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Antonino D'Agostino, centrocampista, Tortolì
Meloni: «Col Budoni episodi sfavorevoli, il punto dà morale»

Tortolì, D'Agostino sulla breccia: «Mi sono rimesso in gioco e voglio raggiungere la salvezza per togliermi un altro sassolino dalla scarpa»

L'uomo per tutte le stagioni, il giocatore di classe che non tramonta mai e verso il quale il Tortolì gli ha chiesto di rimettersi le scarpette. Antonino D'Agostino, 39 anni e non sentirli, in estate aveva deciso per il ritiro ma ad inizio novembre figurava nella lista dei 20 da presentare all'arbitro. «Raccontarla sembra una barzelletta - dice l'ex Cagliari, Treviso e Atalanta - Avevo smesso, poi a novembre ci sono stati molti infortunati e la società mi ha chiesto di riprendere. Sono 5 anni al Tortolì, ora che mi sono rimesso in gioco voglio raggiungere la salvezza per togliermi un altro sassolino dalla scarpa». Domenica contro il Budoni 45' ad alti livelli e uno 0-0 che lascia l'amaro in bocca«Vincendo avremmo superato il Budoni in classifica dopo due sconfitte di fila, ma chi si accontenta gode e un punto è meglio che perdere. Il rammarico è nelle occasioni avute nel secondo tempo, la prestazione è stata eccellente ed è mancato il risultato pieno ma il pareggio rende contenti entrambi. Il Budoni ha creato due o tre palle-gol importanti, nel primo tempo la gara è stata molto equilibrata, nel secondo tempo abbiamo dato qualcosa in più di loro ma lo 0-0 ci sta». La prossima sfida è un altro derby-salvezza: «Tra squadre sarde c'è molta battagli e rivalità, a Nuoro andremo per non perdere e stare attaccati alla zona salvezza. Noi abbiamo cambiato moltissimo come loro e non siamo più strutturati fisicamente ma più agili. Sarà una gara difficile perché inizia un altro campionato. Luizinho? Ha la tecnica del brasiliano ed è un grande giocatore, aspettiamo in campo lui e Ankudinovas». Ad inizio dicembre è scattata la rivoluzione: «Un anno e mezzo di soddisfazioni con mister Loi e i ragazzi che, dopo aver vinto in Eccellenza, erano rimasti in serie D. Eravamo come una famiglia, vivevamo quasi in simbiosi, era troppo bello. È cambiato tutto in un batter d'occhio, bisogna voltar pagina, sono arrivati 10-12 giocatori nuovi, la società ha chiesto la salvezza e faremo il possibile per raggiungerla».

 

Mattias Meloni era l'ex atteso dopo una vita a difendere i colori biancoblù del Budoni. Nel finale è andato vicino alla marcatura colpendo la traversa su punizione: «Siamo contenti per la prestazione e l'approccio giusto alla gara, sapevamo di incontrare una squadra aggressiva e determinata con un impianto di gioco importante. Ci abbiamo messo tutta la voglia per portare a casa il risultato, per noi importantissimo, ma gli episodi non sono stati a nostro favore. È un punto che dà morale per iniziare l'anno nuovo e continuare il cammino verso la salvezza». Sulla diversa prestazione del Tortolì: «Nel primo tempo ci siamo un po' innervositi per l'arbitraggio e il Budoni ha avuto diverse occasioni. Abbiamo però iniziato un grande secondo tempo e proseguito fino ai minuti finali. C'è grande rammarico, la vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta ma ci teniamo stretto il punto contro una concorrente alla salvezza. Dobbiamo proseguire questo nuovo cammino portando a casa più punti possibili. Domenica incontreremo la Nuorese che vive una situazione particolare ma noi giocheremo alla morte per vincere». Il 25enne di Siniscola dice la sua sulla rivoluzione di dicembre: «C'è grande dispiacere, mister Loi è un ottimo allenatore e una grande persona, c'è stato il cambio dopo tre vittorie su quattro gare, il dispiacere è rimasto ma abbiamo voltato pagina. Mister Perra? Ogni allenatore ha il suo modo di allenare, l'impegno è sempre stato massimo con l'uno e l'altro tecnico perché ognuno deve rispettare il proprio compito».

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2017/2018
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