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Prima Categoria
«Sfida all'Arborea? Ci arriviamo sereni»

Andromeda in forma smagliante, Desogus: «Contro il Samassi siamo stati bravi a non disunirci, vittoria tutta cuore e carattere»

Che l'Andromeda fosse tra le squadre più in forma del girone lo si sapeva, ma in pochi, a dire il vero, avrebbero scommesso sul colpo grosso dei ragazzi allenati da mister Gianluca Desogus, impegnati nella sfida esterna contro la capolista Samassi, imbattuta dalla quarta giornata di andata, per una serie di risultati utili consecutivi che durava ormai da quindici turni, praticamente un girone intero.
Il 3 a 2 maturato al termine di una partita esaltante permette dunque alla compagine di Siurgus Donigala di continuare a sognare: domenica infatti è arrivato il terzo successo di fila, che si aggiunge ai due pareggi strappati contro Allai e Santa Giusta, punti preziosi che valgono per il quarto posto in classifica, a quota 37, a sole sette lunghezze dalla seconda piazza occupata dall'Arborea di mister Firinu, prossimi avversari, manco a farlo apposta, dei giallo-neri, che ora hanno tutta l'intenzione di spingere al massimo a caccia di altre belle soddisfazioni.


«Quella contro il Samassi è stata una partita validissima, soprattutto sul piano tecnico; ci siamo presentati alla sfida con la giusta concentrazione, riuscendo a proporre il nostro gioco, aspetto questo che non può che farmi piacere». L'Andromeda ha offerto una grande prova sul piano del carattere. «Siamo riusciti a rimanere compatti, nonostante le difficoltà, non era affatto scontato; potevamo passare in vantaggio, ed invece abbiamo subito il gol nel nostro momento migliore. La reazione è stata fenomenale, i miei meritano un applauso per come hanno saputo gestire la situazione».
Per voi si tratta del quinto risultato utile consecutivo: state vivendo davvero un ottimo periodo. «I giocatori di qualità non mancano, il gruppo è affiatato, tutti i ragazzi remano dalla stessa parte, c'è una grandissima cultura del lavoro e della disciplina, e i risultati si vedono. Ci fa piacere che la società sia soddisfatta di come stanno andando le cose. Ora cerchiamo solo di continuare a fare bene, siamo li in alto e vorremmo stupire ancora». Anche la dirigenza sta giocando un ruolo decisivo: «Ci regalano tanto equilibrio, sia quando le cose vanno male, sia quando corriamo il rischio di cullarci sugli allori. Lavoriamo su un progetto incominciato diversi anni fa, con grande serenità; penso che in definitiva la nostra forza sia proprio questa». L'unica pecca, un terreno di gioco non all'altezza della situazione. «Il problema più grande, ci limita tantissimo, sia nel gioco, riusciamo ad esprimerci meglio in trasferta, e sia nelle attività parallele alla Prima Squadra; purtroppo quest'anno non siamo riusciti a mettere in piedi l'Under 18, il campo non ce lo permette, ma il nostro futuro è comunque sempre garantito dagli Allievi».

Dati alla mano, i giallo-neri vivono una delle migliori stagioni: soltanto tre sconfitte e sette pareggi che, a dire il vero, sono un po' troppi forse. «Abbiamo raccolto quanto seminato, c'è poco da dire in questo senso; se fossimo riusciti ad essere più cinici al momento della conclusione, probabilmente avremmo qualche punticino in più in classifica. Per quanto riguarda i passi falsi, contro Villamar e Mogoro c'è stato un approccio completamente sbagliato alla gara. Discorso diverso per la sfida contro il Santa Giusta: ci sta, è stata comunque un bel confronto, loro si sono dimostrati più forti, soprattutto in avanti». Il ko rimediato a Mogoro ha interrotto una striscia di dieci risultati utili. «La prima partita dopo la sosta è sempre particolare, ci siamo arrivati un po' molli dal punto di vista della determinazione. Non è semplice reggere alla pressione dopo che fai così bene per tanto tempo, sono gare che ti rimangono un po' sulla pancia, ad essere sinceri».
Mister Desogus guarda avanti, il futuro promette bene. «Mi piacerebbe poter lavorare maggiormente con i giovani: quest'anno abbiamo girato in prestito alcuni '98 molto interessanti, speriamo rientrino con noi l'anno prossimo. Il rammarico, come ti dicevo prima, è legato alle condizioni dell'impianto in cui ci alleniamo, ma al momento non possiamo farci proprio niente».

Nel prossimo turno ospiterete l'Arborea in una vera e propria sfida verità. «Ricordo perfettamente il match dell'andata: sono la squadra con la migliore organizzazione di gioco, un impegno affascinante. Sono convinto che sarà un confronto acceso soprattutto dal punto di vista tecnico, ma non dobbiamo caricarla troppo di aspettative; una partita come le altre, servirà una buona dose di serenità per portare a casa qualche punto, con la tensione non si va da nessuna parte».
L'Andromeda si presenta in ottima forma, galvanizzata dal colpo esterno contro il Samassi. «Ho la possibilità di schierare la formazione migliore, con ampi margini di scelta; se siamo arrivati a questo punto, è perchè non ci sono soltanto undici titolari, ma un blocco compatto di 18 giocatori tutti validi allo stesso modo».

 

 

 

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2015/2016
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