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Serie D
Il portiere: «Il rigore parato? Motivo d'orgoglio»

Budoni, su il Capello: «Prima la salvezza poi ci divertiremo, siamo una squadra di qualità»

Se il Budoni è ancora imbattuto dopo otto giornate lo deve anche a Davide Capello, portiere dall'altissimo rendimento che si sta dimostrando un lusso per la categoria. Domenica più che mai è stato decisivo nello 0-0 in casa del Boville Ernica parando un calcio di rigore al primo tempo in un momento particolare. «È vero, loro erano in dieci e in difficoltà perché si stavano chiudendo - racconta il 27enne di Nuoro - il rigore tra l'altro era anche dubbio ed è il quarto in otto gare ma, soprattutto, se l'avessero segnato si sarebbero rintanati ancor di più nella propria metacampo. È stato importante pararlo».

 

Così arriva uno 0-0, il terzo stagionale, così come per tre volte avete vinto 3-2, non esiste una via di mezzo?

«Certo che c'è e l'abbiamo fatto vincendo 1-0 in casa del Cynthia, quello è l'ideale. Ma magari vincessimo tutte le gare 3-2, sarebbe il massimo perché porterei sempre a casa i tre punti»

Ma quest'alternanza di risultati da 3-2 a 0-0 vuol dire che manca ancora una certa continuità?

«Non direi perché siamo comunque imbattuti da 8 partite avendo incontrate molte squadre ben piazzate in classifica. In ogni caso gli altri 0-0 sono stati contro l'Arzachena, era la prima giornata e c'era tanto caldo, poi alla terza giornata conto il Civitavecchia che ha fatto una partita accorta e ripartiva molto bene. In tutte le altre gare abbiamo sempre giocato bene e, ranne che col Cynthia, siamo andati sempre sotto per poi rimontare: contro il Monterotondo eravamo sotto per due disattenzioni, solo con l'Astrea abbiamo effettivamente demeritato nel primo tempo ma poi abbiamo avuto una reazione da grande squadra»

Cosa vi scatta quando andate in svantaggio?

«Ci dà una sveglia ma penso che non debba più succedere perché poi diventa sempre difficile riuscire a recuperare. Bisogna giocare noi, fare la partita e cercare di subire poco»

Il Budoni al secondo posto è senza dubbio la rivelazione del campionato

«Ma noi rimaniamo coi piedi a terra, il campionato è ancora lungo, è vero siamo davanti e ci fa piacere ma non ci montiamo la testa, come dice spesso il mister questo è tutto fieno in cascina che tornerà utile nei momenti di difficoltà»

C'è però un dato che potrebbe far sognare i tifosi del Budoni, negli anni scorsi partivate male e poi facevate grandi gironi di ritorni

«È da vedere però se faremo così anche quest'anno. Nelle ultime due stagioni abbiamo fatto una seconda parte di campionato marciando al livello di quelle che poi si giocavano il primato, ora vogliamo ottenere la salvezza quanto prima, poi ci sarà spazio per divertirci. Noi ci guardiamo sempre alle spalle, a fine partita ogni domenica chiediamo i risultati di quelle squadre che si giocheranno la salvezza e non certo quello del Salerno, del Sora etc...»

In questo Budoni quanto c'è del tecnico Giuseppe Bacciu alla sua prima esperienza in prima squadra

«Nel calcio non viene mai nulla per caso, tutto ciò che fa il Budoni è frutto del lavoro, il mister è preparato si ispira al gioco di grandi squadre, ha avuto la pazienza di aspettare questa oppotunità lavorando con diversi allenatori, l'anno scorso ad esempio era il secondo di Cerbone»

E ha potuto avere a che fare con giovani all'altezza e anziani di spessore

«Avendo davanti professionisti come Pau e Scugugia tutto è più facile, sono esempi per tutto il gruppo, specie per i nostri giovani, validi, con esperienza e che in serie D fanno la differenza. Però ricordo che ci sono anche giocatori non fuoriquota come Palazzo, Gavioli o io stesso che comunque abbiamo giocato qualche campionato di serie C, questo vuol dire che c'è della qualità in questa squadra e infatti sono rimasto stupito quando leggevo i giudizi sulla nostra squadra che non aveva tanta qualità»

Poi in avanti si è aggiunto anche lo spagnolo Martinez

«Jaime è un bravo ragazzo che ci sta dando un mano enorme in attesa che ritorni dall'infortunio anche Sias. Lui è una prima punta, forte fisicamente che favorisce così il lavoro di Pau»

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C'è una parata importante o una partita giocata meglio di altre?

«Mah, diciamo che ho avuto la fortuna di iniziare bene la stagione, così come tutta la squadra. Certo, quando pari un calcio di rigore è sempre un motivo di orgoglio ma ricordo che col Cynthia, nel periodo di massima pressione loro, feci qualche bella parata. Sto bene, per merito soprattutto dei preparatori Mauro Salis e Luca Olivas coi quali lavoro ormai da tre anni»

Giocando così si può fare ancora un pensiero per tornare tra i professionisti?

«La speranza c'è sempre e non mi pongo né obiettivi e né limiti. Io a Budoni sto molto bene, qui è ancora un'isola felice, ma in questo momento alla mia età contano altri valori che non la semplice stagione tra i professionisti. Spero solo di continuare a fare bene nel Budoni»

Il Budoni ha messo in fila le altre squadre sarde, che giudizio dare alle cugine?

«Il Porto Torres ha giocatori di qualità e, non appena, avrà in trasferta il rendimento positivo che ha in casa sarà ancora più in alto in classifica. L'Arzachena noi l'abbiamo incontrato quando era in rodaggio, in casa le sta suonando a tutti, presto la vedremo con le prime. Il Selargius ha giovani interessanti ma anche qualche non fuoriquota di grande valore, il mio ex compagno Caboni sta facendo un grande campionato, non mi stupisce perché quando sta bene è devastante, secondo me ha raccolto poco per le qualità che ha, è stato frenato troppo dagli infortuni. Il Sant'Elia, infine, ha mostrato qualche difficoltà ma vedo che stanno aggiustando la squadra cammin facendo, il pareggio contro il Marino è buono, hanno rischiato di vincere vuol dire che sono vivi, spero si possano salvare»

Domenica sarete ancora fuori, a Pomigliano

«Sarà senz'altro dura, il Pomigliano è una squadra costruita per lottare nelle prime posizioni, andremo lì giocano sereni e cercando di fare risultato»

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2011/2012
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Intervista