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«Grande lavoro di programmazione»

Corrias non si nasconde: «Buddusò, annata eccezionale»

Nel calcio a volte capita che la fine di una storia sia già scritta dal principio: è un po' quanto è capitato al Buddusò, che ha rispettato alla perfezione i tanti, e in un certo senso scontati, pronostici della vigilia che la davano come assoluta favorita e ha letteralmente monopolizzato il discorso per la vittoria finale del torneo.
Ad impressionare sono però i numeri, che descrivono uno strapotere tecnico – tattico disarmante, che non ha trovato praticamente ostacoli: in ventinove partite sono arrivate ventidue vittorie e sette pareggi, per un totale di 73 punti; lo 0 spaccato nella casella delle sconfitte probabilmente è il dato che meglio indica il divario tra il Buddusò e le sue antagoniste; i 73 gol fatti e i 24 subiti fotografano al meglio la stagione da urlo messa in piedi dagli uomini di Pietro Corrias, che tornano in Prima Categoria con un biglietto da visita di tutto rispetto.

 

«Sinceramente – esordisce Corrias - , sin dall'inizio della stagione ci sono arrivate ottime indicazioni da questo punto di vista: ho avuto a disposizione un ottimo organico, costruito da una società di grande levatura guidata dal Presidente Giuseppe Calvia che è stato uno degli artefici principali di questo successo.
Uno staff dirigenziale modello, un gruppo di giocatori eccezionali e motivati, un allenatore che ha dovuto lavorare solamente sull'amalgama generale e sulle motivazioni, anche legati ai principi sportivi, da dare ai singoli atleti, sono stati gli ingredienti principali di un'annata eccezionale; i risultati sono figli di tutto il lavoro che c'è stato in fase di programmazione ed organizzazione iniziale.
Naturalmente il merito maggiore lo ascrivo a coloro che scendendo in campo determinano i risultati: i giocatori sono stati formidabili e quindi possiamo attribuire il 60% a loro, il 30% alla società e il restante 10% al tecnico; il 100% invece va alla comunità sportiva di Buddusò».

 

Onore alle antagoniste - «Il Buddusò era sicuramente una delle favorite, almeno inizialmente, ma non c'eravamo sicuramente solo noi: il Burgos è stato un avversario straordinario, considerando che matematicamente il campionato lo abbiamo vinto soltanto alla terzultima partita; onore al loro che hanno disputato un grande torneo, possiedono una bella intelaiatura di squadra e giocano molto bene, guidati da un bravo allenatore; hanno fatto bene anche tutte le squadre che ci seguono, a partire dal Silanus, passando per l'Atletico Bono, il Pozzomaggiore, il Cuglieri sino ad arrivare al La Caletta e al Sedilo hanno disputato un ottimo campionato; tra le altre cose in tutte queste squadre militano giocatori di assoluto livello.
Probabilmente il Buddusò è stata la squadra più costante, forse un po' più forte sul piano tecnico e tattico e magari quella più motivata: vorrei ricordare che quest'anno è il cinquantenario della fondazione della società e in questo modo abbiamo voluto onorare al meglio tutte le persone che si sono avvicendate a seguire questa squadra in tutti questi anni.
Anche le altre squadre hanno dato battaglia, è stato un campionato difficile dove bisognava sempre giocare al massimo per non perdere punti per strada; è vero che abbiamo accumulato 73 punti ma per sette volte abbiamo pareggiato con delle squadre che sono dietro di noi».

 

I momenti difficili della stagione - «Un momento difficile c'è stato, ma bisogna dire che avevamo accumulato un buon vantaggio e questo ci ha permesso in un certo senso di limitare i danni.
Nella parte iniziale del girone di ritorno il Burgos è riuscito a portarsi a cinque punti da noi e quello è stato un periodo particolarmente difficile; ci siamo comunque ripresi e abbiamo affrontato con grande determinazione il proseguo del campionato, subendo qualche battuta d'arresto come i pareggi a Cuglieri, Silanus e Pozzomaggiore; è stato un periodo particolare, in cui abbiamo pagato troppo qualche assenza ma ne siamo usciti brillantemente».

 

Le chiavi del successo - «Pintore con le sue reti è stato uno dei grandi protagonisti di questa stagione, ma sono del parere che anche lui si sia avvalso della collaborazione e dell'intesa con l'altro nostro attaccante, Ignazio Porcu, ma anche con tutti gli altri giocatori che si sono avvicendati.
Anche i difensori sono stati bravi, considerando che siamo la miglior difesa del torneo sino a questo momento; i nostri gol sono 73, ciò vuol dire che il Burgos domenica ci ha superato ma proveremo a riprenderci il primato domenica a Sedilo, cercando di mantenere l'imbattibilità.
Io credo che tutti i giocatori, uno per uno, sono stati straordinari, tant'è che tutta la rosa è stata coinvolta in questo progetto, dando la possibilità a ciascuno di poter mettere un pezzettino del proprio cuore e del proprio talento in questa vittoria, è giusto elogiarli tutti
Certamente chi segna più gol, in questo caso Pintore e Porcu, è messo più in evidenza rispetto agli altri, ma è anche vero che il portiere Gianpaolo Porcu e i difensori sono stati fondamentali».

 

Si pensa già al futuro - «Le basi per fare bene ci sono senz'altro, perchè questa è una squadra che proviene da un campionato dove ha dettato legge con tutte le difficoltà costituite dal valore delle altre rivali e direi che con due o tre innesti potrebbe farsi valere anche in Prima Categoria; dipende sempre anche dal girone in cui verrà inserita, perchè presumo che il girone di Sassari sia più competitivo rispetto a quello del nuorese, anche se in quest'ultimo è maggiore il tasso di agonismo rispetto a quello tecnico e questo potrebbe rappresentare una difficoltà in più.
Bisogna sperare che la società riesca ad amalgamarsi al meglio con i giocatori e con lo staff tecnico, senza dimenticare il contributo della tifoseria: quando questi elementi sono ben uniti si riescono a raggiungere risultati talvolta anche insperati.
Noi facciamo un augurio straordinario a tutta la Buddusò sportiva per il suo cinquantenario, per la sua rinascita e per il fatto di essere rientrata in un campionato importante, sperando che il futuro sia ricco di successi».

 

Due ringraziamenti particolari - «Dedico sicuramente questo successo alla mia famiglia, che è sempre stata vicina al sottoscritto e si è lasciata coinvolgere; una dedica speciale la vorrei fare a Giuseppe Calvia, ai dirigenti e a tutti i Presidenti che in questi cinquant'anni hanno fatto tanto per la piccola storia sportiva del paese; la dedico inoltre a tutti i miei giocatori, perchè senza di loro gli allenatori possono ben poco».

In questo articolo
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2012/2013
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Girone F