Oltre al gol anche una traversa per il difensore, palo di Cossu
Un'Olbia perfetta in tutto, un'inzuccata di Miceli stende il Livorno nel finale
Un'Olbia concentrata, determinata e chirurgica nel piazzare il colpo mortale si gode la seconda vittoria in Lega Pro. Vittima illustre il Livorno, battuto dopo 42 anni con una gara perfetta così come il gol del difensore Miceli che schiaccia in porta l'angolo di Cossu quando mancano appena 2' alla fine della gara. I bianchi salgono di posizione in classifica e si confermano squadra tosta in casa.
La gara. Mignani manda in campo l'undici collaudato e con la stessa linea di difesa della scorsa stagione (Pisano in panchina) e con Cossu alle spalle di Kouko e Capello. Foscarini ha assenze importanti come Vantaggiato, Cellini e Jelenic e le pagherà oltre modo perché Montaperto passerà un pomeriggio di relativa tranquillità. L'Olbia parte bene e si fa pericoloso dopo 8' con la punizione dal vertice di sinistro di Cossu, destro a giro forte e teso sul primo palo, Mazzoni si distende e devia in angolo. Il Livorno si fa minaccioso con il tentativo di rovesciata di Maritato al 21' e il tiro-cross di Gasbarro da sinistra sul quale Montaperto smanaccia per salvare la propria porta. Al 28' fa gridare al gol il colpo di testa di Geroni, ben imbeccato da Pinna mandato al cross da Cossu, sulla traiettoria della palla c'è Capello che alza sopra la traversa ad un metro dalla linea di porta. Ad inizio ripresa è arrembante l'Olbia che sfiora ripetutamente la rete. Al 6' proprio Miceli fa le prove di quella che sarà la rete decisiva centrando la traversa con una palombella incrociata di testa su pennellata dalla trequarti di Cossu. Tre minuti dopo è il palo a fermare l'ex fantasista del Cagliari il cui tiro di sinistro rasoterra, dopo aver ubriacato di finte Gasbarro, aveva superato Mazzoni ma non il legno alleato del portiere livornese. Mignani si gioca la carta Ragatzu e l'attaccante quartese si dà da fare. A 5' dalla fine sembra fatta, sulla palla filtrante proprio di Ragatzu e rimpallata dalla difesa ospite si avventa Cossu che scarica rabbiosamente in mezza girata esaltando i riflessi di Mazzoni. Quando il pareggio sembra un risultato da non schiodare più arriva la capocciata di Miceli, parabola tesa dalla bandierina di Cossu, irrompe il difensore e batte Mazzoni. Gioia immensa per il centrale classe 1991 e i 1.600 spettatori che hanno affollato gli spalti del Nespoli.
OLBIA 1905: Montaperto, Pinna, Dametto, Miceli, Cotali, Muroni, Geroni, Piredda (29' st Tetteh), Cossu (45' st Auriemma), Capello (16' st Ragatzu), Kouko. A disp. F. Deiana, Van Der Want, Pisano, Murgia, Russu, Scanu, Senesi, Quaranta. All. Michele Mignani
LIVORNO: Mazzoni, Borghese (42' st Murilo), Lambrughi, Gasbarro, Toninelli (19' pt Rossini), Luci, Giandonato (26' st Marchi), Ferchichi, Morelli, Venitucci, Maritato. A disp. Falcone, Borghese, Bergvold, Gemmi, Dell'Agnello, Folegnani. All. Claudio Foscarini
ARBITRO: Meleleo di Casarano.
RETI: 43' st Miceli.
NOTE: Ammoniti: Piredda, Cossu, Giandonato, Borghese. Angoli: 6-3. Spettatori: 1600 circa.