Tratalias senza paura, Murenu avverte il Guspini: «Non abbiamo nulla da perdere»

Il Tratalias si è dovuto accontentare soltanto di un punto nell'ultima sfida casalinga contro il Portoscuso, arrivato tra le altre cose in extremis, ma mister Murenu non fa drammi: il cammino della sua squadra, nove punti in appena 450', sono un bottino di tutto rispetto per una matricola che in primis, ovviamente, punta alla salvezza, e che per il momento respira aria d'alta quota, con il secondo posto in classifica alle spalle delle due corazzate Monteponi Iglesias e Guspini.

Il tecnico torna sulla sfortunata gara di domenica.
«Potevamo vincerla, se fossimo stati più convinti avremmo potuto chiudere la partita.
Hanno fatto un unico tiro in porta e hanno segnato allo scadere, dovevamo essere più cattivi, più cinici.
Alla fine, comunque siamo soddisfatti, non dimentichiamoci che siamo una neo promossa: 9 punti dopo cinque giornate, che valgono il secondo posto in classifica, sono un ottimo risultato, soprattutto per una squadra come la nostra che come primo obbiettivo stagionale si è posta ovviamente la salvezza».

La partenza è stata strepitosa, con le vittorie con Gonnesa e Carloforte che rappresentano i momenti più significativi.
«Non ci aspettavamo sicuramente di riuscire a partire così bene, non possiamo assolutamente lamentarci.
Avremmo potuto fare ancora meglio, c'è un po' di rammarico per la sfida di Quartu alla prima giornata di campionato, dove abbiamo sprecato l'impossibile; in quell'occasione abbiamo costruito tantissimo ma sotto porta non siamo stati affatto concreti; è un aspetto che chiaramente fa parte del calcio, sono partite che ci serviranno per fare esperienza».

Nel prossimo turno il Tratalias è atteso dalla difficilissima trasferta contro i ragazzi terribili di Zurru, che vorranno continuare la loro cavalcata in vetta.
«Sicuramente alla mia squadra non mancheranno gli stimoli; sono partite affascinanti, per cui non c'è bisogno di cercare particolari motivazioni: basta pensare semplicemente che lottiamo con una squadra organizzata per vincere il campionato, un'autentica corazzata.
Per quanto ci riguarda non abbiamo niente da perdere, questo potrebbe anche essere un vantaggio per noi, potrebbe darci la tranquillità per esprimerci al meglio.
Sulla carta loro sono nettamente favoriti, dovrebbero vincere tranquillamente, soprattutto per come è stata costruita la loro squadra.
Un punto per noi sarebbe preziosissimo, immaginiamoci la vittoria: mi aspetto una prova di carattere da parte nostra, anche perché siamo una squadra che può fare un bel campionato, gli elementi ci sono, non dobbiamo assolutamente partire sconfitti».

Monteponi Iglesias e appunto il Guspini hanno già un margine di sei punti nei confronti delle dirette inseguitrici: dopo cinque giornate il campionato sembra già definito, o quasi.
«Si vedrà più avanti, è ancora troppo presto, considerando che la stagione sarà lunga e faticosa per tutti; spesso a fare la differenza sono gli infortuni, che purtroppo bisogna mettere sempre in preventivo, o qualche squalifica in un momento importante.
Al momento c'è già un discreto distacco tra le prime due e tutte le altre del campionato, stanno dimostrando entrambe di aver costruito una squadra con l'obbiettivo di chiudere al primo posto, stanno facendo benissimo, hanno subito pochi gol e hanno segnato molto».

Fois preferisce concentrarsi sul suo Tratalias: una sfida a lungo termine, che con il tempo potrebbe regalare enormi soddisfazioni.
«Ciò che mi ha spinto a sedermi sulla panchina del Tratalias è stata la validità di questo progetto, basato sensibilmente sui giovani: è un progetto ambizioso, si lavorerà in prospettiva, in vista dei prossimi anni, dove si spera ci siano tutti i presupposti per tentare un eventuale salto di categoria; lavorare con i giovani è la cosa che mi interessa di più, al momento.
C'è tantissimo entusiasmo attorno alla squadra, il paese ci segue, in casa abbiamo un pubblico di duecento spettatori e presumo li abbiano poche società, ci seguono addirittura anche durante gli allenamenti, non può che farci piacere.
È un progetto che mi è piaciuto dall'inizio, ho accettato molto volentieri, con entusiasmo».