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Antonio Borrotzu, allenatore, Castelsardo
«Il campo mi manca e ora mi stanco di più ma tutto gira bene»

Castelsardo tra le grandi, Borrotzu soddisfatto: «Non so dove arriveremo ma possiamo giocarcela con tutti»

Dopo una lunga carriera ricchissima di gol, vittorie e soddisfazioni e dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Antonio Borrotzu non ha assolutamente perso tempo e, con alle spalle l'esperienza dello scorso anno nello staff tecnico del Li Punti, si è buttato a capofitto nella sua nuova avventura di primo allenatore: la proposta arrivata dal Castelsardo è stata una buonissima opportunità e i risultati ottenuti in questa prima parte di stagione alla guida dei rossoblù sono sicuramente incoraggianti: 16 punti all'attivo, frutto di 5 successi e 1 pareggio, che valgono il terzo posto, in solitaria, nel girone D di Prima categoria alle spalle del Monte Alma e a cinque lunghezze dalla vetta occupata stabilmente dall'Arzachena.

Nel prossimo turno i castellanesi se la dovranno vedere contro il sempre ostico San Giorgio Perfugas, poi ci sarà la trasferta nella tana del San Paolo Apostolo di Sassari e, a seguire, il turno di riposo in programma nel primo fine settimana del mese di dicembre. L'ex bomber di Alghero, Tempio, Tavolara, Atletico Uri e Castiadas analizza il momento attraversato dai suoi e pensa già all'imminente futuro con una buona scorta di ottimismo. Il 5 a 1 rifilato al Berchidda è stato uno dei risultati più rotondi dell'ottava giornata.

«Anche se eravamo un po' stanchi – ammette mister Borrotzu —, considerando che a metà della settimana scorsa eravamo scesi in campo per giocare il recupero contro l'Oschirese. A conti fatti abbiamo giocato tre partite nell'arco di sette giorni e quando hai i giocatori contati non è una cosa sicuramente facile: nell'ultima uscita sono stato costretto a schierare nuovamente tantissimi giovani, ma per fortuna le cose sono andate bene».
Nove punti in 270' sono senza ombra di dubbio un bel bottino.
«Ora speriamo solo di continuare così: del resto non possiamo fare altro che pensare ad una domenica alla volta. Dove può arrivare questa squadra, ancora non lo so nemmeno io: a parte 4-5 giocatori di esperienza, gli altri sono tutti giovani che devono ancora prendere la giusta confidenza con questa categoria e con le varie insidie che ci troviamo puntualmente ad affrontare. Per questo sarà importante fare un passo alla volta. Di sicuro questo gruppo ha tante qualità, dobbiamo solo imparare a giocare le nostre carte al meglio».

Borrotzu si trova nelle condizioni migliori per poter fare un lavoro egregio.
«Avevo già avuto modo di vedere giocare questi ragazzi nella passata stagione; l'organico è rimasto praticamente invariato, a parte 5-6 innesti; con il passare delle giornate la nostra autostima sta crescendo a vista d'occhio, un elemento importantissimo, considerando che nel campionato scorso il Castelsardo ha conquistato la salvezza soltanto playout. La cosa più importante era far capire ai ragazzi che hanno tutte le carte in regola per poter dire la loro contro chiunque, stanno dando massima disponibilità e si allenano con grande professionalità; al campo ci sono sempre tutti e si allenano a mille, e del resto è proprio quello che mi aspetto da loro».

L'avventura come tecnico è incominciata soltanto da pochi mesi, ma le sensazioni sono sicuramente positive.
«Devo essere sincero: mi manca il campo (ride). Per ora posso solo dire che arrivo alla fine della partita con più stanchezza addosso di quando giocavo, ma per essere il primo anno sta girando tutto nel verso giusto: in questo ruolo mi trovo molto bene. Certo, a stare fuori, a guardare correre gli altri si soffre un pochino, perché non riesci a sfogarti come invece eri abituato a fare».

Sino a questo momento il Castelsardo è caduto soltanto due volte: la prima, all'esordio, in casa del Valledoria, e poi, il 22 ottobre scorso, nella tana della capolista Arzachena. Due sconfitte di misura che però non hanno lasciato strascichi negativi.
«La verità è che contro il Valledoria potevamo tranquillamente pareggiare, considerando che per tutto il secondo tempo abbiamo giocato costantemente nella loro metà campo: sono una squadra costruita per vincere il campionato, con tanti acquisti importanti: ora si trovano un po' in difficoltà ma sono sicuro che alla fine verranno fuori e si lasceranno alle spalle questo momento negativo».
Stesso discorso si può fare per la sfida nella tana dell'Arzachena.
«I nostri avversari il giorno ci hanno fatto i complimenti per come abbiamo interpretato la gara, anche se poi i complimenti lasciano il tempo che trovano. Anche in quella circostanza ci siamo espressi piuttosto bene, con un gol annullato e una conclusione che è finita sul palo. Nel secondo tempo siamo riusciti a creare diversi problemi ad una delle compagini più quotate per il salto di categoria: dalla loro avevano un maggiore tasso di esperienza, una rosa allestita per disputare un campionato di primissimo livello, ma noi non abbiamo sfigurato».

Il rammarico più grande è legato al pareggio di Palau, nella terza uscita stagionale.
«Dopo una partita dominata in lungo e in largo, che si è giocata praticamente ad una porta sola, abbiamo incassato il pareggio al 90'. Si tratta di due punti persi malamente, anche se devo ricordare che il direttore di gara ci ha annullato un gol. Tutto questo comunque rientra nel percorso di crescita che una squadra compie durante l'arco di una stagione e non siamo i soli che possono recriminare per qualche partita andata storta, nel calcio va così».

Il prossimo turno, intanto, riserva la sfida interna contro il San Giorgio Perfugas: l'imperativo, almeno per le sfide casalinghe, non può che essere quello di conquistare i tre punti.
«Sono sicuro che ci aspetta una partita tosta, da non sottovalutare assolutamente: il San Giorgio fa parte di quel gruppetto di squadre, assieme a Valledoria, Arzachena, Badesi, Ittiri e Campanedda, che possono tranquillamente puntare ad un campionato di vertice. Guardando i nomi dei giocatori che hanno in rosa capisci subito con che cliente ti troverai ad avere a che fare: parliamo di elementi importanti, allenati da un tecnico bravo e preparato come Paolo Piga. In un certo senso abbiamo l'obbligo di fare il massimo e quindi di strappare il bottino pieno, ce la giocheremo alla pari e dunque molto dipenderà da noi: se continueremo a scendere in campo con questo spirito, questa mentalità e questa concentrazione, batterci non sarà facile per nessuno».

Le notizie più liete per il tecnico stanno arrivando dall'attacco, con un bottino di 18 reti.
«Sono molto contento, è chiaro, ma il discorso riguarda tutti i reparti, a partire dalla difesa dove si stanno mettendo in luce giovani davvero interessanti, e passando dal centrocampo. In avanti possiamo contare sui giocatori più esperti che abbiamo in rosa, come Bazzoni, Uleri, Falchi, Sechi e Palmas. Da loro mi aspetto tanto, sono pedine importanti per questa categoria. Ci tengo a ringraziare pubblicamente Paolo (Palmas, ndr) perché, dopo dieci giorni dalla tragedia che ha subito in famiglia (la scomparsa del papà, ndr), si è presentato al campo con una forza indescrivibile, e non era facile né scontato, dopo quello che gli è successo».
Borrotzu aggiunge: «In queste ultime tre vittorie è stato fondamentale: oltre alle prestazioni ci ha trasmesso la forza per portare a casa il massimo, tant'è che la squadra ha deciso di dargli la fascia di capitano. Questi gesti ci danno la possibilità di capire quanto questo gruppo sia affiatato e unito, e parliamo di una rosa che è composta, per buona parte, da ragazzi di Castelsardo, che sono 18 in totale. Tutti quanti noi, parlo anche a nome della dirigenza e dei suoi compagni, non smetteremo mai di ringraziarlo per quello che ha fatto».

Borrotzu può contare sul supporto di uno staff di primissimo livello.
«I miei due collaboratori mi stanno dando una grossissima mano: mi riferisco, nello specifico, a Bobo Gaspa, il preparatore dei portieri, e a Claudio Gazzano, il preparatore atletico; la società del resto ci supporta in tutto e per tutto e ha fatto grossi sacrifici per accontentarmi durante il mercato estivo. Grazie al contributo offerto dai giocatori più esperti, poi, i nostri giovani possono crescere in tutta tranquillità».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2023/2024
Tags:
Prima Categoria
Girone D