Entrambi classe '75, il romano fu a Olbia nel 2007
Coppa Italia, Lanusei-Albalonga è anche la sfida tra i giovani tecnici Gagliarducci e Loi
Lanusei-Albalonga è anche la sfida dei tecnici Francesco Loi e Cristiano Gagliarducci, stessa età (entrambi classe 1975) ma carriere totalmente diverse. L'allenatore di Colleferro è stato un difensore roccioso che ha giocato quasi esclusivamente in serie C2 vestendo le maglie di una infinità di squadre e approdando in piazze importanti come Frosinone, Latina, Taranto, Ancona; ha fatto tappa pure in Sardegna, oltre sette anni fa, quando giocò nell'Olbia per mezza stagione, portato in Gallura da Sandro Pochesci poi esonerato nel novembre del 2007. La carriera di tecnico per Gagliarducci ha avuto un'impennata due anni e mezzo fa quando era al Cynthia 1920 come vice di Pochesci e poi fu investito dell'incarico dopo le dimissioni del primo allenatore che aveva collezionato 7 sconfitte nelle prime 10 giornate. L'occasione fu colta alla grande, con bravura e con un ottimo mercato di dicembre, così arrivò la salvezza dei genzanesi nell'anno in cui il Progetto Sant'Elia retrocedette in Eccellenza e il Selargius superò nei playout il Budoni. Nell'estate del 2013 il patron Alessandro Virzi lascia Genzano e riparte da Frascati, dando vita alla Lupa Castelli Romani e affidandola proprio a Gagliarducci che stravince il campionato di Eccellenza laziale con 90 punti, senza mai perdere, vincendo 28 gare e pareggiandone 6 chiudendo davanti all'Albalonga. Che diventerà la sua squadra perché ad inizio stagione lascia i giallorossi dopo la preparazione senza aver firmato il contratto e poi sostituisce a fine ottobre l'esonerato Pierpaolo Lauretti. Da quando allena, su 73 gare di campionato ne ha perso 7, 4 col Cynthia e 3 con l'Albalonga.
Una settimana fa mister Cristiano Gagliarducci ha elogiato la prova dei suoi: «Abbiamo fatto una delle migliori partite da quando alleno - ha detto su fuoriareaweb.it - sempre palla a terra e sempre a livelli altissimi, creando quattro o cinque occasioni da gol non sfruttate ma anche questo è il calcio». Ma ha anche ricordato i limiti del suo Albalonga che aveva deluso nello scontro diretto col Colleferro: «Non siamo costanti. Quando dico che la mia non è squadra di uomini è perché sugli uomini ci puoi sempre contare, invece alleno ragazzi bravi ma imprevedibili, che a volte giocano bene e altre male. In allenamento proviamo tutte le cose che contro il Lanusei ci sono riuscite, in altre gare sembriamo che dormiamo».
Francesco Loi spera che l'Albalonga dorma proprio a Lanusei: «Ci aspetta una gara difficilissima contro un avversario molto forte e che punta tutto sulla Coppa Italia. Siamo riusciti a tenere aperta la qualificazione anche se l'1-0 è un risultato pericoloso da rimediare perché un eventuale gol subito ci costringerebbe a segnarne tre. Giocheremo con attenzione cercando con pazienza di sbloccare la gara. Rispetto alla gara d'andata avremo Placentino che sta attraversando un grande periodo di forma, ha segnato 10 gol in campionato giocando davanti alla difesa. Figos e Viani stanno bene, così Angheleddu ed è stato importante aver recuperato Gutierrez». Il tecnico rossobiancoverde si aspetta un Lixius ribollente: «Per Lanusei e l'Ogliastra è una gara storica, nonostante si giochi di mercoledì mi aspetto la tribuna piena. Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui e vogliamo proseguire in Coppa dopo esserci rilanciati anche in campionato».