«Contro il Cus ottima prova, continuiamo così»
Carlo Giraldo suona la carica: «Guspini, stagione strepitosa»
La lotta per la promozione, per quanto riguarda il girone A, entra nel vivo: a sei giornate dal termine, infatti, sono cinque le squadre pronte a darsi battaglia per accaparrarsi i primi due posti in classifica; se il Su Planu sembra avere, almeno sino a questo momento, una marcia in più rispetto alle altre sorelle, forte anche del vantaggio di 3 punti sulla diretta inseguitrice, non se la passa affatto male nemmeno il Guspini, che nelle ultimissime giornate sta consolidando il suo secondo posto, con una striscia record di dieci vittorie ed un pareggio.
Carlo Giraldo, vicepresidente della società, ci ha aiutato a fare il punto della situazione, a poche ore dalla sfida decisiva contro la Frassinetti.
«Non ci aspettavamo di fare così bene – esordisce Giraldo - , siamo una matricola nel campionato di Prima Categoria, è vero, anche se gran parte dei giocatori che compongono attualmente la rosa sono retrocessi dal campionato di Promozione sino alla Seconda Categoria, dal quale siamo poi ripartiti; già dall'anno scorso dunque avevamo un gruppo assolutamente competitivo, valido e preparato; le potenzialità per fare bene ci sono sempre state tutte, insomma.
In questa stagione siamo stati in grado di migliorare e crescere ulteriormente, inserendo pochi tasselli nuovi ma assolutamente mirati: ci sono bastati due o tre giocatori in più per risultare decisamente competitivi, anche se spesso il valore dei singoli non è sufficiente per raggiungere i risultati prefissati; per questo motivo a dicembre siamo intervenuti nuovamente sul mercato, perchè stavamo attraversando un periodo non proprio fortunatissimo: ad Ignazio Cambosu va il merito di aver ingaggiato Simone Uccheddu e Alessio Saruis, dei ragazzi splendidi e soprattutto umili che hanno sposato il nostro progetto e si sono impegnati sin da subito con grande voglia e determinazione; ci stanno dando un aiuto fondamentale non sono a livello tecnico ma anche sul piano del morale.
Mister Torrigiani è stato peraltro bravissimo a trovare l'equilibrio migliore, l'amalgama giusto fra i vari elementi: ha svolto sino a qui un grandissimo lavoro e sta continuando in quel processo di crescita personale che coinvolge poi inevitabilmente tutto l'ambiente, sta dando le motivazioni e le ambizioni giuste al gruppo e in questo senso i risultati parlano chiaro.
Abbiamo tra le altre cose rinunciato al contributo di Bebbo Palmas, che evidentemente non ha confermato tutte le aspettative che avevamo su di lui, non tanto sul piano tecnico-tattico ma su quello comportamentale: siamo convinti che la vera forza del Guspini sia il gruppo e non i singoli, la conferma migliore di quanto ti sto dicendo arriva proprio dall'ottimo campionato disputato l'anno scorso, che siamo riusciti a vincere a mani basse senza avere grandissimi campioni, ma anche e soprattutto grazie al contributo delle cosiddette seconde linee».
Quali sono gli insegnamenti più grandi che secondo te il Guspini ha ereditato dalle ultime retrocessioni?
«Non posso darti una risposta esaustiva, considerato che per me si tratta del secondo anno all'interno dello staff dirigenziale del Guspini.
Ho arbitrato per circa quindici anni, e questo mi ha permesso di entrare in contatto e conoscere numerosi giocatori e allenatori, di avere dimestichezza con l'ambiente; parlando con il Presidente si è aperta la possibilità per una collaborazione con la società e ho accettato immediatamente di dare una mano in questo senso; mi sono tuffato in questa avventura principalmente perchè mi dispiaceva che un paese di tredici mila abitanti come Guspini non avesse una squadra di calcio all'altezza, a differenza ad esempio di quanto è accaduto in passato con centri decisamente più piccoli come Villanovatulo.
Abbiamo intrapreso quindi un grandissimo lavoro, a livello generale, che ha coinvolto il settore tecnico e quello dirigenziale; abbiamo dato impulsi nuovi all'ambiente cercando di rivitalizzarlo e i risultati sino a questo momento sono dalla nostra parte».
Mancano sei partite alla fine, ormai stiamo entrando nel rettilineo finale, dove ogni errore costerà tantissimo; pensi che il Su Planu sia avvantaggiato rispetto a tutte le altre?
«Su Planu deve ancora affrontare delle sfide importanti, è difficile prevedere come andrà a finire; ci sono ancora 18 punti in palio e sarà difficile se non matematicamente impossibile per le prime cinque della classe ottenere il bottino pieno in ogni sfida, considerando che a partire proprio da domenica il calendario offre tantissimi scontri diretti, tra cui naturalmente troviamo anche la sfida tra Guspini e Frassinetti».
Cosa servirà per arrivare sino in fondo e guadagnare la promozione?
«Il Guspini deve giocare come ha fatto sino ad ora; il gruppo è ottimo, a prescindere dai singoli interpreti, e riesce ad esprimersi molto bene.
Contro il Cus abbiamo offerto una delle più belle prestazioni dell'anno, dobbiamo continuare così e cercare di essere più bravi del nostro avversario.
Io sono molto fatalista, penso dunque che le partite spesso vengono decise dai singoli episodi; la fortuna è un fattore fondamentale e allo stesso tempo imprevedibile.
Il mister e i ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro, tutti noi ci aspettiamo che continuino su questa strada, sarà poi il campo come sempre a dare il suo verdetto».