Salta al contenuto principale
Luca Ruggiu, centrocampista, Sorso
Numeri eccezionali per le due capolista, spettacolo garantito

Supersfida Sorso-Muravera, il big-match ai raggi X: lunghe strisce positive, romangini con la difesa ermetica, sarrabesi con l'attacco bomba

Nove giornate, 27 punti e un volatone di un mese e mezzo per conoscere chi tra Sorso e Muravera, appaiate a quota 53, e Nuorese, staccata di 6 punti, festeggerà la serie D il prossimo 7 aprile. Le tre protagoniste dell'Eccellenza sarda partono con lo stesso numero di gare, 23 giocate, e accendono la contesa con lo scontro al vertice che promette tanto spettacolo e una grande cornice di pubblico a La Piramide. Due squadre diverse, costruite in modo diverso e che sono arrivate a fare grandi risultati ma scegliendo strade differenti. 

 

UGUAGLIANZA. Sta nei numeri, perché entrambe hanno vinto 16 gare, 5 pareggiate e solo 2 perse. Il Muravera ha maturato le sconfitte negli scontri diretti con Sorso e Nuorese, perciò non perde da 12 turni (9 vittorie e 3 pareggi) in cui ha ottenuto 30 punti e fra quattro gare rigiocherà quello contro i barbaricini. Il Sorso ha invece vinto tutti gli scontri diretti (due volte con la Nuorese) avendo perso la prima trasferta della stagione, a Gavoi il 23 settembre, e poi in casa con l'Arbus (21 ottobre) che ha incontrato nel turno infrasettimanale di mercoledì concludendo di fatto il suo girone da imbattuto: in 16 gare (12 vittorie e 4 pareggi) ha conquistato 40 punti. L'uguaglianza sta che nelle rispettive strisce positive le due squadre hanno la stessa media-punti di 2,5.

 

DIFFERENZE. Sono evidenti per quanto riguarda i gol fatti e quelli subiti. Il Muravera ha segnato 71 reti in 23 gare con una media di 3 gol a partita e risulta il secondo miglior attacco d'Italia dietro solo al Vastogirardi che domina in Molise con 54 punti in 20 gare, 80 gol fatti. Nello stesso girone c'è il capocannoiere Nicola Panico (Venafro) con 28 gol, l'unico bomber in Italia a fare meglio di Giuseppe Meloni che, finora, ha segnato 25 gol. In tutti i gironi dell'Eccellenza solo altri tre giocatori hanno toccato quota 20 e sono Aimone Calì del Montespaccato (Lazio gir A), Antonio Cannavò del Licata (Sicilia giro A) e Federico Furlan del Liapiave (Veneto gir B). I sarrabesi presentano un tridente da paura completato da Nurchi e Nieddu con 11 gol a testa. Il Sorso ha 42 gol fatti e risponde con il bomber Michele Pulina, 15 reti tra cui quella decisiva dell'andata, ma soprattutto, con la miglior difesa 16 reti subite (il Muravera ne ha presi 33) di cui solo 3 nelle ultime 10 gare disputate. 

 

RENDIMENTO. In casa il Sorso ha un ruolino di marcia secondo solo a quello del Muravera che, tra le mura amiche, ha sempre vinto (11 volte) tranne la gara dell'andata coi romangini persa 1-0. A La Piramide i biancocelesti hanno vinto 9 volte su 11 perdendo la già ricordata gara con l'Arbus (0-2) e pareggiando quella successiva col Monastir (1-1) che però si giocò a Tergu. Sul proprio campo ha subito solo 9 gol, miglior difesa al pari della Nuorese, ma affronta il miglior attacco esterno (28 gol) coi sarrabesi che però hanno subito 21 reti in 11 gare nelle quali hanno perso solo quella di Nuoro pareggiandone 5 e vincendone altrettante. Se prevale il calcolo e la voglia di rimandare il duello alle 8 restanti sfide indirette potrebbero prevalere la difese ma se uno dei due attacchi dovesse pungere, specie nella prima parte di gara, allora il match potrebbe aprirsi completamente e regalare tante reti.

 

IL GIOCO. Il Sorso sta mettendo a frutto il lavoro di Pierluigi Scotto che parte dalla scorsa stagione anche se l'impianto di squadra è cambiato in diverse pedine della difesa e in alcuni fuoriquota. Squadra compatta, reparti corti e un gioco che parte dal portiere Secchi, sempre coinvolto nel giro palla difensivo, che passa per il regista Tedde e si sviluppa con la ricerca della prima punta Pulina, il quale cerca a volte la profondità oppure va incontro alla palla per liberare i tagli dei trequartisti Delogu, Altea o Delrio. Sono frequenti le sovrapposizioni degli esterni bassi Matteo Secchi, Cocco o l'ultimo arrivato Malesa che vanno anche a chiudere l'azione come si è visto nell'ultima vittoria col Porto Rotondo. Proficuo il lavoro degli interni di centrocampo, Ruggiu e Ngangue che a volte si aprono sull'esterno oppure si inseriscono in area avversaria andando a segno. I centrali di difesa Merenda e Chessa si sposano bene con la forza fisica e il piede preciso del primo, la velocità e i recuperi del secondo, l'alternativa Lazzari offre tante garanzie. Il Muravera nasce da una rivoluzione estiva tecnica che ha una continuità indiretta per il fatto che sono tornati a vestire il gialloblù giocatori come Nurchi, Vignati e Dessena mentre altri come Lepore, Gutierrez e Viani avevano già fatto alcune stagioni con i confermati Nieddu e Floris alle dipendenze di Francesco Loi. Il modulo e gli interpreti sono stati cambiati molte volte, specie nell'andata, una certa stabilità si è avuta da dicembre con l'arrivo di Coulibaly (esterno basso) e l'esplosione di Kujabi (interno), entrambi del 2000, con l'arretramento di Satta in difesa lasciando così Cadau a centrocampo ma visto la squalifica del primo anche il secondo potrebbe scalare di un reparto. La regia è stata spesso affidata a Lepore, altro appiedato dal giudice sportivo, perciò le redini del gioco passeranno a La Vista. La squadra si appoggia molto su Meloni, anche sulle palle alte ma può variare il tema con la ricerca della profondità per gli scatti di Nurchi mentre Nieddu è quello che abbina l'ultimo passaggio, specie quando converge da destra, al colpo risolutivo anche da fuori area. I gialloblù tendono a volte a lasciare il pallino agli avversari, arretrando di qualche metro, altrimenti sono capaci di schiacciare l'avversario specie se devono recuperare il risultato. Quando sbloccano subito le gare, da squadra esperta qual è, colpisce nei punti deboli arrivando a fare goleade.

 

L'ANDATA. Alla sfida dello scorso 28 ottobre si arrivò con il Muravera a riposo e con la vetta in pugno avendo vinto 6 gare e pareggiate 1. Il Sorso era sesto con 13 punti e reduce dal ko con l'Arbus perciò affrontò la gara col piglio giusto e di chi voleva vincere per tornare in corsa. I romangini ebbero il controllo del gioco per oltre un'ora ma, dopo il vantaggio di Pulina, soffrirono il ritorno finale dei sarrabesi con in campo tutti i giocatori d'attacco a disposizione del mister Loi. (LA CRONACA DI MURAVERA-SORSO 0-1)

Quella fu l'inizio della cavalcata dei biancocelesti che, come ricordato, hanno ottenuto 40 punti in un girone. Per i gialloblù la sconfitta fu seguita dal pareggio a Gavoi e, dopo il successo col Bosa, arrivò il secondo ko in casa della Nuorese. Da lì, invece, è ripartita la scalata dei sarrabesi capaci di recuperare la vetta e dividerla ora con i romangini. All'andata la sfida fu diretta dall'arbitro CAI Giuseppe Morello di Tivoli, ora è stato scelto un direttore di gara sardo, Giampaolo Scifo di Nuoro che, in questa stagione, ha diretto il Sorso in trasferta a Tonara (vittoria per 1-3) e Guspini (pareggio per 0-0) ma mai il Muravera. (nella foto un contrasto tra Luca Ruggiu-Sorso e Giorgio La Vista-Muravera)

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019