Salta l'accordo con la nuova dirigenza ittirese
Sprint Ittiri: Walter Adriani rimane senza panchina
Se la fusione tra lo Sprint e l'Ittiri può, in attesa di conoscere i verdetti sulle varie domande di ripescaggio che verranno resi noti dopo la riunione decisiva fissata per il 6 agosto, essere considerata a tutti gli effetti una storia a lieto fine, lo stesso non si può dire per la vicenda legata a mister Walter Adriani, che dopo aver conquistato una salvezza clamorosa con i bianco-azzurri e dopo aver rinnovato il suo impegno con l'ormai ex dirigenza, si è trovato da un momento all'altro senza una panchina.
Mister Adriani, le voci che circolavano insistentemente negli scorsi giorni su un'unione tra le due società si sono effettivamente concretizzate.
«Si, c'era questa voce in giro da qualche settimana, inizialmente sembrava un accordo di difficile realizzazione per tanti motivi, primo fra tutti il fatto che lo Sprint Ittiri ha conquistato una salvezza eccezionale, tutti sappiamo come, in Prima Categoria.
Penso che si sia arrivati alla fusione per motivi, presumo, economico- finanziari: due squadre in un paese sono troppe per il momento difficile che stiamo attraversando, e le due dirigenze hanno optato per questa soluzione.
Ora sono in attesa di sapere in che campionato giocheranno, perché comunque è rimasto il titolo dell'Ittiri calcio, che aveva già presentato domanda di ripescaggio; la Sprint Ittiri, di fatto, non esiste più come società.
Prima che ci fosse questo accordo – spiega Adriani - io avevo dato la mia disponibilità a guidare lo Sprint nel campionato di Prima Categoria; il mio collega, l'allenatore dell'Ittiri, era stato confermato a sua volta in vista del campionato di Seconda Categoria.
Dopo la fusione, son stato contattato dai dirigenti: ci siamo confrontati, ma mi hanno fatto una proposta che, sotto il profilo tecnico, ho ritenuto inaccettabile; ci tengo a sottolineare che non parlo assolutamente di condizioni economiche.
Mi sarebbe piaciuto continuare con questo progetto ma mio malgrado, e a malincuore, ho dovuto rinunciare: non c'erano, ripeto, le condizioni tecniche per poter accettare una proposta del genere».
Il tecnico non nasconde un pizzico di ovvia delusione per come si è conclusa tutta la vicenda.
«Mi sarebbe piaciuto, certo, che la Sprint avesse continuato da sola, anche perché dopo tanto tempo passato nelle categorie minori, è riuscita nell'impresa, dopo 30 anni, di agguantare la Prima Categoria, di rimanerci, di essere diventata paradossalmente la prima squadra del paese.
Quel che credo io è che non ci fossero le condizioni economiche per andare avanti; è un peccato perchè c'era già un buon gruppo, una buona base di giocatori da cui ripartire con ottime premesse; però hanno fatto questa scelta, ne prendo atto».
La possibilità di accasarsi in un'altra squadra, a questo punto, sembra seriamente compromessa.
«Il mio futuro immediato adesso è messo un po' a repentaglio: mi hanno fatto una proposta che non ho accettato, ho fatto presente quali fossero le mie esigenze, ma non abbiamo trovato un punto d'incontro: il tutto mi è stato comunicato soltanto poche ore fa.
Ora, a venti giorni dall'inizio del campionato ho perso tutte le opportunità di trovare un eventuale altra sistemazione, anche perché tutti sapevano che io avrei continuato con lo Sprint; non ho avuto contatti con altre società e non credo arriveranno adesso perché le squadre sono già pronte alla partenza, purtroppo ho perso diverse opportunità, per il momento devo soltanto avere pazienza in attesa di tempi migliori».
Walter Adriani chiude comunque la sua esperienza con grandissima eleganza e professionalità.
«Auguro un grosso in bocca al lupo al nuovo sodalizio, sperando che questa fusione porti bene e che abbiano fatto la cosa giusta. Sarebbe stato bello continuare un progetto lasciato a metà, mi aspetto che raggiungano i traguardi che si sono prefissati».