dovuto lavorare soprattutto sul piano psicologico: non è stato semplice, avendo la squadra spezzata in due, visto che una parte si ritrova a Cagliari e una parte a Seulo, ma tutti hanno capito la situazione e si sono impegnati con grande disponibilità.
La vittoria è arrivata immediatamente (all'esordio con l'Ilbono n.d.r), abbiamo imposto il nostro gioco, cosa che peraltro dovremmo fare ovunque: ho cercato di cambiare la mentalità generale, ci siamo riusciti grazie anche all'aiuto dei giocatori di esperienza».
La prossima sfida sarà importantissima per il proseguo della stagione e per le vostre ambizioni.
«Abbiamo tanto rispetto del Seui: è una bella squadra, gioca bene al calcio, ma chi viene in casa nostra sa cosa si aspetta; noi siamo abituati a fare le battaglie e le dobbiamo vincere».