Il tecnico: «Usiamo la testa, un gol lo facciamo»
Castiadas favorito? Zaccheddu frena: «L'1-1 dell'andata è buono ma il GhiviBorgo è forte e la finale è ancora da conquistare»
Il Castiadas favorito? Non per Giampaolo Zaccheddu. Il tecnico dei sarrabesi ha grande rispetto del GhiviBorgo e l'1-1 in Toscana di domenica scorsa non lo esalta ancora. Vuole la finale nazionale dei playoff di Eccellenza ma sa benissimo che c'è ancora della strada da fare perché la squadra di Pacifico Fanani è tutt'altro che arrendevole. «Ho potuto constatare con mano - dice il tecnico selargino - che siamo di fronte ad una bella squadra, molto organizzata e con pochi difetti. Forti in attacco con Vanni e Colombi che creano difficoltà con la loro fisicità, in mezzo al campo sono rapidi e tecnici e hanno due esterni bassi, Borgia e Angeli, che spingono molto. All'inizio abbiamo un po' sofferto con la disposizione a rombo del nostro centrocampo poi quando siamo passati in linea è andata meglio. Mi aspetto un GhiviBorgo che in casa nostra potrà darci più noie che non quanto abbiano fatto in casa loro».
Come affronterete la sfida di domani?
«Con la massima attenzione e usando la testa. La qualificazione è ancora tutta da conquistare. Partiamo da un bell'1-1 che è chiaramente meglio di una sconfitta fuori casa ma è comunque un risultato a rischio che, dal punto di vista mentale, può favorire loro che approcceranno mentalmente la gara per vincerla, non avendo altra possibilità se non fare 2-2 che però vedo molto complicato si possa avverare»
Il Castiadas visto all'andata ha buone chance di spuntarla?
«Stiamo molto bene di testa e, soprattutto, di gambe. La mia paura era quella di arrivare un po' cotti a questi spareggi dopo un campionato tirato, giocando 34 gare e con diversi turni infrasettimanali. Invece la gara fatta a Ghivizzano dice che dal punto di vista atletico stiamo bene e questo mi dà molta fiducia per poter andare avanti. È una partita secca che vale la finale, da giocare con giudizio, senza concedere niente e cercando di sbagliare il meno possibile anche perché noi il gol lo facciamo sempre e possiamo far male in qualsiasi momento della partita. Però bisogna fare molta attenzione, in settimana ci siamo allenati nei particolari, specie sulle palle inattive per cercare di limitarli in qualche modo perché ai centimetri che ci mancano non puoi porre rimedio»
Ci si aspetta il pubblico delle grandi occasioni
«Questo ci fa molto piacere ma non deve farci pensare di essere già in finale solo perché c'è il pubblico dalla nostra parte. Molti spettatori ce n'erano anche domenica scorsa al "Carraia" ma non mi sembra che loro abbiano dominato. Questa gara di ritorno è senza pronostici e il fatto di giocarla in casa nostra non è un vantaggio netto»
Conquistare la finale vi avvicinerebbe tanto alla serie D
«Per quello che si legge sul Calcioscommesse in Lega Pro e serie D, passare il primo turno di questi playoff potrebbe dare la quasi certezza del salto di categoria. Ma a me non mi piacciono i ripescaggi, che interessano più alle società, noi non dobbiamo cullarci su quello che potrebbe accadere se verranno confermate queste combine, io voglio vincere sul campo e andare in finale dove, molto probabilmente, ci sarà il Ravenna, un club blasonato che è stato in serie B ma non più forte del GhiviBorgo. Se saremo noi ad andare in finale siamo molto fiduciosi di poter dire la nostra anche col Ravenna ma la nostra finale è domani»
In queste sfide secche e dall'alta posta in palio i giocatori esperti contano molto e i vostri non hanno tradito
«Per rinunciare ad uno come Emiliano Melis ci devi pensare molto perché in queste partite ti fa sempre la giocata decisiva e ha l'intuizione giusta. L'esperienza conta molto, come quella che ha portato Volpe a fare una grande gara in mezzo al campo e la stessa cosa vale per Porcu che ha fatto a sportellate con i loro attaccanti. Questi giocatori non tradiscono mai. Ma mi aspetto molto anche dagli altri e da Mesina, che se domenica scorsa avesse fatto meglio i movimenti con la loro difesa alta sarebbe caduto meno in fuorigioco e si sarebbe potuto presentare a tu per tu col portiere avversario così come ha fatto Emiliano in occasione del gol del pareggio. Vedo bene anche Sarritzu che ha recuperato brillantezza»
E poi non sarebbe male avere la fortuna dalla propria che probabilmente vi è mancata nel finale di campionato
«Un pizzico di buone sorte ci vuole sempre. Evidentemente era destino che vincesse il Muravera ma è anche bello ed emozionante fare gli spareggi ed essere ancora vivi. Ripeto, la mia preoccupazione era quello di aver finito il campionato a corto di energie, che abbiamo poi recuperato allenandoci. C'è lo spirito giusto e ce la giochiamo, con giudizio con attenzione»