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«Deliperi una ciliegina, Pischedda punta di valore»

Il Badesi non soffre di vertigini, Serra: «Sarà lotta tra Ozierese, P. Cervo e Tempio, noi puntiamo alla salvezza poi non ci tireremo indietro»

Il Badesi ha trovato finalmente il ritmo giusto: il 4 a 0 esterno rifilato al Cus Sassari nell'ultima uscita vale infatti per la terza vittoria di fila; una netta inversione di tendenza per i giallo-blu che sono riusciti a reagire nel migliore dei modi dopo il ko rimediato a Berchidda alla seconda giornata e i due pareggi, entrambi con il punteggio di 2 a 2, maturati nei confronti con il Campanedda, in casa, e con il Codrongianos, in trasferta.
Mister Matteo Serra può ritenersi assolutamente soddisfatto per quanto fatto vedere dai suoi nelle ultime uscite, sia sul piano tecnico-tattico che dal punto di vista caratteriale; la rotta dunque sembra tracciata, con il tecnico che ora si aspetta conferme importanti dalla prossima sfida contro il San Giorgio Perfugas: in palio punti pesanti che potrebbero permettere a Deliperi e soci di mantenere il passo delle due battistrada Ozierese e Porto Cervo, sempre nel mirino, lontane appena tre lunghezze, con il Tempio che invece occupa la seconda posizione, a pari punti, a quota 14.

«Per fortuna siamo riusciti a preparare la sfida di domenica nel migliore dei modi — dichiara soddisfatto Matteo Serra — Abbiamo avuto modo di raccogliere diverse informazioni sui nostri avversari e sul loro modo di stare in campo: sapevamo che avrebbero puntato molto sulla velocità, sono una squadra composta da ragazzi molto giovani ed è normale che facciano della brillantezza atletica una delle loro armi in più».
Il confronto si è messo subito nel binario giusto per i giallo-blu. «Il gol del vantaggio è arrivato dopo appena un minuto di gioco, poi loro sono rimasti in 10 uomini e per noi le cose sono risultate decisamente più semplici; nella prima frazione il nostro portiere Deliperi non ha fatto nemmeno un intervento, un dato che la dice lunga sull'andamento del match. Nel finale sono arrivati anche il terzo e quarto gol; si è trattato di una gara abbastanza agevole per noi, non ci sono dubbi». Il tecnico applaude gli avversari. «Ci tengo a ribadire la mia stima nei confronti del Cus Sassari: hanno grandi potenzialità e inoltre sono allenati da un allenatore esperto e bravo come Andrea Marras che tra l'altro conosco molto bene».

La classifica è assolutamente positiva, con il secondo posto a quota 14, in compagnia del Tempio. «Io penso però che per i primi due posti sarà una lotta tra Ozierese, Porto Cervo e Tempio: sono tutte squadre costruite per vincere, del resto quando ti puoi permettere il lusso di ingaggiare un giocatore come Ferreira (il brasiliano del Tempio, ndr) è chiaro che punti ad un campionato di vertice. L'Ozierese invece arriva dalle esperienze in Promozione e dopo la fusione con il Mesu e Rios sono ancora più solidi e competitivi, hanno grandi motivazioni e tanti stimoli alle spalle, un aspetto che può fare la differenza con il passare del tempo». Discorso simile per il Porto Cervo: «Negli ultimi anni si è piazzato sempre più in alto in classifica: possono contare su una rosa composta da elementi che conoscono bene la categoria, quest'anno potrebbero davvero fare il botto».

Il Badesi però non starà a guardare. «Il nostro obiettivo principale è quello di mantenere la categoria, prima raggiungiamo i 40 punti della quota salvezza e meglio è. Per il resto non facciamo assolutamente calcoli, pensiamo ad una domenica per volta, poi vedremo quanto siamo stati bravi. Di sicuro non ci tireremo indietro di fronte a niente e a nessuno».


Tra le note più liete di questo avvio di stagione c'è sicuramente l'attacco, con Moretti, Oneddu, Pischedda e Russo che hanno già realizzato la bellezza di 11 gol in totale.
«Siamo molto soddisfatti, ma del resto conoscevamo bene il valore dei nostri giocatori: siamo ripartiti dal gruppo che ha vinto il campionato di Seconda, senza fare grossi stravolgimenti. C'è stato giusto un innesto per reparto e devo ammettere che i nuovi arrivi si sono integrati benissimo ed in breve tempo. Per il resto, un ragazzo come Pischedda potrebbe fare grandi cose in categorie anche più importanti della Prima: chiunque giochi con lui si trova alla grande. Vorrei poi spendere due parole per il nostro portiere, Simone Deliperi: credo che il suo ingaggio sia stata la classica ciliegina sulla torta, anche se ci ho messo un po' a convincerlo (ride); tra di noi c'è un bellissimo rapporto, come se fossimo fratelli, la sua è stata una scelta di vita. Ho la possibilità di vedere come si allena, da vero professionista, e proprio per questo dico che continuerà a giocare sino a quando ne avrà voglia».
Il pacchetto arretrato non si sta comportando affatto male, con appena sette reti al passivo che valgono per la miglior difesa del torneo, al pari di Ozierese e Porto Cervo.
«Tre gol sono arrivati su calcio di rigore. Non abbiamo comunque nessuna intenzione di cullarci sugli allori, anzi, possiamo migliorare molto per quanto riguarda la gestione di alcuni momenti particolari della partita, ma senza assilli. Del resto, a parte Gigi Monaco, la difesa titolare è composta da un 2000, un 2001 e un '97: ci sono ampi margini di crescita, insomma; serve del tempo ma sono fiducioso». La filosofia di Serra è chiara. «Noi scendiamo sempre in campo per fare la nostra partita, magari capita di sbilanciarci un po', una cosa che ci procura qualche problema di troppo, ma i risultati ci danno ragione: l'anno scorso abbiamo realizzato 100 gol, è chiaro che qualcosa dietro la concedi, ma ciò che mi conforta è che prima o poi, nell'arco di una gara, troviamo il modo per segnare».

I giallo-blu ora sono attesi dall'impegno casalingo contro il San Giorgio Perfugas, una sfida da prendere con le molle. «Uno scontro diretto per la salvezza, in palio ci sono punti pesantissimi: conosco quasi tutti i loro giocatori, credo che il loro valore sia superiore rispetto a quanto dice la classifica attualmente: Guerrieri, Friscia, Giagheddu, Francesco Fiori, che l'anno scorso ha vinto il campionato con la Lanteri, sono nomi di primissimo piano, dovremo stare attenti. Credo proprio che sarà una grandissima sfida, a livello territoriale non è proprio un derby ma la sensazione è che vivremo una domenica ad altissima tensione. Abbiamo grande rispetto dei nostri prossimi avversari, li reputo molto forti».
Il tecnico si aspetta il massimo da parte dei suoi. «Pretendo che non ci siano cali di tensione nell'arco dei 90' e che soprattutto non si accontentino di quanto fatto sino ad ora: dobbiamo guardare avanti e possibilmente cercare di vincere tutte le partite, in casa e in trasferta. Nel calcio poi, e lo sappiamo bene, influisce molto la fortuna, ma non dev'essere un alibi: dobbiamo lavorare sodo in settimana, come fatto sino ad ora del resto, ed approcciarci agli impegni con la mentalità giusta. Se riesci a dare tutto puoi uscire dal campo a testa alta, a prescindere dal risultato: è questo che conta più di tutto per me».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone D