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Prima Categoria
«Felice per la disponibilità dei ragazzi»

Farina a caccia del vero Abbasanta: «Il tempo ci dirà chi siamo»

Grazie al bel successo interno ai danni della Lulese, l'Abbasanta si conferma in testa alla classifica, ma mister Farina non si scompone e spegne sul nascere i facili entusiasmi: il tecnico sa bene che, soprattutto nel caso di una squadra rivoluzionata, le vere indicazioni sul potenziale effettivo del gruppo si avranno con il passare delle giornate.
E' troppo facile, oltre che controproducente, cullarsi sugli allori a soli 180 minuti dall'inizio della stagione: è sicuro però che l'Abbasanta cercherà in tutti i modi di proseguire su questa buona strada, a partire dalla sfida in trasferta contro la neo-promossa Ichnos 2004, ancora inchiodata a 0 punti, che rappresenta un avversario tutt'altro che facile.

 

«Io non conoscevo ne la mia squadra ne le altre, per me è un girone nuovo; alleno tantissimi giocatori nuovi, ne conosco giusto tre che sono venuti con me da Pabillonis, tutto il resto per me è stata una novità, stiamo lavorando, ci serve del tempo.
Da parte dei ragazzi c'è la massima disponibilità, per il momento stiamo facendo bene ma non sono ancora in condizioni di capire che cosa possiamo realmente fare, quindi dobbiamo giocare partita per partita fino a quando non avremo gli elementi necessari per valutare il livello di questo girone».

 

La strada da seguire è, al momento, necessariamente soltanto una.
«Devo continuare a pretendere il massimo dai miei giocatori, poi se gli altri sono più bravi faremo loro i complimenti, come è giusto che sia».

 

Per Farina si tratta di un'avventura difficile, che nasconde numerosissime insidie.
«Ho accettato la proposta dell'Abbasanta per fare qualcosa di nuovo da qualche altra parte: io penso che un allenatore ogni tanto si debba mettere in discussione e per farlo deve misurarsi con delle realtà diverse, per vedere se è capace di ripetersi.
Sapevo che l'Abbasanta è una società seria e per accettare delle sfide per me ci devono sempre essere delle determinate condizioni, qui le ho evidentemente trovate».

 

Dopo circa un mese e mezzo di lavoro, l'allenatore stila i primi bilanci.
«La cosa che mi è piaciuta di più è la massima disponibilità dei giocatori.
E' inutile avere in rosa dei giocatori forti che però non si allenano e non si applicano; è come non averli.
Quando si viene fuori da una retrocessione qualche trauma c'è, ci sono stati dei giocatori che hanno preferito cambiare squadra, quindi io mi sono ritrovato con pochi elementi, ma quelli che sono rimasti sono attaccati alla maglia e si applicano. Questo mi è piaciuto molto ed è la componente fondamentale perché un allenatore riesca a costruire qualcosa».

 

La sfida contro l'Ichnos rappresenterà una tappa importante nel percorso di crescita intrapreso dall'Abbasanta.
«Ogni partita ha una storia a se, io non conosco ancora bene i miei giocatori, non ho avuto tanto modo di vederli, non ne conosco il potenziale, presumo che possano fare bene ma è troppo prematuro dare un giudizio.
Durante la preparazione quasi tutto il lavoro è basato sulla componente atletica, sicuramente non puoi basarti su due amichevoli per tirare le prime somme: le cose cambiano quando trovi degli avversari che se la giocano al pari tuo o quando sono più forti, allora ti rendi conto del valore che può avere la tua squadra.
Il fatto di aver ottenuto sei punti è relativo, perchè tutte le squadre sono un cantiere aperto, in più le rose a dicembre possono cambiare tantissimo, così come i valori in campo.
Molte poi hanno iniziato tardi e non hanno raggiunto ancora la condizione ottimale.
Penso che alla lunga chi ha le potenzialità per fare bene tirerà dritto per la sua strada e saprà riprendersi tranquillamente dai piccoli incidenti di percorso».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2013/2014
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Girone C