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Cotza stupisce tutti, un nuovo Corona al Muravera: «Giuseppe e Nurchi i più forti dell'Eccellenza»
Il 19enne di Barumini: Il sogno? Serie D e 10 gol

Cotza stupisce tutti, un nuovo Corona al Muravera: «Giuseppe e Nurchi i più forti dell'Eccellenza»

Esterno col vizio del gol, fuoriquota classe 1995 che gioca da veterano al suo primo anno nell'Eccellenza. Emanuele Cotza ha tecnica e forza fisica, è cresciuto tantissimo dall'inizio della stagione diventando, giornata dopo giornata, un punto di forza del Muravera capoclassifica insieme con il Castiadas.

Emanuele Cotza (Muravera) ha segnato 4 gol in campionatoBene ha fatto il tecnico Stefano Senigagliesi a tenere in rosa quel 19enne di Barumini che arrivava dalla Prima categoria, benissimo ha fatto il club di Giampaolo Aresu a puntare sul nuovo Giuseppe Corona quando, due stagioni fa, ne acquistò il cartellino lasciando quel promettente attaccante esterno in prestito un'altra stagione nel club di casa, in Marmilla, dove ha segnato 21 gol. Il suo attuale rendimento passa forse sotto traccia in una squadra che abbaglia coi gol del capocannoniere Sergio Nurchi (23 reti) e che ha in Omar Porru, l'altro '95 da schierare obbligatoriamente con alle spalle già una stagione in serie D nel Selargius e un campionato di vertice in Eccellenza col Porto Corallo. Ma, probabilmente, non è neanche un caso se, nel Muravera che ha perso solamente tre gare in campionato, in nessuna di quelle (Latte Dolce, Porto Corallo e Castiadas) era presente Cotza. Che domenica scorsa, contro il La Palma, ha segnato un gran gol e sfornato un'altra prestazione sopra le righe seppur non fosse in perfette condizioni fisiche. «Ho una infiammazione al tendine che mi sta creando problemi in allenamento e in partita - dice Cotza - ormai il dolore mi accompagna sempre e faccio una puntura per giocare. Contro l'Alghero spero di esserci, le situazione è continua evoluzione».

 

Domenica a Cagliari è arrivato il 4° stagionale, una perla che ha ricordato quella di Higuain del Napoli contro l'Inter in Coppa Italia 

«Non l'ho visto e non saprei dire. È stato bravo Sergio (Nurchi, ndr) a dribblare un paio di avversari e darmi la palla sul fondo, mi sono accentrato portandomela sul destro e poi l'ho calciata a giro sul secondo palo. Bello o no, di sicuro mi ha reso molto felice»

Quattro reti sono un buon bottino anche se il numero poteva essere almeno il doppio

«Sì può darsi, sono stato un po' sfortunato ma posso anche dire che avrei potuto fare di più. Credo sia comunque un buon traguardo alla mia prima stagione in Eccellenza, per adesso sono contentissimo del rendimento, pensavo di trovare più difficoltà in questa categoria ma sono stato agevolato dai consigli del mister e dei miei compagni e da una dirigenza che mi sostiene sempre»

In cosa devi migliorare?

«Ho sempre fatto la punta esterna a sinistra, giocando sulla linea di centrocampo faccio più fatica ad andare avanti e indietro in fascia e spesso sono meno lucido sottoporta. Devo migliorare la fase difensiva anche se il mister mi spinge a dar di più anche in quella offensiva»

Anche Nurchi faceva l'ala quand'era fuoriquota nel Selargius e poi è esploso come bomber quando è stato utilizzato da prima punta

«Sergio è fortissimo tecnicamente e tanto umile, bravissimo in posizione centrale e anche quando è spalle alla porta. Io invece ho più difficoltà nel girarmi e preferisco partire da dietro vedendo la porta avversaria frontalmente, poi mi trovo bene partendo da sinistra e accentrondomi, a destra rendo meno»

Quali consigli ti danno il mister e i compagni più esperti?

«Me ne dando tanti, il più ricorrente è quello di puntare più velocemente verso la porta avversaria e di calciare subito appena si apre uno spiraglio»

A cosa ti sono serviti i campionati di Prima categoria col Barumini?

«Ho giocato tre campionati, utilissimi per crescere e formarmi come giocatore. L'anno scorso ho segnato 21 gol, in Eccellenza è più difficile ma non mi scoraggio»

Un altro attaccante di Barumini, prima di te, ha fatto benissimo a Muravera. Cosa invidi a Corona?

«Di Giuseppe tutto. La tecnica, il tiro su punizione e la freddezza sottoporta. Ho avuto la fortuna di giocare qualche spezzone di partita con lui al Barumini ma mi diverto tanto quando facciamo i tornei estivi»

Il Muravera è di nuovo in testa dopo 5 giornate, può essere quella decisiva?

«Speriamo, non è detto che sia così perché ci sono tanti scontri diretti da giocare ancora ma noi ci proveremo fino all'ultimo»

Quando avete fatto il salto di qualità?

«Non saprei, mister Senigagliesi ci ha dato sempre tanta convinzione nei nostri mezzi. Certo, la vittoria a Lanusei, nella miglior gara che abbiamo fatto, con tanto di aggancio in vetta, ha aumentato la nostra autostima»

Cotza ('95) è al primo anno di Eccellenza, l'anno scorso ha segnato 21 gol col Barumini

Qual è stata la gara che ti ha soddisfatto di più a livello personale?

«Quella col Taloro a Gavoi, alla prima di ritorno. Ho corso molto e recuperato tante palle, poi ho provato anche la gioia di segnare. Senza dubbio è stata la mia miglior partita»

Domenica ospitate l'Alghero reduce da 5 sconfitte di fila, quali insidie si nascondono?

«Non sottovaluteremo l'avversario, le squadre che si devono salvare lottano su ogni pallone e, quando giocano da noi, si chiudono molto e non ci danno spazio. Dovremo essere pazienti perché il gol poi lo facciamo sempre»

Magari lo farà proprio Cotza che, dei 4 gol segnati, solo uno è stato fatto in casa

«Chiunque segni sarò contento, se lo farò io ancor di più. Fuori casa trovo più corridoi e maggiori ripartenze, a Muravera il campo è più piccolo e ci sono meno spazi»

Cosa ti auguri per questa stagione?

«Di vincere il campionato e di segnare 10 reti, va benissimo però se si avvera il primo sogno»

Il tuo gocatore preferito?

«Corona e Nurchi, i migliori dell'Eccellenza»

Intendevo tra i professionisti

«Non seguo la serie A e guardo qualche gara di Champions, Cristiano Ronaldo però è fortissimo»

In questo articolo
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
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