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Bottidda Calcio
«Campionato tiratissimo, battere Bono e Benetutti non è stato per niente facile»

Il Bottidda vola in orbita, la gioia di Calvia: «Raccogliamo i frutti di un lavoro iniziato tre anni fa, la vera forza di questa squadra è il gruppo»

Al Bottidda mancava soltanto l'ultimo piccolo passo per tagliare il traguardo al primo posto del girone G di Secondo e i rosso-blu non hanno fallito il match-ball, aggiudicandosi il confronto casalingo nel testa – coda con l'Atletico Nuoro, per i tre punti più gustosi della stagione. I ragazzi allenati da mister Maurizio Calvia hanno disputato un campionato praticamente perfetto, con ventiquattro vittorie, tre pareggi e appena due sconfitte. Battere la concorrenza di Atletico Bono e Benetutti, le grandi rivali per la corsa al titolo, non è stato per niente facile, ma Dedola e compagni hanno letteralmente gettato il cuore oltre l'ostacolo e ora possono concentrarsi sui festeggiamenti, attesi quanto meritati.

«Siamo partiti con tanti buoni propositi, forti del lavoro iniziato ben tre anni fa - dichiara Calvia - sapevamo di poter fare un buon campionato ma non pensavamo di vincere, considerando che c'erano diverse squadre del Goceano più quotate di noi, almeno sulla carta, come l'Atletico Bono e il Benetutti, che arrivava da due ottimi secondi posti, senza dimenticare il Bultei, reduce da una buonissima stagione. E' stata una bella lotta, un torneo tirato, come non si vedeva da tanto: siamo stati in testa dall'inizio alla fine, una bella sorpresa anche per noi, ma i meriti non si discutono, lo dico con orgoglio».

Il tecnico evidenzia gli aspetti più positivi evidenziati dai suoi. «La vera forza di questa squadra è sempre stato il gruppo, sono tutti grandi amici anche al di fuori del campo, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di affiatamento. La mentalità è quella giusta, ci ha permesso di gestire la pressione ma senza abbassare la guardia e, cosa ancora più importante, di non trascurare il divertimento; si tratta pur sempre di un gioco, ma noi ci siamo impegnati comunque con grande serietà».
La difesa si è comportata alla grande: con 18 reti subite è di gran lunga la migliore del torneo. «Per una buona fase difensiva serve l'aiuto del centrocampo e dell'attacco; sono convinto che si attacca e ci si difende in undici, proprio per questo ho sempre cercato di coinvolgere tutti e venticinque i ragazzi a mia disposizione. Ci tengo a ringraziare in primis chi ha giocato meno e ha aspettato il proprio turno con pazienza, supportando al massimo i compagni che giocavano».
In attacco i protagonisti sono stati diversi: Dedola, Letizia, Siri e Solinas formano un reparto di primissimo livello. «Parliamo di ottimi giocatori, che si sono sacrificati tanto per la squadra. Anche i centrocampisti hanno dato una grossa mano, in termini di gol. Letizia è mancato per più di metà campionato, lavora nell'esercito e ha trascorso alcuni mesi a Napoli, ma chi l'ha sostituito non l'ha fatto rimpiangere di sicuro».

La prima parte di stagione è stata praticamente perfetta; fondamentale poi ripartire subito dopo il passo falso rimediato in casa dell'Irgolese. «Le sconfitte servono, ti aiutano a mantenere i piedi per terra. Loro, soprattutto tra le mura amiche, hanno piazzato colpi importanti. E' una battuta d'arresto che ci può stare».
I punti negli scontri diretti si sono rivelati pesantissimi. «Una stagione caratterizzata tra l'altro da tanti derby. Per il resto, ci siamo sempre presentati in campo con il giusto approccio; peccato per quel 2 a 0 rimediato in casa contro il Bono, sulla carta la grande favorita; una sconfitta meritata, non abbiamo fatto quello che avevamo preparato, onore ai nostri avversari».
Paradossalmente, il ko è coinciso con il momento della svolta. «La reazione, nello spogliatoio e poi negli allenamenti, mi ha fatto capire che potevamo farcela; i ragazzi hanno scelto di intensificare il lavoro, dimostrando la voglia, la grinta, la mentalità giusta».
Il tecnico ha dato il suo contributo. «Parto da una premessa: sono orgoglioso dei miei ragazzi. Per il resto, non so cosa sono riuscito a trasmettere, ma a me piace offrire un buon calcio, per quanto possibile in queste categorie, perché a parer mio è la strada migliore per ottenere le vittorie. Il resto lo fanno l'amicizia e la coesione del gruppo». Il Bottidda ha condiviso la gioia per la promozione con tutti i suo tifosi. «Rappresentiamo un paese di appena 700 anime; c'erano tutti a festeggiare con noi, una cosa bellissima, veramente da brividi».

Per quanto riguarda l'imminente futuro, mister Calvia non ha certezze. «I ragazzi vorrebbero che io restassi ancora, vediamo un po' se posso ancora aiutarli; per il momento cerchiamo di finire al meglio il campionato, poi si vedrà. Io sono contentissimo per loro, considerando soprattutto che la squadra è completamente autogestita: Ivo Nieddu ricopre il ruolo di presidente, il capitano, classe '95, è il cassiere; Furriolu svolge anche i compiti di dirigente». Per chiudere, due dediche davvero speciali. «Il primo pensiero è per Fabiano Murgia, un mio grande amico e giocatore che se n'è andato via qualche tempo fa. Ci tengo a ricordare anche il mio ex presidente ai tempi del Bultei, Bastiano Bechere. Per il resto, saluto tutto il paese, si meritano queste soddisfazioni».
 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Seconda Categoria
Girone G