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Marco Savini, allenatore, Castiadas
Per la successione Marco Cossu, ex Cagliari, è il nome forte

Svolta inaspettata al Castiadas, è già divorzio con il tecnico Marco Savini

È durata lo spazio di poco più di due mesi l'avventura di Marco Savini alla guida del Castiadas: dalla nomina del 19 giugno scorso a oggi, 31 agosto, con il divorzio dal tecnico romano (si va verso la rescissione del contratto) proprio il giorno dopo in cui la Lega Nazionale Dilettanti aveva ufficializzato la composizione dei gironi inserendo le squadre sarde nel raggruppamento laziale con l'aggiunta dell'Avellino. Con sorpresa e, per certi versi, clamorosamente arriva la separazione tra la società sarrabese e Savini a due settimane dall'inizio del campionato. Proprio il posticipo al 16 settembre dell'avvio della stagione, deciso dalla Lnd, permetterà all'ex tecnico del Monterosi di potersi accasare in un'altra squadra senza stare fermo per il resto della stagione. In casa biancoverde si è già aperto il tema della successione, il nome molto forte è quello di Marco Cossu, ex tecnico del Porto Corallo (Promozione ed Eccellenza) e per tre anni al Cagliari alla guida dell'Under 17 e collaborando con la prima squadra per tattica e match analyst con Massimo Rastelli prima e Diego Lopez poi.

 

I due mesi di Marco SaviniIl quasi 51enne tecnico romano aveva accettato con grande entusiasmo la chiamata del club sarrabese dopo che era tramontata l'ipotesi Cerbone e, fin dall'avvento in Sardegna, si era messo immediatamente al lavoro specialmente nella ricerca di giovani fuoriquota presenziando ad alcuni stage promossi dalla società. Poi c'è stato l'avvio della preparazione al 23 luglio per iniziare a conoscere il gruppo che aveva vinto il campionato di Eccellenza, quasi completamente confermato, le cui gesta erano state passate al vaglio in diversi video messi a sua disposizione dalla società. Tanto lavoro sul campo ma poche amichevoli, quella ad Asseminello contro la Primavera del Cagliari e quella a Castiadas contro il Monastir (Eccellenza) entrambe vinte per 3-1 e sempre utilizzando il modulo col trequartista quasi sempre svolto da Carrus o da un fuoriquota (il '98 Porru su tutti). Si è così arrivati a domenica scorsa con la prima gara ufficiale, quella in Coppa Italia contro il Lanusei e persa ai rigori dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari. Nel dopo partita mister Savini aveva ammesso le difficoltà avute dalla sua squadra nel primo tempo («Bene i primi 10', poi abbiamo perso le distanze e un po' di serenità, impauriti sulla pressione alta che ci facevano e rischiando anche di prendere gol») ma anche corrette nell'intervallo con un cambio (l'ingresso di Porru sulla trequarti e l'arretramento di Carrus a centrocampo) e durante la ripresa con gli innesti di Figos e Steri: «Le cose sono andate discretamente meglio, sottolineerei l'impegno massimale di tutti nella prima gara ufficiale. Ero curioso di vedere lo stato fisico dei ragazzi e mi ritengo soddisfatto pur sapendo che ci sarà ancora da lavorare». E il lavoro, infatti, è proseguito nei giorni scorsi sino all'amichevole di mercoledì a Triei contro il Tortolì, vinta 4-1 con reti di Mesina (doppietta), Camba e D'Agostino, nella quale è stato provato anche il modulo con la difesa a tre. Quella è stata l'ultima uscita di Savini alla guida del Castiadas. Ieri il tecnico non ha svolto l'allenamento, poi c'è stato il confronto con la società e la decisione di interrompere l'avventura. 

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2018/2019