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Coppa Italia ultimo atto: il Ghilarza cerca il trionfo storico, il Taloro vuole la seconda vittoria alla quarta finale
Cordeddu, ex Lanusei, l'unico per il bis del 2015

Coppa Italia ultimo atto: il Ghilarza cerca il trionfo storico, il Taloro vuole la seconda vittoria alla quarta finale

Coppa Italia ultimo atto. Una tra Ghilarza e Taloro Gavoi potrà alzare il trofeo e potrà cercare di emulare il Lanusei approdato in serie D grazie al cammino fatto nella fase nazionale. La finalissima di domani pomeriggio a Oristano (ore 15 a Sa Rodia) assume un sapore particolare proprio perché è fresca l'impresa fatta dagli ogliastrini che di questi tempi, un anno fa, trionfavano a Macomer contro il Castelsardo. Vincere la finale regionale non soltanto porta un prestigioso trofeo in bacheca ma permette di tentare la via alternativa al campionato per il salto di categoria. Non è per niente facile farlo dalla Coppa Italia perché dal 1999 ad oggi, cioè da quando la manifestazione è per sole squadre di Eccellenza, prima del Lanusei solo il Castelsardo nel 2006-07 era riuscito ad approdare in serie D ed entrambi i club lo hanno fatto nonostante il loro cammino si sia fermato in semifinale perché le avversarie rimaste in gioco avevano ottenuto la promozione vincendo il proprio campionato di Eccellenza regionale.  

 

Mattia Cordeddu è il più fresco vincitore della Coppa ItaliaQuella che si giocherà al Centro Federale di Sa Rodia è una finale inedita perché innanzitutto è inedito il risultato ottenuto dal Ghilarza, per la prima volta nella sua storia così in alto al sesto campionato di Eccellenza cui partecipa; il Taloro, invece, che da 16 anni di fila disputa il massimo campionato regionale, diventa il club isolano con più finali raggiunte, ben 4, staccando così Castelsardo (2003, 2007, 2015) e Corrasi  (1997, 1999, 2000) ferme a quota 3. I gavoesi vengono accomunati agli anglonesi e agli olienesi per il fatto di aver vinto una sola volta il trofeo e perso nelle altre due occasioni. Nel 2011 batterono ai rigori il Tortolì sul neutro di Dorgali, mentre nel 2008 cedettero al Terralba e nel 2012 alla Torres nelle finale giocate a Macomer. Se, dunque, la squadra barbaricina è più abituata a frequentare la finalissima di Coppa Italia, quella del Guilcer parte coi favori del pronostico. Perché in campionato è meglio posizionata (7ª contro 15ª), perché un mese vinse 1-0 nell'ultima di andata, perché nel proprio cammino ha fatto fuori in ordine San Teodoro, Latte Dolce e Tergu, ossia tre delle prime cinque squadre in classifica. Tra le fila dei giallorossi ci sono giocatori esperti che hanno già frequentato queste finali e spesso vinte: il portiere Simone Deliperi vinse con la Torres l'edizione del 2011-12 battendo proprio il Taloro, in quella di due anni fa con la maglia della Nuorese non giocò titolare a differenza del difensore Bruno Frongia che perse anche quella del 2003-04 sempre in verdazzurro (contro il Tempio). La punta Giorgio Ferraro, invece, vinse nel 2007-08 quando la finale col Sanluri venne giocata nientemeno che a Ghilarza mentre fu battuto con la Tharros dal Tavolara nel 2004-05. L'unico giocatore presente domani a Sa Rodia che può bissare il titolo è l'esterno Mattia Cordeddu che lo ha vinto lo scorso anno col Lanusei. Il tecnico Graziano Mannu, invece, ci riprova perché era alla guida del Carbonia nel 2008-09 quando fu sconfitto ai rigori dal Porto Torres che concedeva il bis di successi.

 

Il Taloro non parte sconfitto perché può esibire il totem Roberto Mele alla quarta finale in maglia rossoblù e vincente nel 2011 insieme con Marco Pinna quando batterono ai rigori il Tortolì. Sia il capitano che il mancino difensore segnarono entrambi dal dischetto, in panchina come secondo portiere c'era Franco Cottu attuale tecnico dei gavoesi mentre con gli ogliastrini militava Carlo Arrais, ora perno della difesa barbaricina che in quella gara di Dorgali segnò pure lui un penalty. Antonio Corona e Matteo Satta erano già in rossoblù quando il Taloro fu sconfitto dalla Torres nel 2012.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna