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Seconda categoria
«Squadra fortissima, ma possiamo ancora crescere»

Atletico Cabras in paradiso, Contini: «Traguardo inseguito per tutta la stagione»

Con la vittoria per 2 a 0 ottenuta nel big-match della tredicesima giornata contro la Folgore Oristano, l'Atletico Cabras brinda alla promozione in Prima Categoria con due giornate d'anticipo, coronando una cavalcata trionfale che se si esclude la valida e costante resistenza di Samugheo e appunto Folgore Oristano, non ha trovato praticamente ostacoli: l'organico messo a disposizione del tecnico Andrea Contini dalla società capitanata dal Presidente Stefano Meli si è rivelato di assoluto livello, rispettando in pieno i pronostici della vigilia: un mix perfetto di giocatori giovani ed esperti, che fa della tecnica e della determinazione, vero e proprio marchio di fabbrica dell'allenatore, le sue armi migliori.

 

«Sono stra felice per il risultato ottenuto domenica – esordisce Contini - , arrivato al termine di una partita combattutissima contro un'ottima squadra, tra quelle che gioca il calcio migliore in questa categoria; noi siamo stati un pochino più cattivi, a livello agonistico, dei nostri avversari e siamo riusciti a sfruttare le occasioni che ci siamo costruiti; la Folgore ha comunque giocato alla pari.
Siamo riusciti finalmente a raggiungere il traguardo che abbiamo inseguito praticamente per tutta la stagione; ho avuto a disposizione una squadra fortissima, forse la più forte del girone, che è riuscita a crescere tantissimo nel corso del torneo, migliorando sul piano della convinzione e della mentalità, aspetto che in un certo senso ha fatto poi la differenza».

 

C'è stato un momento particolare in cui ha capito veramente che l'Atletico Cabras aveva tutte le carte in regola per poter vincere il campionato?
«No, non c'è stato un momento particolare; mi sono accorto però che le nostre avversarie davano l'anima nell'affrontarci, nessuno aveva intenzione di regalarci niente, e questo confermava indirettamente la nostra forza: dal canto nostro ci siamo resi subito conto che avremmo dovuto dare il massimo sia in allenamento che in partita, siamo scesi sempre in campo con grande orgoglio e determinazione.
Fatico a trovare il momento della svolta, sinceramente, considerando che siamo sempre stati molto costanti: per raggiungere determinati obbiettivi è importantissimo non abbassare mai la guardia; domenica abbiamo lottato sino all'ultimo minuto, con grande intensità».

 

Avete incassato sino a questo momento soltanto due sconfitte, contro Samugheo e Folgore Oristano, che per lunga parte della stagione sono state le vostre antagoniste dirette; c'è secondo Lei un divario così grande tra le prime della classe e le altre quindici compagini o siete stati semplicemente più bravi?
«Penso che Atletico Cabras, Samugheo e Folgore siano tre buone squadre, per non dire ottime, ma sono convinto che Tharros e Oristanese abbiano delle grosse potenzialità; in particolare i secondi hanno disputato un campionato di assoluto spessore, sulla carta avrebbero potuto tranquillamente puntare alla vittoria finale o comunque ad un piazzamento play-off».

 

C'è qualcuno in particolare a cui vuole dedicare questo successo?
«Come squadra e come società abbiamo dedicato, già dal campo, la vittoria di domenica e quindi la promozione al pescatore morto a Cabras di recente; personalmente invece ci terrei a dedicare questo successo a due amici, Marco e Federico, che attualmente sono in carcere: il mio pensiero va a loro ogni volta che vinciamo una partita».

 

Pensa che, alla luce del campionato disputato quest'anno, questo gruppo possa ben figurare anche in Prima Categoria?
«Sicuramente è ancora troppo presto per parlare del futuro, ma con questi ragazzi sono sicuro che l'Atletico Cabras si potrà togliere numerose soddisfazioni in un campionato che tra le altre cose io conosco già.
Dovremo però riuscire a crescere sul piano della mentalità e dell'intensità: ci dovremo allenare meglio e fare qualche piccolo sacrificio in più, aspetti che probabilmente a qualche ragazzo mancano ancora; a livello qualitativo invece non ho dubbi.
Probabilmente dovremo integrare la rosa con alcuni innesti di categoria, che ci facciano fare un salto per quanto riguarda l'esperienza, la determinazione e perchè no, sul piano della professionalità».

 

Dovendo analizzare i risultati di quest'anno, quanto si sente sua questa promozione?
«E' difficile rispondere con una percentuale; ho lavorato soprattutto per quanto riguarda la mentalità, il carattere, l'impegno e l'applicazione, perchè a livello calcistico i ragazzi avevano avuto già preparatori davvero importanti e preparati tecnicamente come Maurizio Firinu, Gianfranco Sanna o Mario Mele; da questo punto di vista godevo di un'ottima base di partenza».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
13 Ritorno
Girone D