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Seconda categoria
«Vogliamo crescere in vista del futuro»

Bultei, Cherchi è sereno: «Bel gruppo e tanto divertimento, così si raggiunge la salvezza»

Campionato relativamente tranquillo per il Bultei, che se nella scorsa stagione ha sudato sino all'ultimo per guadagnare la permanenza in seconda categoria, epica la vittoria arrivata soltanto ai calci di rigore nella sfida contro Sa Terza di Bitti, quest'anno viaggia in acque decisamente migliori, con 25 punti in cassaforte che rappresentano un bottino assolutamente confortante in chiave salvezza, frutto di sette vittorie e quattro pareggi.
Spetta al vice-capitano della squadra, Antonio Cherchi, tracciare un primo bilancio dopo un girone di andata più che positivo per i bianco-azzurri, partendo dall'ultimo successo ottenuto dai suoi, il 2 a 1 rifilato al Benetutti nell'ultimo turno di campionato.

 

«Nella prima frazione hanno giocato meglio loro – non fatica ad ammettere Cherci -, era un derby e lo hanno affrontato con l'attenzione che una gara di questo tipo richiede, noi invece eravamo un po' molli, soprattutto nel primo tempo, in cui stavano conducendo meritatamente loro.
Nel secondo tempo li abbiamo chiusi nella loro metà campo e alla fine abbiamo vinto senza rubare niente, anche se il successo è arrivato all'ultimo minuto, è andata bene così».

 

Il Bultei che si sta facendo apprezzare notevolmente quest'anno è solo un lontano parente della squadra che nel passato torneo ha stentato notevolmente.
«L'anno scorso era un caso a parte: eravamo sempre in undici, massimo dodici, ora invece il gruppo è composto da diciotto elementi.
Siamo partiti male, potevamo fare meglio, ma ci siamo riscattati con il passare delle giornate: siamo quasi salvi, l'obbiettivo era quello, quindi siamo abbastanza soddisfatti».

Le cause di questa metamorfosi sono molteplici.
«Molto dipende dal fatto che abbiamo fatto una preparazione come si deve, la passata stagione abbiamo iniziato la stagione in sette, non potevamo fare di più, non era colpa dell'allenatore.
Quest'anno abbiamo fatto un pre-campionato abbastanza duro, agli allenamenti ci siamo quasi tutti, la differenza è quella. Le ultime partite le abbiamo vinte al secondo tempo, qualcosa vorrà dire. L'anno scorso è stato un miracolo se ci siamo salvati».

 

Per quanto riguarda il suo rendimento personale, Cherchi non si sbilancia.
«Potrei fare più gol su azione visto che ho segnato solo di rigore o punizione, sono in ripresa, potrebbe andare meglio ma sono soddisfatto».

 

Tra i problemi da risolvere, c'è sicuramente la cronica difficoltà nelle gare lontano da Bultei.
«Abbiamo vinto solo una volta contro il Lodè, ora ci aspettano due trasferte a Orani e Oniferi, sarebbe ora di tornare al successo».

 

Con la salvezza quasi in tasca, le prossime quattordici partite rappresentano una sorta di palestra per poter crescere in vista del futuro.
«Per l'anno prossimo – conferma il vice-capitano - vogliamo partire dalla base che c'è ora, per provare a fare qualcosa di meglio; non dico che punteremo a vincere il campionato, ma ci piacerebbe toglierci qualche soddisfazione in più».

 

Diventa sempre più avvincente, intanto, la lotta per le prime posizioni: Cherchi si lascia andare ad un pronostico.
«Secondo me la vittoria fuori casa del Bono nello scontro diretto con il La Caletta peserà tantissimo, ma se la giocheranno punto su punto fino alla fine, anche se a me è piaciuto un po' di più l'Atletico, li abbiamo incontrati in casa loro, quindi magari sono stati agevolati dal fattore campo, ma mi hanno fatto un'ottima impressione.
Il Bardia è un po' distaccato, però credo che i primi tre posti se li giocheranno tra di loro».

 

Il Bultei è chiamato ora a vendicare l'1 a 0 subito in casa ad opera dell'Oniferese, prossima avversaria.
«Ci aspettiamo di giocarcela alla pari, provando a strappare l'intero bottino, dobbiamo ripartire dalla mentalità con cui affrontiamo le gare in casa.
Possiamo fare una buona partita, esprimendo il nostro gioco: alla fine bene o male i gol li facciamo, ne abbiamo fatti 31, possiamo contare su uno dei migliori attacchi.
Non siamo una squadra fisica, ma puntiamo molto sulla tecnica e sulla qualità della manovra, se giochiamo bene abbiamo più di una chance, altrimenti è molto difficile».

 

Quale è il problema più grande che affrontate in trasferta?
«Conta soprattutto la mentalità con cui scendi in campo: con il Bardia abbiamo perso 3 a 2, disputando una buona gara.
Magari a livello inconscio affrontiamo le gare diversamente, ma il fatto è che dobbiamo fare più punti, c'è poco da aggiungere.
Per quest'anno siamo contenti, c'è un bel gruppo, ci divertiamo, poi vedremo l'anno prossimo se riusciremo a crescere».

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2013/2014
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Sardegna
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