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Prima Categoria
«Dopo la sconfitta di Ovodda è scattata la molla»

Bosa, soddisfazioni a costo zero, Naitana: «Questo gruppo merita un applauso per quello che sta facendo»

Il Bosa continua a volare sulle ali dell'entusiasmo e non si mette limiti: dopo il 2 a 0 rifilato di fronte al proprio pubblico nell'ultimo turno ad una corazzata come la Fanum Orosei, che consente tra le altre cose di allungare a cinque la striscia di vittorie consecutive, sognare un piazzamento play-off non è assolutamente un utopia.
La prossima sfida contro il Macomer ha il sapore di uno spareggio anticipato: la compagine del presidente Marco Naitana si presenta all'affascinante impegno nelle migliori condizioni possibili, con la chiara intenzione di continuare a vivere quello che, al momento, sembra un bellissimo sogno ad occhi aperti.

 

«La sconfitta di Ovodda di un mese e mezzo fa è stata, in un certo senso, decisiva – ammette Naitana -: ci siamo guardati in faccia, abbiamo fatto il punto della situazione, cercando di capire quali erano le nostre reali ambizioni».
Da quel momento è scattata la molla: «I valori della squadra stanno finalmente venendo fuori, come dimostrano le cinque vittorie di fila.
Il nostro è un gruppo giovane, ma che ha potenzialità davvero molto importanti, sia dal punto di vista tecnico – tattico che mentale; bastava solo prendere consapevolezza dei nostri mezzi, e giocare come sappiamo».

 

Dati alla mano siete la squadra più in forma del torneo: la Fanum ne sa qualcosa.
«Il successo di domenica è meritato, l'aspetto che più di ogni altra cosa ci riempie d'orgoglio.
Il gruppo ha tantissima voglia di togliersi altre soddisfazioni.
Un posto nei play-off? Al momento è un'utopia, però ci sono ancora sei partite da giocare, le affronteremo come finali, non vogliamo metterci limiti».

 

Le motivazioni per fare bene non mancano:
«I ragazzi sanno che indossano una maglia pesante: il Bosa è una società gloriosa, che negli scorsi anni ha calcato palcoscenici importanti.
Scendiamo in campo per tenere alti i colori di un'intera città, e il pubblico non ci fa mai mancare il proprio calore, come accaduto peraltro domenica scorsa; ci fa piacere renderli felici».

 

Quello del Bosa è un progetto genuino, destinato a crescere nel tempo:
«La rosa è composta da elementi molto giovani, tutti i ragazzi poi vengono da Bosa, puntiamo decisamente sui talenti locali, che hanno sposato questo progetto con grande spirito di attaccamento senza percepire un centesimo.
La forza di questa squadra è proprio la genuinità del gruppo, la compattezza, l'affiatamento; non posso che ringraziarli tutti, dal primo all'ultimo; il merito è tutto loro.
I risultati così hanno un sapore diverso, è facile vincere i campionati investendo tanti quattrini per ingaggiare giocatori esperti e maturi».

 

Con il passare delle ore, cresce l'attesa per la sfida ad alta quota contro il Macomer.
«Sono sicuro che entrambe le squadre giocheranno con il coltello tra i denti: è una delle ultime chiamate per salire sul treno promozione, una sfida fondamentale.
La lotta
– conclude - è ancora apertissima, può capitare di tutto, il pareggio del Samugheo in casa della Macomerese in questo senso è emblematico».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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