«Melis e Puddu sono i nostri valori aggiunti»
Festa salvezza per l'Isili di Casu: «Successo dedicato alla società»
Esplode l'entusiasmo in casa dell'Isili per una salvezza conquistata con tre giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato: si tratta di un ottimo risultato per i ragazzi allenati da Renzo Casu, soprattutto se si considera che il gruppo, composto prevalentemente da giovani ragazzi locali, è rimasto praticamente invariato rispetto alla scorsa stagione, che si è però conclusa soltanto dopo la vittoria nello spareggio play-out.
L'importantissimo lavoro svolto quest'anno servirà sicuramente da base in vista del futuro prossimo, ma non è ancora tempo per staccare la spina: l'Isili infatti sarà in un certo senso l'arbitro della lotta al vertice, considerando che dovrà affrontare, tra le altre, Siddi e Villanovatulo, impegnate nella corsa verso la promozione in Prima Categoria.
«Fortunatamente – esordisce Casu - siamo riusciti a fare qualche punto in più rispetto all'anno scorso, anche se, tutto sommato, la squadra è rimasta praticamente identica.
Come società, da tre anni a questa parte, stiamo portando avanti un discorso ben preciso: preferiamo puntare sui giocatori locali, integrando il nostro gruppo con qualche ragazzo proveniente da fuori solamente quando è strettamente necessario.
Il nostro obbiettivo quest'anno era quello di raggiungere una salvezza tranquilla, e in sostanza l'abbiamo centrato».
Quale è stata la vostra arma migliore quest'anno, rispetto alla passata stagione?
«Possiamo contare su un gruppo di ragazzi, il vero e proprio zoccolo duro, che effettivamente tiene molto alla squadra e alla maglia che indossano; fanno in un certo senso da traino nei confronti di chi ha, per problemi personali, meno tempo da dedicare al calcio.
Ciò che ci ha permesso di ottenere questi risultati, spesso riuscendo a sovvertire anche i pronostici della vigilia, è stata sicuramente la compattezza; in organico non abbiamo nessuna punta di diamante, nessun giocatore che possa fare la differenza in attacco, ad esempio, ma Melis e Puddu in primis, che sono i giocatori di maggior esperienza, ci hanno fatto fare quel salto di qualità che è risultato determinante».
Che idea si è fatto sulla lotta per la promozione in Prima Categoria?
«Io penso che la classifica al momento rispecchi i reali valori in campo; già nel girone d'andata l'Escalaplano mi aveva dato l'impressione di essere la squadra più quadrata, ma anche il Siddi, il Sadali e il Villanovatulo hanno tenuto bene, disputando sino a questo momento un ottimo campionato.
Mi ha deluso un po' il Loceri, una squadra dai due volti, che in casa esprime al meglio tutto il suo enorme potenziale ma in trasferta non riesce a fare altrettanto bene.
E' un girone decisamente livellato ed agguerrito, ma l'Escalaplano al momento merita assolutamente di essere in vetta alla classifica.
Noi affronteremo le prossime sfide con grande tranquillità, visto che ormai abbiamo raggiunto la salvezza: avremmo il vantaggio di giocare senza pressioni, cercando di onorare il campionato sino in fondo: cercheremo di dire la nostra come abbiamo sempre fatto, poi l'ultimo verdetto spetterà al campo».
C'è qualcuno in particolare a cui vuole dedicare questo risultato?
«La salvezza è il premio migliore per tutti coloro che fanno parte di questa società: ci stiamo impegnando tantissimo a portare avanti tutti i progetti legati alla Polisportiva Isili, che non riguardano soltanto il calcio ma comprendono la pallavolo, la canoa e quant'altro.
Stiamo raccogliendo i frutti del nostro duro lavoro: valorizzare i ragazzi paga e questa è la dimostrazione.
Un grazie particolare va a Cocco, Ghiani, Piras e Rosso, quattro ragazzi che vengono da fuori e ci hanno aiutato a coronare questo sogno».
Pensa che la scelta di valorizzare i giovani locali sia la strada migliore per sopravvivere alla crisi che attanaglia il calcio dilettantistico?
«La realtà del nostro calcio è sotto gli occhi di tutti: sino ad un paio di anni fa l'Isili militava nel campionato di Promozione; in quel periodo avevamo investito tante risorse, cosa che al momento però è improponibile.
Siamo in un certo senso costretti a lavorare in questo modo anche per i prossimi anni, ma è una scelta che ci sta ripagando e ci gratifica totalmente: punteremo anche in futuro su questo gruppo, cercando sempre di crescere e migliorare ancora».