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Sebastian Malandra, centrocampista, Arbus
Falciani: «Muravera favorito e dietro sarà bagarre»

Arbus, il tocco dell'argentino Malandra: «Cominciare vincendo è importante. Qui mi trovo bene speriamo di rimanere per più anni»

C'era curiosità per il ritorno dell'Arbus in Eccellenza e c'era curiosità per vedere all'opera Sebastian Malandra, argentino classe 1985, un passato da professionista nel suo paese e un piede sinistro che si vede raramente anche in categorie superiori. Davanti alla difesa illumina il gioco dei granata contro l'Atletico Uri: «Mi piace quel ruolo ed è quello che il mister Agus pensa che io posso fare per il meglio della squadra». In Sardegna con la moglie, il 33enne di Santa Fe è contento di questa esperienza in Sardegna: «Sono molto felice io e la mia famiglia, sono in un buon gruppo che vuole ottenere una qualcosa di importante. Sono arrivato ad Arbus tramite Hugo Bergese (ex centrocampista di Lanusei e Tortolì, ndr), che è stato un mio ex compagno di Nazionale; mi ha parlato bene della società, che è seria, e del mister che allena bene per arrivare ad un certo obiettivo. Speriamo di rimanere qui per più anni, mi piacerebbe fare una categoria superiore ma non voglio affatto disprezzare l'Eccellenza e ringrazio sempre la società che mi ha voluto e scelto». L'Arbus ha vinto l'esordio: «Era una partita difficile contro una squadra di valore che l'anno scorso è arrivata seconda o terza, ma noi ci abbiamo messo molto impegno, facendo una buona partita. Cominciare vincendo è importante per confermare la qualità della squadra, in casa poi dovevamo mantenere l'imbattibilità». 

 

Il capitano Guglielmo Falciani è stato tra i più positivi e ha limitato l'attacco giallorosso: «Abbiamo combattuto a viso aperto, poteva finire in pari e noi siamo stati premiati da una ingenuità loro. In Eccellenza se non prendi gol sei un passo avanti, la società ha lavorato bene per la difesa, con Recano c'è stata subito intesa e il nostro portiere Toro è una garanzia. Siamo all'inizio e non abbiamo fatto niente, dobbiamo lavorare a testa bassa come vuole il mister, cercando di migliorarci sempre e non guardare la classifica perché ora è superfluo. Fra cinque o sei giornate chi punta ad un campionato di vertice lo farà capire, per me il Muravera è sopra a tutti e poi dietro ci sarà la bagarre nella quale speriamo di entrarci anche noi»

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2018/2019