Sulla rissa col Lanusei: «Tensione alta»
Cirinà plaude al suo Ploaghe: «Orgogliosi del 3° posto, il Muravera vincerà il campionato ma non abbassi la guardia»
Un far-west di 10' che ha macchiato una bellissima sfida-playoff, Ploaghe e Lanusei si sono date battaglia sul campo per oltre un'ora di gioco prima di dar vita ad uno spettacolo poco edificante a palla ferma con una parapiglia nato dallo scambio di "carezze" tra Gavino Olmetto e Pablo Gutierrez che ha portato alla loro espulsione e a quella di altri tre giocatori (Mura, Zichi e Picconi). Il tecnico dei sassaresi Ivan Cirinà spiega perché la gara, che vedeva la sua squadra in vantaggio 1-0 poi chiusa sul 2-0, abbia preso una piega che col calcio giocato ha poco a che vedere. «La tensione era alta - dice l'ex allenatore del Taloro - noi eravamo a mille, venivamo da due pareggi di fila e volevamo fare bene per forza, loro avevano un importante impegno di Coppa Italia, arrivavano da una sconfitta in casa e perdere ancora significava mettere a rischio i playoff. Ci sono state scintille tra due giocatori con caratteri forti però sedata in campo. Il problema è stato in tribuna tra due tifoserie che, tra l'altro, a Lanusei si erano ritrovate nel terzo tempo, poi con il buon senso di tutti e anche quello dell'arbitro (Sessa di Civitavecchia, ndr) si sono placati gli animi. Chi ha sbagliato l'importante che lo abbia ammesso, le due squadre sono state anche assieme nel dopo-gara e ora incasseranno i provvedimenti del giudice sportivo».
Domenica per voi era importante tornare alla vittoria e l'avete fatto in uno scontro diretto per i playoff
«Sono punti che valgono doppio e siamo pure in vantaggio come reti con il Lanusei. Sono contento della prova dei ragazzi dato che venivamo da due pareggi che ci hanno fatto perdere contatto con la prima in classifica. A Valledoria abbiamo sofferto molto e recuperato il doppio svantaggio con l'uomo in meno, col Fertilia avevamo rimontato due gol e sbaglia il rigore a gara finita, quei due punti in più ci avrebbero fatto molto comodo ma comunque abbiamo dimostrato di avere carattere e che ci siamo come gruppo e come squadra»
Pulina mattatore, bomber con 18 gol ma avete 13 marcatori diversi
«Noi siamo una squadra che manda in gol un po' tutti, anche se poi Pulina è il finalizzatore, quello che sta dentro l'area e ha più occasioni. A turno con lui giocano Carboni e Falchi, che sono più seconde punte e riconosco siano un lusso per la categoria, fanno un lavoro importante per la squadra e segnano pure così come i nostri esterni come Cherchi, Deligios e Muscau. Sono molto contento della struttura della squadra»
I numeri sono dalla vostra parte: miglior difesa e minor sconfitte al pari del Muravera
«Abbiamo subito 23 gol, siamo il quarto miglior attacco con 55 reti segnate e non abbiamo mai perso in casa. Sono dati importanti, segno di una squadra molto compatta che partecipa con tutti i suoi elementi alla fase difensiva e con giocatori come Cocco, Mattiello, Zichi e il portiere Garau tutti di ottimo livello per la retroguardia e che sfruttano bene la grande copertura che facciamo in mezzo al campo. Corriamo tutti e stiamo bene in un momento importante della stagione»
Il Muravera può solo perdere il campionato, l'ultimo vero ostacolo può essere la gara contro il Ploaghe fra tre giornate?
«Il campionato si vince credo a 70-72 punti e loro sono molto vicini al traguardo, ora è chiaro che dipende solo da loro ma se hanno 8 punti in più di noi non è un demerito nostro ma hanno fatto un gran cambio di passo dopo la prima settimana di gennaio. La squadra di Senigagliesi è forse la più quadrata e continua tra quelle incontrate e si merita di stare lì al primo posto ma non deve abbassare la guardia perché non è la prima volta che una capolista subisce la rimonta. Il calendario è più difficile per noi, andremo lì per dare battaglia ma è ancora troppo presto per parlarne, noi abbiamo la testa alla gara col Ghilarza che sono avversari di tutto rispetto»
La differenza nel girone di ritorno tra Muravera e Ploaghe sta negli ultimi due pareggi fatti con Fertilia e Valledoria, con 4 punti in più avreste potuto sognare
«Noi però abbiamo due punti in più rispetto alle stesse gare del girone d'andata ciò vuol dire che il nostro rendimento è costante e lineare. Per vincere non basta essere solo bravi ma sono importanti anche gli episodi, noi abbiamo pareggiato subendo gol oltre il 90' in due gare, contro Porto Corallo e Taloro, col Fertilia abbiamo sbagliato il rigore del 3-2 al 93' e abbiamo vinto solo una volta segnando al 90', in casa del Latte Dolce. Avremmo potuto avere 4 punti in più se fossimo stati un po' più fortunati»
Cosa vi è mancato per stare ancora più su, forse i troppi pareggi?
«I dieci pareggi sono una chiave di lettura importante, dico che è meglio perdere qualche gara in più ma vincerne di più però i pareggi ti danno morale e vai avanti. Noi siamo una matricola e il Muravera ha più esperienza ma non intendo come giocatori bensì nell'insieme perché il massimo campionato regionale è completamente diverso da quelli di Promozione e Prima. Il Muravera ha cambiato poco nell'organico pur essendo arrivato sesto probabilmente avendo valutato che l'anno scorso c'erano due fuoriserie come Nuorese e Porto Corallo e una squadra di grande livello come il Fertilia. La conoscenza del campionato è importante per vincerlo, il Ploaghe sta facendo benissimo perché essere la terza forza del campionato dopo 27 partite dev'essere un orgoglio di tutti, società, tifosi e squadra. E poi è importante il calendario, incontrare il Ghilarza tra 3 o 4 giornate può essere diverso che farlo adesso»
Tanti giovani e pure bravi al Ploaghe però mister Cirinà spesso fa doppi cambi con l'ingresso del portiere classe '96
«Ho una rosa nella quale ci sono molto "anziani" che, in certe zone del campo, mi danno qualcosa in più. Sono scelte che si fanno per recuperare il risultato, Picconi ha purtroppo davanti a lui un portiere come Garau ma è bravo e ho grande fiducia in lui. I nostri giocani stanno crescendo in modo esponenziale grazie all'apporto dei grandi del gruppo, Fois è un '97 cresciuto tantissimo, Muscau e Deligios sono esterni di valore, Mura che ho avuto al Taloro mi sta dando una grande mano nel ritorno, così come Leoni e Iacomelli. Siamo contenti e soddisfatti dei nostri fuoriquota»
E che dire del Taloro che potrebbe bissare i playoff dopo quelli storici raggiunti con Cirinà in panchina?
«Sono contentissimo per il lavoro che stanno facendo Pippo Zani, che è stato il mio portiere l'anno scorso, e Franco Cottu, che era il mio vice e guidava la Junores che ha vinto un titolo regionale e fatto una finale. Più fanno bene e più sono felice, portano avanti un progetto che hanno condiviso con me in questi anni, credo che un pizzico del lavoro che ho fatto con loro ci sarà pure in questi risultati senza nulla togliere al merito per ciò che loro hanno apportato in questa stagione»
Il caso Sanluri fa sempre discutere, prima con il 3-0 a tutti ora con le squalifiche che si possono scontare, voi siete vittime di questa normativa?
«Diciamo che c'è stata una svista della Figc, non voluta, nel darci un'informazione diversa da quella che hanno fornito al Valledoria. Bastava che la Federazione facesse una circolare scritta o inserisse in un comunicato ciò che ha inviato singolarmente ad una società dove si diceva che le squalifiche venivano scontate anche nel turno in cui c'era in calendario il Sanluri sebbene non si giocasse»
Il Valledoria probabilmente è stato bravo nell'ottenere una risposta ufficiale anziché per telefono
«Noi non abbiamo avuto il tempo materiale per fare una domanda scritta per capire se Fois avesse potuto giocare o meno contro il Porto Corallo, perché contava nello scontare le tre giornate di squalifica anche la gara non disputata col Sanluri. Ora apprendiamo di sì ma non cambia il nostro pensiero. Noi non abbiamo niente contro il Valledoria, anche io ho avuto in passato dei vantaggi dall'applicazione delle norme federali ma abbiamo fatto ricorso affinché fosse esplicitato un fatto che ha avuto due diverse interpretazioni. Ribadisco che la Figc avrebbe dovuto fare un comunicato ed evitare disparità di trattamenti oltre a quelli già creati a squadre come Castiadas, La Palma e Tortolì che, giocando contro il Sanluri nelle prime tre gare del girone di ritorno, hanno appesantito il proprio carico di ammoniti mentre altre possono addirittura alleggerirlo e altre ancora non hanno usufruito di questa situazione di vantaggio»
Ma si può parlare di campionato falsato?
«Quello no, nell'arco di un campionato un'ammonizione in meno o scontare le squalifiche quando non si gioca non incide sui verdetti dopo 34 giornate. Poi è chiaro che noi allenatori vorremmo giocare le gare con tutti gli effettivi ma essere al completo non ti dà la certezza di vincere. C'è stata sicuramente un'ingiustizia sportiva e se su questo aspetto avessimo avuto una risposta più immediata dall'organo federale nessuno ora si sarebbe lamentato»